Formula 1Il Cavallino nella storia

1964: l’eroe dei due mondi conquista la Formula Uno

Nel 1964, la Ferrari ha l’obbligo di riscattare un biennio denso di delusioni e problemi. Il Drake decide di commissionare al reparto motori la realizzazione di un 8 cilindri a V di 90 gradi.
Il motore viene montato su una monoposto, non ancora in versione definitiva, al gran premio di Siracusa, gara non valida per il campionato con alla guida Surtees.

john surtees 1964 ferrari
© Ferrari Press Area

Il pilota inglese, ex campione di motociclismo e autentico fuoriclasse, riesce ad imporsi facilmente dando alla squadra delle suggestioni positive sull’efficienza della monoposto.
La vettura, battezzata 158, è caratterizzata dalla classica forma di sigaro, le fiancate sono tondeggianti con l’abitacolo posto in posizione semi sdraiata.
Per migliorare la distribuzione dei pesi, i freni posteriori e gli ammortizzatori sono sistemati in posizione entrobordo.
Dopo la prima uscita a Siracusa, la Ferrari palesa ottimismo ed è sicura di aver colmato il gap che la separava dalle scuderia inglesi.
Nonostante l’ottimismo, nelle prime gare di campionato la Ferrari non ottiene risultati di rilievo.
Solo in Olanda Surtees ottiene un incoraggiante secondo posto poi nelle successive gare la monoposto viene flagellata da una serie di problemi alla trasmissione e al motore che ne rallentano lo sviluppo.
Il Drake striglia il reparto corse, non accetta la scusa che il personale è oberato dovendo preparare contemporaneamente le macchine per la Formula uno e l’Endurance e ordina il riscatto per il gp d Inghilterra.
Surtees si presta a sessioni di test lunghissime e, vista la sua abilità come collaudatore, riesce a dare le indicazioni giuste al reparto per trovare le soluzioni per risolvere i problemi.

lorenzo bandini gp francia 1964
© Ferrari Press Area

Sul circuito Inglese Surtees giunge terzo ma la svolta la Ferrari la compie in Germania dove il pilota inglese monopolizza la gara rilanciandosi nel campionato.
In Austra il figlio del vento, questo il soprannome di Surtees fin dalle prime gare in moto, prova a ripetersi ma la rottura della sospensione lo ferma lasciando la vittoria al proprio teammate Bandini. La vittoria del pilota italiano rallegra l’ambiente del cavallino perché, capitata contemporaneamente quando i principali avversari di Surtees per il titolo: Clark e Hill.
A Monza, il motore Ferrari fa la differenza e il figlio del vento ottiene la pole, il giro più veloce e la vittoria mentre i suoi avversari vanno incontro a un altro ritiro.
Grazie al secondo posto ottenuto in America, Surtees si gioca il titolo in Messico.
Poco prima della corsa messicana la Ferrari rinuncia alla livrea rossa per protesta per la mancata omologazione della 250LM restituendo la licenza di concorrente alle autorità federali italiane.
Al via della gara le macchine italiane si presentano coi colori biancoblu della NART, da sempre la Ferrari americana.

john surtees gp stati uniti 1964
© Ferrari

All’inizio della gara tutto sembra andare contro la Ferrari si Surtees, attardato per problemi all’alimentazione, nulla può fermare Clark , saldamente in testa mentre Hill e Bandini, in una fase concitata della corsa si toccano.
Ha la peggio l’inglese mentre a Bandini viene segnalato di rallentare fino a farsi passare dal compagno che conquista il terzo posto.
Nonostante il podio virtuale, il mondiale è ancora nelle mani dello scozzese volante, quando improvvisamente il pilota della Lotus deve rallentare per un problema al motore.
La gara vede trionfare Gurney mentre Surtees col secondo posto può festeggiare la conquista del titolo mondiale.
Nel dopo gara il pilota inglese dedica il titolo a Bandini infatti senza lo scontro tra l’italiano e Hill, non sarebbe riuscito a diventare campione del mondo.
Il mondiale del 64 rappresenta un evento importante per la Formula Uno, per la prima volta vince un ex campione del mondo di motociclismo con delle caratteristiche di guida molto simili a Lauda e Prost.

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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