
Nel 1976, oltre al drammatico incidente di Lauda in Germania, a influire sull’esito finale del campionato ci furono una serie di reclami che lasciarono la classifica provvisoria fino a poche gare dalla fine.
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Tutto ebbe inizio al GP di Spagna quando viene contestata alla McLaren di James Hunt una minima irregolarità relativa alla larghezza complessiva della sua vettura, fuori norma per poco più di un cm. L’alfiere della scuderia inglese viene privato di una vittoria meritata strappata a Niki Lauda stoico a guidare nonostante la costola rotta in un duello in pista che esalta il pubblico presente quel giorno.
Tolto di classifica l’alfiere della McLaren, il team principal Teddy Mayer si adopera coi migliori avvocati per poter riottenere quanto un provvedimento ingiusto e iniquo gli aveva tolto. La classifica rimane provvisoria fino al dibattimento avvenuto davanti alla Corte d’Appello dell’automobile che, il 5 luglio, ben due mesi dopo, ristabilisce l’ordine d’arrivo originario in quanto l’errata misurazione non ha influito sulla prestazione della macchina.

Non si erano ancora spente le polemiche per la decisione del tribunale quando pochi giorni dopo, il 18 luglio, va in scena un’altra corsa movimentata sia per gli eventi in pista che per gli avvenimenti extra sportivi.
Alla partenza le due Ferrari si scontrano coinvolgendo nell’incidente la Ligier di Laffitte e la McLaren di Hunt. Dopo aver ripulito la pista, il direttore di gara dà di nuovo l’autorizzazione a schierarsi bloccando però la Ligier e la McLaren in quanto, in barba al regolamento, avevano deciso di prendere parte al secondo via col muletto. La ridda di polemiche fu tale e durò così tanto che la McLaren riuscì a riparare la macchina titolare di Hunt e schierarla permettendo all’inglese di dominare la gara tagliando vittorioso il traguardo.
La Ferrari, indispettita dalle decisioni prese qualche settimana prima, non esita a fare appello ottenendo dalla Corte d’Appello il 24 settembre la vittoria a tavolino.

La F1 capisce che col continuo ricorrere ai reclami si stava facendo del male e inizia un periodo di tregua, che s’interrompe con l’introduzione dei motori turbo quando, per poter arginare l’eccessiva potenza dei sovralimentati, le squadre dotate di motore aspirato usarono l’escamotage di correre sottopeso ritornando regolari con una sosta ai box, dove andavano ad imbarcare acqua per raffreddare i freni tornando così nei limiti di peso. Accortisi dell’azione i team legalitari, Ferrari e Renault, elevarono subito reclamo.
La battaglia dei reclami continua ancora nel GP degli USA Ovest a Long Beach dove la Tyrrel ne presenta uno contro la Ferrari rea di aver preso parte alla gara con un alettone posteriore irregolare.

Questa ridda di reclami portò alla squalifica delle Williams e della Brabham, palesemente sottopeso in Brasile, e della Ferrari di Villeneuve per il doppio alettone. Dopo diverse liti e scioperi, la Ferrari annunciò addirittura il ritiro. Il circus decide di dotarsi di un Patto della Concordia che ristabilisse l’equilibrio perduto dal campionato.
I team decisero di ricorrere ai reclami solo in caso di estrema necessità, sia per non alterare i risultati ottenuti in gara, sia per non confondere e allontanare il pubblico.