1995: la Ferrari cambia pelle
Nel 1995 la FIA obbliga i team a dotare le proprie monoposto d un fondo scalinato di 5 centimetri per ridurre la deportanza.
Nella Ferrari inglese, Barnard convince la casa madre che il futuro delle corse sarà con un motore a 10 cilindri e il presidente accetta la proposta del tecnico inglese. Questa decisione non è subito compresa nella squadra corse, L’ing. Lombardi, tecnico motorista di valore, è stato il primo ad opporsi all’idea di rinunciare a un motore dove la Ferrari poteva ancora recitare un ruolo da protagonista. Montezemolo non vuole sentire ragioni e offre a Lombardi di occuparsi delle gt lasciando la squadra di formula uno, il tecnico piemontese accetta, la sua competenza è tale da non voler scendere a compromessi con nessuno.
In questo clima teso, Barnard capisce che per la stagione 95, la casa di Maranello metterà in pista una monoposto semplice battezzata 412 T2.
La nuova macchina presenta un muso basso, nuove fiancate e un retrotreno molto complesso dove, per recuperare deportanza, il tecnico inglese ha progettato due piccoli profili alari davanti alle ruote.
Un’altra novità è la presenza del fly by wire, che assicura un erogazione più progressiva della potenza del motore.
Nella prima parte della stagione 1995, la Ferrari da l’idea di essere competitiva conquistando diversi posizioni sul podio arrivando, con Alesi a conquistare la vittoria in Canada.
I risultati della prima parte della stagione dovrebbero essere per la Ferrari il preludio di una seconda parte del campionato da protagonisti, invece le rosse spariscono.
Le uniche eccezioni sono l’eccellente gara a Monza finita con un ritiro per entrambe le macchine mentre erano in testa e quella del Nurburgring dove Alesi sfiora la vittoria dopo aver condotto nonostante il meteo instabile.
Il resto delle gare vedono una Ferrari apatica, quasi asfittica probabilmente perché a Maranello stanno già lavorando alla vettura 96, la prima dotata di un motore 10 cilindri che verrà guidata da Schumacher, il miglior pilota in attività dopo la scomparsa di Senna.
L’epilogo della stagione lo abbiamo a Fiorano quando il pilota tedesco prova la 412 T2 promuovendola smentendo Alesi e Berger che, durante la stagione, hanno spesso definito il motore poco adatto a vincere un titolo.
Comunque è certo un aspetto della stagione 95, ovvero che in un anno dove gran parte delle squadre ha problemi d’assetto e bilanciamento la Ferrari ha perso una grande occasione di consegnare alla storia l’ultimo trionfo del suo famoso 12 cilindri.