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Alan Brown: una carriera tra innovazioni e successi

Di origine inglese, Brown fu un protagonista della transizione delle corse automobilistiche del dopoguerra

Alan Everest Brown, nato il 20 novembre 1919 e scomparso il 20 gennaio 2004, ha rappresentato un personaggio centrale nelle corse postbelliche. Cresciuto a Shamley Green, vicino a Guildford, Brown si è distinto non solo come pilota ma anche come imprenditore nel settore automobilistico, gettando le basi per una carriera unica e variegata.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Brown ha servito nell’esercito britannico, raggiungendo il grado di maggiore. Nel dopoguerra, ha iniziato a lavorare nel settore delle vendite di veicoli industriali, ma la sua passione per le corse lo portò presto a gareggiare. Nel 1949 acquistò una Cooper Mk III, finanziata dal collega Bob Hamblin, segnando l’inizio della sua carriera automobilistica.

I successi iniziali con Ecurie Richmond

Nel 1951, Brown fondò il team Ecurie Richmond insieme a Eric Brandon, specializzandosi nella Formula 3. Il team adottò un approccio professionale innovativo, tanto da diventare uno dei più rispettati dell’epoca. Brown vinse il Gran Premio del Lussemburgo e arrivò secondo al BRDC Gold Star, battuto solo da Stirling Moss. Con Ecurie Richmond, conquistò ben 16 vittorie principali e numerosi podi, confermandosi un talento emergente nelle corse.

Passaggio alla Formula 2 e il debutto in Formula 1

Nel 1952, Brown e Brandon passarono alla Formula 2, correndo con una Cooper-Bristol. Brown ottenne risultati significativi, tra cui un quinto posto al Gran Premio di Svizzera, segnando i primi punti in Formula 1 per Cooper. Tuttavia, la crescente competitività delle vetture lo spinse a diversificare, concentrandosi anche sulle gare di auto sportive.

Nel 1954, Brown debuttò con il prototipo Vanwall all’International Trophy, un momento cruciale nella storia delle corse, poiché fu la prima apparizione di questa vettura iconica. Nonostante il prototipo non raggiungesse il successo immediato, Brown contribuì a gettare le basi per i successi futuri del marchio.

Una carriera dopo le corse

Ritiratosi dalle gare nel 1956, Brown si dedicò alla gestione del team Alan Brown Equipe, supportando giovani talenti come Innes Ireland e Ken Tyrrell, che avrebbero poi avuto grande successo in Formula 1. Ha anche gestito la Onslow Motor Company e lavorato come direttore vendite per Connaught Engineering.

L’eredità di Alan Brown

Sebbene non abbia mai conquistato titoli mondiali, Alan Brown è stato un pioniere delle corse moderne, distinguendosi per il suo spirito innovativo e la sua capacità di adattarsi a un panorama in rapida evoluzione. La sua influenza è stata determinante, sia come pilota sia come mentore per futuri campioni. Una figura simbolo di un’epoca in cui passione e ingegno erano i motori delle competizioni automobilistiche.

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Silvano Lonardo

Mi occupo di Digital Strategist. Appassionato di Formula 1, ciclismo, pallamano e Lego. Insegnante di nuoto e due volte papà.

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