Alonso vince il GP del Canada 2006, Schumacher limita i danni
Il 25 giugno 2006, si disputò sul circuito di Montréal, la nona tappa del mondiale di Formula 1, con Fernando Alonso che si avvicinò, inesorabilmente, verso il suo secondo titolo mondiale. Per lo spagnolo, la vittoria in Canada fu la sesta vittoria in nove gare e la sua quarta consecutiva nelle ultime settimane. La cosa sorprendente fu, che nelle altre tre gare, Alonso arrivò secondo totalizzando 84 punti su 90 disponibili.
A prima vista, non c’erano molti dubbi sul fatto che, questa gara sarebbe stata vinta da Alonso, tuttavia: cosa sarebbe accaduto se la McLaren non avesse avuto quel problema di frizione, durante la sosta? Il finlandese, segnò il giro più veloce della gara, durante il primo stint di gara con serbatoio pieno, il che significava che la McLaren MP4-21 era altrettanto veloce come la Renault del campione spagnolo. La battaglia tra fornitori di pneumatici, la vinse la Michelin, conquistando la 100° vittoria in Formula 1.
Durante le sessioni di qualifica, Fernando Alonso, conquistò la sua 13° pole in carriera, affiancato dal compagno di squadra Giancarlo Fisichella. Dietro alle due Renault si piazzarono Kimi Raikkonen e Jarno Trulli su Toyota, mentre Michael Schumacher e Nico Rosberg con la Williams, chiusero la terza fila. Alla McLaren di Juan Pablo Montoya, si affiancò Jenson Button con la Honda, mentre Rubens Barrichello con la seconda vettura nipponica e Felipe Massa su Ferrari, chiusero la top ten.
In una bella giornata di sole, prese il via la gara con Alonso che mantenne il comando, seguito da Raikkonen e Fisichella al quale, fu poi inflitta una penalità per partenza anticipata. Dietro si accodarono: Trulli, Rosberg e Montoya che rispettivamente sopravanzarono Schumacher.
Nel corso del primo giro, terminò la gara di Rosberg a seguito di un duro contatto con il colombiano della McLaren e questo segnò l’ingresso della safety car, che neutralizzò i distacchi.
Al rientro della vettura di cortesia, Alonso e Raikkonen diedero vita ad un bel duello per la leadership mentre a Fisichella fu penalizzato dai commissari con un “drive trough”.
Ciò permise a Trulli di guadagnare la terza posizione, insidiato Michael Schumacher, nella disperata ricerca di trovare il punto giusto per poter superare il pilota abruzzese. Alle loro spalle, Fisichella comandava un bel gruppetto di piloti, composto da Button, Jacques Villeneuve, Massa e Nick Heidfeld.
Raikkonen intanto, si fece sempre più ingombrante, negli specchietti di Alonso, mentre Schumacher attese il primo rifornimento per poter sopravanzare l’italiano. Fu lo spagnolo ad inaugurare la prima serie di pit stop mentre Raikkonen, a causa di un problema alla frizione della sua McLaren perse molti secondi preziosi.
Al 25° passaggio, entrarono ai box anche Trulli e Fisichella, con il pilota romano della Renault che riuscì a passare l’abruzzese, mentre tutti attendevano il rifornimento di Schumacher; sosta che arrivò di lì a poco e ritornando in pista davanti ai due piloti italiani.
In classifica Alonso portò il suo vantaggio nei confronti di Raikkonen ad oltre sette secondi, mentre Raikkonen ne aveva 22 su Schumacher. Più staccati Fisichella, Trulli e Massa.
In questa fase di gara la pista divenne molto scivolosa, costringendo molti piloti a ricorrere a numerosi tagli di chicane, situazione che comunque cristallizzò le posizioni.
Durante la seconda sosta, Raikkonen su ancora vittima del problema alla frizione, facendo perdere al finlandese tutto il vantaggio accumulato sulla Ferrari del tedesco, anche se non ne approfittò.
Al 58° giro, Villeneuve a causa di una distrazione, riuscì ad evitare vettura di Ralf Schumacher, con il risultato che il pilota di casa finì per urtare violentemente il muro esterno al tracciato, causando così il secondo ingresso della safety car, ricompattando il gruppo e rimescolando le carte della corsa.
Al momento della ripartenza, Alonso riuscì a conservare il vantaggio su Raikkonen che a sua volta teneva dietro Schumacher. Al penultimo girò però il finlandese vide svanire il già esiguo vantaggio, a causa di un errore che permise al pilota tedesco di sopravanzarlo, proprio nelle battute finali della gara.
La gara fini con Alonso che transitò per primo sulla linea del traguardo, seguito da Schumacher e Raikkonen A punti anche Fisichella e Massa, anch’egli a punti dopo la difficile qualifica del sabato. Sesto posto per Trulli davanti ad Heidfeld settimo e a David Coulthard che si guadagnò così l’ultimo punto disponibile in classifica.
L’ordine d’arrivo
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Fernando Alonso |
Renault | 01:34:37.308 | 70 |
1 |
10 |
2 | 5 | Michael Schumacher |
Ferrari | 01:34:39.408 | 70 |
5 |
8 |
3 | 3 | Kimi Räikkönen |
McLaren | 01:34:46.108 | 70 |
3 |
6 |
4 | 2 | Giancarlo Fisichella |
Renault | 01:34:52.908 | 70 |
2 |
5 |
5 | 6 | Felipe Massa |
Ferrari | 01:35:02.408 | 70 |
10 |
4 |
6 | 8 | Jarno Trulli |
Toyota | +1 lap | 69 |
4 |
3 |
7 | 16 | Nick Heidfeld |
BMW Sauber | +1 lap | 69 |
13 |
2 |
8 | 14 | David Coulthard |
Red Bull | +1 lap | 69 |
22 |
1 |
9 | 12 | Jenson Button |
Honda | +1 lap | 69 |
8 |
0 |
10 | 21 | Scott Speed |
Toro Rosso | +1 lap | 69 |
17 |
0 |
11 | 15 | Christian Klien |
Red Bull | +1 lap | 69 |
12 |
0 |
12 | 9 | Mark Webber |
Williams | +1 lap | 69 |
16 |
0 |
13 | 20 | Vitantonio Liuzzi |
Toro Rosso | +2 laps | 68 |
15 |
0 |
14 | 18 | Tiago Monteiro |
Midland | +4 laps | 66 |
18 |
0 |
15 | 22 | Takuma Sato |
Super Aguri | Accident | 64 |
20 |
0 |
RIT | 17 | Jacques Villeneuve |
BMW Sauber | Accident | 58 |
11 |
0 |
RIT | 7 | Ralf Schumacher |
Toyota | Retired | 58 |
14 |
0 |
RIT | 4 | Juan Pablo Montoya |
McLaren | Accident | 13 |
7 |
0 |
RIT | 11 | Rubens Barrichello |
Honda | Mechanical | 11 |
9 |
0 |
RIT | 23 | Franck Montagny |
Super Aguri | Engine | 2 |
21 |
0 |
RIT | 10 | Nico Rosberg |
Williams | Accident | 1 |
6 |
0 |
RIT | 19 | Christijan Albers |
Midland | Accident | 0 |
19 |
0 |
Le parole di Michael Schumacher: “Oggi abbiamo limitato i danni. Il secondo posto rappresenta quanto di meglio potessimo ottenere da una gara che era già complicata per la posizione in griglia e che è stata resa ancora più difficile da una partenza non certo ottimale, che mi ha costretto a rimanere tanti giri dietro Trulli. La safety-car e l’errore di Kimi nelle battute finali ci hanno dato una mano, permettendomi di guadagnare una posizione. E’ stata una corsa molto dura, anche perché la guida era particolarmente difficile: bastava uscire un mimino dalla linea ideale per correre il rischio di finire fuori pista tanto era scivoloso e cedevole l’asfalto. Verso la metà della gara ho leggermente toccato il muro all’uscita dell’ultima curva ma, fortunatamente, la mia macchina non ha riportato alcun danno. Non dobbiamo mollare e sono certo che non lo faremo, a partire già dal prossimo weekend ad Indianapolis, dove il rendimento delle gomme sarà cruciale”