Andrea De Adamich: dalle corse alla sicurezza
Classe 1941, una vita per le corse fino a diventare il Presidente del Centro Internazionale di Guida Sicura

Il 3 ottobre 1941, nasce a Trieste, Andrea De Adamich, conosciuto per aver corso in Formula 1, tra il 1968 e il 1973, ma anche per aver vinto due campionati Challenge con l’Alfa Romeo nel 1966 e 1967.
La carriera del pilota friulano è stata anche caratterizzata da due importanti incidenti che lo hanno segnato .

Il debutto nella massima serie automobilistica arrivò nel 1967, quando fu chiamato alla corte di Enzo Ferrari per sostituire Lorenzo Bandini, scomparso pochi mesi prima; il debutto in Sud Africa il 1° gennaio del 1968 con la Ferrari 312 F1. Poi arrivò la Race of Champions: una gara tradizionale di F1, ma non valida per il campionato del mondo, Adamich, durante le prove libere fu vittima del suo primo incidente che lo tenne fuori dai circuiti per diversi mesi.
Tornato in pista si aggiudicò la Temporada Argentina 1968 a bordo di una Ferrari Dino 166 F2. Questo campionato era composto da 4 gare dove partecipavano anche piloti di spicco come per esempio Clay Regazzoni, Jochen Rindt, Carlos Reutemann e molti altri.
Lasciata la Ferrari si accasò alla McLaren motorizzata Alfa Romeo. La stagione 1970 non regalò al pilota italiano nessuna soddisfazione, così l’anno successivo si trasferì alla March, sempre motorizzata dalla casa milanese. Ma le cose non cambiarono, obbligando Adamich ad un nuovo trasferimento alla Surtees-Ford, con cui ottenne il suo migliore risultato in carriera, ovvero il quarto posto al Gran Premio di

Spagna. Nel 1973, si rinnovò il binomio Adamich-Surtees, ma la storia terminò dopo tre gare, così arrivò il passaggio alla Brabham. La carriera del giovane italiano, però terminò durante la nona gara della stagione, in Gran Bretagna, quando la McLaren di Jody Scheckter, perse il controllo della propria vettura; in quell’occasione molti piloti non riuscirono a schivare l’auto incidentata del sudafricano e tra questi ci fu anche Adamich, che rimase incastrato tra le lamiere per diversi minuti, portato in ospedale, riportò molte ferite alle gambe.
Nel 1974, tornò in pista con l’Alfa, dove divenne Campione italiano Assoluto. Terminata la carriera automobilistica, passò a condurre la trasmissione Grand Prix sulle reti Fininvest, commentando anche le gare in onda sulla rete insieme a Guido Schittone, e nel frattempo divenne anche direttore del Centro Internazionale Guida Sicura a Varano.
