1940-1949BiografieOn this day

Auguri Emerson Fittipaldi

Il 12 dicembre 1946 nasce a San Paolo del Brasile, Emerson Fittipaldi, campione del mondo di Formula 1 nel 1972 con la Lotus e nel 1974 con la McLaren. Nei sui undici anni di carriera nella categoria regina, ha vinto 14 gran premi. Nel 1975 è vice-campione del mondo con la McLaren.

Emerson Fittipaldi - Gp Monaco 1974
Emerson Fittipaldi – Gp Monaco 1974

La passione per i motori iniziò quando aveva pochi anni, grazie al padre Wilson, giornalista sportivo e pilota dilettante. La prima partecipazione a una gara ufficiale arrivò all’età di 15 anni alla guida di una moto, ma fu la collaborazione come meccanico con il fratello Wilson Jr., pilota di kart, a fargli decidere di passare dalle due alle quattro ruote.
Nel 1963, i due fratelli Fittipaldi, crearono una loro impresa familiare per la produzione di parti per auto, questo servì per potersi finanziare nel mondo delle gare con i Kart e dare la possibilità a Emerson di conquistare il titolo nazionale. L’anno seguente, arrivò il passaggio alle gare con vetture monoposto e dopo aver costruito la loro monoposto, nel 1967 Emerson prese parte al Campionato di Formula Vee.

Nel 1969 decise di trasferirsi nel Regno Unito, dove a Londra arrivò il primo contratto da professionista con il Team di Jim Russell per prendere parte al Campionato di Formula 3 inglese. Le prestazioni del giovane pilota brasiliano furono adocchiate da Colin Chapman, che lo volle come pilota in Formula 2. Anche se non vinse nessuna gara, gli esperti del settore, rimasero impressionati da Fittipaldi.

Così il arrivò il passaggio in Formula 1 nel 1970, dove iniziò come terzo pilota della Lotus. Ma la tragica morte del primo pilota Jochen Rindt e l’abbandono di John Miles, diedero al brasiliano l’opportunità di diventare la prima guida del team nero/oro. La prima vittoria arrivò sul Circuito di Watkins Glen il 4 ottobre del 1970. Questo fu l’inizio di tutta una serie di successi che portarono alla conquista del suo primo titolo mondiale nel 1972, alla guida di una Lotus 72D, collezionando 5 vittorie e 3 podi.

Nel 1973 arrivò il passaggio alla McLaren dopo una tumultuosa stagione che scatenò una forte rivalità con il suo compagno di scuderia, il pilota svedese Ronnie Peterson. La lotta fra i due esplose durante il Gran Premio d’Italia, quando il pilota svedese all’ultimo giro non si fece superare da Fittipaldi, al quale serviva una sola vittoria per conquistare il suo secondo titolo iridato. Alla fine, fu Jackie Stewart con la Tyreell a conquistare il mondiale.

Il passaggio alla McLaren diede l’opportunità al pilota brasiliano di conquistare il suo secondo titolo mondiale. Nel 1975, Fittipaldi non riuscì a fare il bis, ma si piazzò al secondo posto della classifica generale, collezionando due vittorie e quattro podi.

Dal 1976 al 1982, i due fratelli Fittipaldi decisero di rimettersi in affari e, grazie alla sponsorizzazione da parte della Copersucar, fondarono il Team Fittipaldi, ma con scarsi risultati. Anche se nel 1976, il pilota brasiliano fu contattato dalla Ferrari dopo l’incidente a Niki Lauda.

Emerson Fittipaldi 500 indianapolis
© Autoweek

Lasciata la F1, Emerson decide di trasferirsi negli Stati Uniti dove prende parte al campionato americano CART, diventando presto uno degli idoli del pubblico. Nel 1996, però un grave incidente mette fine alla carriera del brasiliano.

“Io credo di essere stato messo su questa terra per guidare le auto da corsa.” – Emerson Fittipaldi

Ritorna in pista ed allunga i suo palmarès con due partecipazioni alla 500 miglia di Indianapolis vinte nel 1989 e nel 1993 all’età di 47 anni.

I numeri di Emerson Fittipaldi

2

Mondiali

14

Vittorie

35

Podi

6

Pole position

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Silvano Lonardo

Founder di F1world e appassionato di Formula 1, ciclismo, Lego e vinili. Mi occupo di Digital Strategist. Blogger, insegnante di nuoto e papà.

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