Auguri “Professore”: oggi nasce Alain Prost

Il 24 febbraio 1955, in un piccolo paese della Francia, nasce Alain Prost, soprannominato “Professore” per la sua intelligenza nel gestire le strategie di gara e per la sua pignoleria nella messa a punto della vettura
L’assetto, il rispetto dei freni e del consumo degli pneumatici erano caratteristiche del pilota francese che salvaguardava soprattutto nei duelli finali, quando in gioco c’era un podio o meglio ancora una vittoria. Nella sua carriera Prost ha disputato 202 gare in Formula 1, vincendone 51 e conquistando ben 4 Titoli Mondiali. (1985-1986-1989-1993)
Talento e strategia di Alain Prost
Un talento e un campione a tutto tondo: un maestro nella gestione delle gare, nella capacità di sfruttare al massimo la sua monoposto, ma anche un pilota che ha dato poco spazio allo spettacolo, senza sorpassi al limite, pur avendo avuto rivali di tutto rispetto. Questo modo di scendere in pista non permise a Prost di entrare nel cuore dei tifosi e degli appassionati che storicamente hanno sempre preferito un altro genere di pilota. Come tutti i campioni viveva di manie: per esempio non usava mai la visiera scura, perchè diceva che toglieva parte della visibilità degli strumenti di bordo. I guanti dovevano essere consumati, quasi laceri perchè la sensibilità dei polpastrelli non doveva disturbare la presa sul volante.
L’arrivo nel circus
Il debutto in Formula 1, iniziò nel lontano 1980 alla guida della poco competitiva McLaren motorizzata Ford. Subito nelle due prime gare conquista punti importanti. Ron Dennis, entrato a fine stagione, cercò di trattenere il francese. Ma la Renault voleva un pilota transalpino nel proprio team.
La Renault punta sul pilota di casa
Nei tre anni successivi le grandi aspettative della casa francese non portarono i risultati che tutti si aspettavano soprattutto per problemi di affidabilità, fattore che non aiutò Prost nella stagione 1983, quando dovette rinunciare al titolo. Quell’anno fu anche caratterizzato da una forte polemica per la benzina non regolare, usata dalla Brabham. Ma il rapporto tra Prost e la Renault era ormai ai ferri corti, così il pilota francese rescisse il contratto, firmando per la McLaren.

Il ritorno a Woking e il primo mondiale
Nel 1984 diventò il compagno di squadra di Niki Lauda ed iniziò una bellissima lotta interna che porterà il pilota austriaco ad aggiudicarsi il mondiale per mezzo punto sul francese.
L’anno seguente si accende la sfida Prost-Alboreto. Nella prima parte del campionato era la McLaren a rincorrere la Ferrari. Al giro di boa il calo di competitività della Rossa regalò il primo titolo mondiale al francese precedendo il rivale italiano della Ferrari, Keke Rosberg su Williams e Ayrton Senna su Lotus.

Il Bis Mondiale di Alain Prost
Nel 1986 Alain Prost riuscì a ripetere l’impresa dell’anno prima , precedendo Nigel Mansell e Nelson Piquet con le Williams oltre ad Ayrton Senna, ancora su Lotus. Il francese dovette affrontare la sfida con una Williams in netta superiorità. Ma la scelta della scuderia di Frank Williams di non favorire nessuno dei due piloti finì per favorire Prost alla conquista del secondo titolo iridato.
Nel 1987 il francese si trovò a fianco un nuovo compagno di squadra: lo svedese Stefan Johansson, il cui ingaggio era dovuto alla sponsorizzazione da parte della Marlboro. La stagione cominciò bene per Prost, ma le due Williams di Nigel Mansell e Nelson Piquet si affermarono le dominatrici della stagione.
Arriva Ayrton Senna
Nel 1988 arriva Ayrton Senna alla McLaren, scuderia nella quale era prima guida Alain Prost. Il carattere e la personalità di Senna vennero subito fuori in poco tempo. Il rapporto fra i due piloti iniziò a rompersi il 28 settembre 1988 durante il gran premio del Portogallo quando Senna e Prost diedero vita ad un incredibile testa a testa. Il francese affiancò e superò il brasiliano sul rettilineo principale al termine della prima tornata, durante il sorpasso Senna tentò di difendersi stringendo la McLaren del francese contro il muretto dei box, manovra che venne subito criticata da Alain Prost.
Il campionato del 1988 fu vinto da Senna per 3 punti sul diretto rivale. Da questo punto la rivalità fra i due iniziò ad intensificarsi anche fuori dalla pista. Questo diede vita ad un patto tra i due, secondo il quale il pilota in testa dopo la partenza non avrebbe dovuto essere attaccato dal compagno. Ma nel gran premio di San Marino del 1989 l’accordo venne rispettato da Prost ma non da Senna che provocò la reazione infuriata del francese.
Dietro a questa lotta, si scoprirono anche degli aspetti politici legati alla Honda e allo stesso manager Ron Dennis che appoggiavano il brasiliano e accusavano il francese di avere legami con il presidente della FIA.
La grande rivalità in casa
Nel 1989, la situazione in McLaren era diventata insopportabile, il mondiale era solo una questione fra Senna e Prost. Fino a metà campionato, si due piloti si sfidarono quasi ad armi pari.
A metà stagione il francese annunciò il passaggio alla Ferrari e il divario tra i due piloti divenne talmente ampio da destare sospetti e scatenare le proteste di Prost.
Al giro di boa Senna colleziona ben 4 ritiri, per problemi tecnici, riaprendo il mondiale.
Epocale fu la penultima prova durante il gran premio del Giappone con Senna che decise un attacco disperato su Prost che chiuse il brasiliano, agganciandosi scivolarono assieme lungo la via di fuga.
Prost ebbe la peggio ed uscì subito dalla vettura, Senna venne spinto dai commissari e riuscì a ripartire, ma con l’alettone anteriore danneggiato.
Quando ormai mancavano 5 giri al temine, il brasiliano rientrò ai box per sostituirlo. Rientrato in pista al secondo posto, il brasiliano diede vita a tre giri a ritmo impressionante che gli permisero di superare il leader della gara e conquistare la vittoria. Tutto però venne vanificato per una squalifica arrivata per aver tagliato la chicane in seguito all’incidente e per aver ricorso ad aiuti esterni per farsi rimettere in pista. Col ritiro di Senna, Alain Prost si laureò campione del mondo per la terza volta.
Prost e la Ferrari
Nel 1990 con il passaggio del francese alla Ferrari, la rivalità tra i due non si placò.
In Brasile, seconda gara del mondiale, Prost, per niente amato dalla torcida brasiliana conquista a casa del nemico, il suo primo successo con la Ferrari. In Francia, il francese conquista la vittoria numero 100 per la Ferrari.
Poi l’arrivo a Suzuka con lo speronamento di Senna su Prost. Corsa finita per entrambi e con la mancata conquista di punti in classifica preclusero al “professore” ogni possibilità di giocarsi il mondiale all’ultima gara. Senna, così si laureò campione del mondo. Qualche tempo dopo Senna ammise pubblicamente non solo di aver causato apposta l’incidente del 1990, ma di averlo anche premeditato.

Un divorzio prematuro
L’anno successivo, il fuoriclasse transalpino, deluso dalla Rossa, si scontra con i vertici Ferrari non concludendo la stagione. Il divorzio fu sancito dopo la gara di Suzuka, lasciando il posto all’italiano Gianni Morbidelli.

Il quarto mondiale di Alain Prost
Il 1992 è l’anno sabbatico per il francese, che affievolisce la rivalità con Senna, per poi riprendere nel 1993 quando Prost decise di ritornare alle gare alla guida della Williams-Renault, la grande favorita della stagione. Con sette vittorie e 5 podi, arriva il quarto titolo mondiale.
Nel momento in cui Prost annunciò il ritiro, la rivalità con il brasiliano, si trasformò in amicizia e rispetto. Al termine dell’ultimo gran premio in Australia, Senna fece salire Prost insieme a lui sul gradino più alto del podio. Con la nuova stagione Senna telefonò più volte a Prost e poco prima della tragica morte del brasiliano, i due si salutarono in diretta televisiva. Senna disse: “Un saluto speciale al mio…al nostro caro amico Alain. Ci manchi Alain”.
Al funerale di Senna, Prost fu tra i piloti che portarono a spalla il feretro del suo rivale-amico.
Il richiamo del circus
Nel 1997, il richiamo dell’ambiente cui ha dedicato la giovinezza è troppo forte e così, il francese crea il suo team di Formula 1. Nell’ultima stagione prima del ritiro, nel 2001, la Prost utilizzò un motore Ferrari dieci cilindri, ricreando così il binomio tra il 4 volte campione del mondo e la casa di Maranello.