Austria 1983: la Ferrari ferma la marcia di Arnoux
La stagione 1984 di fatto comincia nel Principato di Monaco, quinta gara della stagione, quando, secondo indiscrezioni, Michele Alboreto firma per correre per la Ferrari nella stagione successiva.
Strana situazione quella della Ferrari che si ritrova due piloti potenzialmente in grado di conquistare il titolo e un terzo che già incombe sul sedile di uno dei due. Tra alti e bassi si arriva a Zeltweg. Il Gran Premio d’Austria, l’altro GP amato dagli italiani, è caratterizzato dall’accordo tra la Williams e la Honda, che porterà la scuderia inglese nell’empireo della F1. C’è un’altra notizia, però, che tiene banco nel paddock: radio box dà per certo che Alain Prost sarà alla guida della Ferrari per la stagione 1984 al posto di Arnoux.
Arrivato a Maranello con la fama di animale da velocità, il povero Renè stenta ad ambientarsi e Enzo Ferrari, non senza una punta di malizia, addebita tutte le incertezze del francese alla mancanza delle minigonne. Il transalpino comunque è ampiamente in lizza per la conquista del titolo e le voci di un arrivo di Prost non sembrano adombrarlo più di tanto. Anzi, proprio in Austria, pare riuscire a portare la sua 126 C3 ai massimi traguardi: pole e vittoria.
Durante le qualifiche del Gran Premio d’Austria un’improvvisa rottura del motore non permette al francesino di difendersi dal ritorno del compagno di squadra Tambay che, con un giro capolavoro, riesce a conquistare la pole relegando il compagno in seconda posizione. Dietro le due Ferrari via via tutti gli altri. Anche nel warm up il duo rosso domina, candidandosi a una corsa di testa che poco avrebbe concesso agli avversari.
Al semaforo verde Tambay tiene il comando davanti al compagno di squadra e tenta la fuga. Piquet e Prost, anche loro in lizza per il titolo, danno spettacolo scambiandosi ripetutamente la posizione. Il brasiliano con un’azione grintosa si instaura in terza posizione e si mette in caccia dei due in rosso. Tambay in testa incappa in Jarier, lento con la Ligier, ma poco collaborativo a farsi doppiare tanto che Arnoux ne approfitta e passa il compagno involandosi in testa.
Anche Piquet sorpassa Tambay e pare volersi mettere alla caccia della Ferrari di testa che sembra andare un po’ a singhiozzo alternando giri velocissimi a giri modesti. Tambay terzo dimostra una grinta a lui sconosciuta, avvicina Piquet, non senza escursioni sui cordoli, lo passa e sfruttando la sosta del compagno di squadra, ritorna in testa. L’urlo dei tifosi italiani supera quello del motore Ferrari: una Ferrari in testa, la 27, in Austria, dove Gilles ha scritto pagine epiche della sua epopea. Un successo di Tambay rimetterebbe in corsa il francese per il successo finale, ma metterebbe anche in imbarazzo la Ferrari che di fatto si ritrova con 4 piloti per due macchine.
Il fato in qualche modo aiuta la scuderia italiana: improvvisamente la n. 27 scarta ed entra ai box, una sosta non prevista che sconcerta tutti, la Rossa arriva lenta col motore out, a cedere sarà la distribuzione. Ma non c’è neanche il tempo di dispiacersi che l’attenzione è tutta rivolta verso Arnoux che in testa non sembra poter resistere al ritorno di Prost. Pian piano la Renault del transalpino avvicina la Ferrari e la infila al 48° giro con un sorpasso grintoso. La corsa praticamente finisce lì, La Renault taglia il traguardo davanti a una Ferrari che pare essersi azzoppata. Nelle interviste post gara Arnoux attribuisce la sconfitta alla rottura della quarta marcia, rapporto del cambio fondamentale sul circuito austriaco, mentre Prost, forse per sbeffeggiare l’ex odiato compagno di squadra, attribuisce la vittoria alla rottura della quarta marcia.
Mentre i due galletti si stuzzicano, tra gli addetti ai lavori è opinione comune che la Ferrari abbia rallentato perché preoccupata per i consumi e per la rottura del motore patita dalla vettura di Tambay che col ritiro vede il proprio destino quasi segnato, mentre Arnoux, ancora in lizza per la vittoria finale, sente di poter conquistare il suo posto. Servirebbe una vittoria…e il prossimo GP d’Olanda sarà favorevole alla sua 126 C3.
In realtà la Ferrari, e Ferrari, hanno già deciso da tempo di giubilare Tambay, c’è chi dice da quando il francese non riuscì a partire a Detroit facendo spegnere il motore, mentre per Arnoux i risultati diranno se vestirà ancora di rosso o meno.
GP d’Austria 1983: la clsssifica finale
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 15 | Alain Prost |
Renault | 01:24:32.745 | 53 |
5 |
9 |
2 | 28 | René Arnoux |
Ferrari | 01:24:39.580 | 53 |
2 |
6 |
3 | 5 | Nelson Piquet |
Brabham | 01:25:00.404 | 53 |
4 |
4 |
4 | 16 | Eddie Cheever |
Renault | 01:25:01.140 | 53 |
8 |
3 |
5 | 12 | Nigel Mansell |
Lotus | +1 lap | 52 |
3 |
2 |
6 | 8 | Niki Lauda |
McLaren | +2 laps | 51 |
14 |
1 |
7 | 25 | Jean-Pierre Jarier |
Ligier | +2 laps | 51 |
20 |
0 |
8 | 1 | Keke Rosberg |
Williams | +2 laps | 51 |
15 |
0 |
9 | 7 | John Watson |
McLaren | +2 laps | 51 |
17 |
0 |
10 | 31 | Corrado Fabi |
Osella | +3 laps | 50 |
26 |
0 |
11 | 32 | Piercarlo Ghinzani |
Osella | +4 laps | 49 |
25 |
0 |
12 | 40 | Stefan Johansson |
Spirit | +5 laps | 48 |
16 |
0 |
13 | 30 | Thierry Boutsen |
Arrows | +5 laps | 48 |
19 |
0 |
RIT | 9 | Manfred Winkelhock |
ATS | Water Leak | 33 |
13 |
0 |
RIT | 22 | Andrea de Cesaris |
Alfa Romeo | Out of Fuel | 31 |
11 |
0 |
RIT | 27 | Patrick Tambay |
Ferrari | Ignition | 30 |
1 |
0 |
RIT | 6 | Riccardo Patrese |
Brabham | Engine | 29 |
6 |
0 |
RIT | 33 | Roberto Guerrero |
Theodore | Gearbox | 25 |
21 |
0 |
RIT | 2 | Jacques Laffite |
Williams | Vibrations | 21 |
24 |
0 |
RIT | 23 | Mauro Baldi |
Alfa Romeo | Oil Leak | 13 |
9 |
0 |
RIT | 3 | Michele Alboreto |
Tyrrell | Collision | 8 |
18 |
0 |
RIT | 35 | Derek Warwick |
Toleman | Turbo | 2 |
10 |
0 |
RIT | 36 | Bruno Giacomelli |
Toleman | Radiator | 1 |
7 |
0 |
RIT | 11 | Elio de Angelis |
Lotus | Collision | 0 |
12 |
0 |
RIT | 29 | Marc Surer |
Arrows | Collision | 0 |
22 |
0 |
RIT | 4 | Danny Sullivan |
Tyrrell | Collision | 0 |
23 |
0 |
DNQ | 26 | Raul Boesel |
Ligier | No Time | 0 |
0 |
|
DNQ | 34 | Johnny Cecotto |
Theodore | No Time | 0 |
0 |
|
DNQ | 17 | Kenny Acheson |
RAM | No Time | 0 |
0 |