Austria 2000: Hakkinen, vittoria col giallo. Schumi KO
Il finlandese vince ma è sub iudice: la vittoria sarà confermata solo la settimana successiva. Intanto si riapre il Mondiale
Tutti contro Schumacher. È il leitmotiv del weekend del GP Austria 2000, altro macigno sulle speranze iridate del tedesco, fuori causa dopo trecento metri di gara. Quanto basta per imboccare la prima curva, ritrovarsi tamponato dalla BAR-Honda di Zonta e finire nella ghiaia. Furbescamente, poi, Schumi trascina la F1-2000 ormai irreparabile in mezzo alla pista, sperando di innescare la bandiera rossa, che significherebbe sospensione della corsa, con la possibilità, per lui, di ripartire con l’auto di riserva. Tentativo estremo di risollevare un fine settimana nero. Ma niente da fare: la Direzione opta per bandiera gialla e Safety Car. Dunque posizioni congelate, ma niente sospensione della gara. Il GP d’Austria del Kaiser finisce lì.
Già alla vigilia gli auspici erano tutt’altro che beneauguranti. Prima le stilettate di Coulthard, che invitava Barrichello, dopo le qualifiche, a farsi sfilare da Schumacher alla prima curva, se non voleva subire qualche manovra scorretta dal tedesco. Poi il comportamento della F1-2000, definito da Schumi “problematico”, tanto da farlo desistere dal concludere l’ultimo giro lanciato di qualifica. Risultato: domenica Michael è solo quarto in griglia, preceduto pure dal compagno Barrichello (una rarità, perché prima di allora era accaduto solo a Silverstone). Prima fila, manco a dirlo, tutta McLaren: Mika Hakkinen in pole, David Coulthard secondo.
BENTORNATO, MIKA
È il GP del riscatto del finlandese, che aveva battezzato il campionato in sordina, con una sola vittoria a Barcellona, qualche ritiro e tanti piazzamenti. Ma attenzione: la vittoria di Mika finisce sub iudice perché sulla centralina della sua McLaren manca un sigillo imposto dalla FIA. Il caso finisce a Londra (dove il software viene esaminato), per sciogliere le riserve con la conferma della vittoria del finlandese. Ma che brividi: fino al mercoledì successivo al GP, il trionfo di Mika rimane in bilico. Secondo è Coulthard, che l’anno prima proprio sull’A1 Ring aveva combinato il pasticcio di speronare il compagno. Stavolta invece fila tutto liscio e la casa di Woking sigla una facile doppietta.
Campionato riaperto, dunque, con Hakkinen che si issa a -8 da Schumi e Coulthard a -6. Per il tedesco è tutto da rifare. Ma questo, in fondo, renderà ancor più dolce la conquista di quel campionato 2000: il primo titolo Piloti, per Maranello, dai tempi di Scheckter e Villeneuve. Una montagna da scalare per Schumacher, che fino a giugno aveva toccato il cielo con un dito, salvo poi sprofondare negli inferi. Rottura del motore in Francia, incidente in Austria, altro incidente al GP successivo di Hockenheim. Hakkinen, invece, nella torrida estate se la ride: per lui sono solo vittorie o secondi posti. Preludio al rush finale al cardiopalma.
“Mi davate tutti per vinto – gongola il finlandese dopo il GP d’Austria – e invece eccomi qui. E sono sicuro che a Londra, settimana prossima, confermeranno la mia vittoria, perché la nostra vettura è in regola. Mi hanno ridato la McLaren che volevo, il motore adesso ha un’erogazione più dolce. Così è tutto facile”.
BILANCIO IN… ROSSO
Testa bassa invece per Schumacher, che nel dopo GP viene scagionato dalla BAR Honda, ossia il team per il quale guida Ricardo Zonta, il pilota che lo ha tamponato. Pure Jacques Villeneuve, acerrimo rivale del tedesco, lo assolve da ogni colpa. A salvare il bilancio Ferrari c’è Rubens Barrichello, anch’egli vittima delle vicissitudini della prima curva. Sprofondato a centro gruppo, Rubinho risale la china, infilzando Frentzen, Button, Herbert e Salo. Il terzo posto è suo, grazie anche alle regolazioni alla vettura, durante la sosta, che ripristinano il carico aerodinamico perso dopo l’escursione fuori pista al via.
Per il resto, il GP d’Austria 2000 riserva poco di buono per i colori italiani. Detto del mezzo disastro ferrarista, anche i nostri non se la cavano granché: Trulli e Fisichella escono nella carambola insieme a Schumi, mentre l’altra scuderia italiana, la Minardi, è condannata a cenerentola del gruppo. La zona punti la completano Villeneuve su BAR, Jenson Button su Williams e Mika Salo su Sauber.
CLASSIFICA DEL GP D’AUSTRIA 2000
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Mika Häkkinen |
McLaren | 01:28:15.818 | 71 |
1 |
10 |
2 | 2 | David Coulthard |
McLaren | 01:28:28.353 | 71 |
2 |
6 |
3 | 4 | Rubens Barrichello |
Ferrari | 01:28:46.613 | 71 |
3 |
4 |
4 | 22 | Jacques Villeneuve |
BAR | +1 lap | 70 |
7 |
3 |
5 | 10 | Jenson Button |
Williams | +1 lap | 70 |
18 |
2 |
6 | 17 | Mika Salo |
Sauber | +1 lap | 70 |
9 |
1 |
7 | 8 | Johnny Herbert |
Jaguar | +1 lap | 70 |
16 |
0 |
8 | 20 | Marc Gené |
Minardi | +1 lap | 70 |
20 |
0 |
9 | 16 | Pedro Paulo Diniz |
Sauber | +1 lap | 70 |
11 |
0 |
10 | 12 | Alexander Wurz |
Benetton | +1 lap | 70 |
14 |
0 |
11 | 7 | Luciano Burti |
Jaguar | +2 laps | 69 |
21 |
0 |
12 | 21 | Gastón Mazzacane |
Minardi | +3 laps | 68 |
22 |
0 |
RIT | 23 | Ricardo Zonta |
BAR | Engine | 58 |
6 |
0 |
RIT | 9 | Ralf Schumacher |
Williams | Brakes | 52 |
19 |
0 |
RIT | 15 | Nick Heidfeld |
Prost | Collision | 41 |
13 |
0 |
RIT | 14 | Jean Alesi |
Prost | Collision | 41 |
17 |
0 |
RIT | 18 | Pedro de la Rosa |
Arrows | Gearbox | 32 |
12 |
0 |
RIT | 19 | Jos Verstappen |
Arrows | Engine | 14 |
10 |
0 |
RIT | 5 | Heinz-Harald Frentzen |
Jordan | Oil Leak | 4 |
15 |
0 |
RIT | 3 | Michael Schumacher |
Ferrari | Collision | 0 |
4 |
0 |
RIT | 6 | Jarno Trulli |
Jordan | Collision | 0 |
5 |
0 |
RIT | 11 | Giancarlo Fisichella |
Benetton | Collision | 0 |
8 |
0 |