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2000-2009Formula 1On this day

Austria 2000: Hakkinen, vittoria col giallo. Schumi KO

Il finlandese vince ma è sub iudice: la vittoria sarà confermata solo la settimana successiva. Intanto si riapre il Mondiale

Tutti contro Schumacher. È il leitmotiv del weekend del GP Austria 2000, altro macigno sulle speranze iridate del tedesco, fuori causa dopo trecento metri di gara. Quanto basta per imboccare la prima curva, ritrovarsi tamponato dalla BAR-Honda di Zonta e finire nella ghiaia. Furbescamente, poi, Schumi trascina la F1-2000 ormai irreparabile in mezzo alla pista, sperando di innescare la bandiera rossa, che significherebbe sospensione della corsa, con la possibilità, per lui, di ripartire con l’auto di riserva. Tentativo estremo di risollevare un fine settimana nero. Ma niente da fare: la Direzione opta per bandiera gialla e Safety Car. Dunque posizioni congelate, ma niente sospensione della gara. Il GP d’Austria del Kaiser finisce lì.

Già alla vigilia gli auspici erano tutt’altro che beneauguranti. Prima le stilettate di Coulthard, che invitava Barrichello, dopo le qualifiche, a farsi sfilare da Schumacher alla prima curva, se non voleva subire qualche manovra scorretta dal tedesco. Poi il comportamento della F1-2000, definito da Schumi “problematico”, tanto da farlo desistere dal concludere l’ultimo giro lanciato di qualifica. Risultato: domenica Michael è solo quarto in griglia, preceduto pure dal compagno Barrichello (una rarità, perché prima di allora era accaduto solo a Silverstone). Prima fila, manco a dirlo, tutta McLaren: Mika Hakkinen in pole, David Coulthard secondo.

BENTORNATO, MIKA

È il GP del riscatto del finlandese, che aveva battezzato il campionato in sordina, con una sola vittoria a Barcellona, qualche ritiro e tanti piazzamenti. Ma attenzione: la vittoria di Mika finisce sub iudice perché sulla centralina della sua McLaren manca un sigillo imposto dalla FIA. Il caso finisce a Londra (dove il software viene esaminato), per sciogliere le riserve con la conferma della vittoria del finlandese. Ma che brividi: fino al mercoledì successivo al GP, il trionfo di Mika rimane in bilico. Secondo è Coulthard, che l’anno prima proprio sull’A1 Ring aveva combinato il pasticcio di speronare il compagno. Stavolta invece fila tutto liscio e la casa di Woking sigla una facile doppietta.

Campionato riaperto, dunque, con Hakkinen che si issa a -8 da Schumi e Coulthard a -6. Per il tedesco è tutto da rifare. Ma questo, in fondo, renderà ancor più dolce la conquista di quel campionato 2000: il primo titolo Piloti, per Maranello, dai tempi di Scheckter e Villeneuve. Una montagna da scalare per Schumacher, che fino a giugno aveva toccato il cielo con un dito, salvo poi sprofondare negli inferi. Rottura del motore in Francia, incidente in Austria, altro incidente al GP successivo di Hockenheim. Hakkinen, invece, nella torrida estate se la ride: per lui sono solo vittorie o secondi posti. Preludio al rush finale al cardiopalma.

“Mi davate tutti per vinto – gongola il finlandese dopo il GP d’Austria – e invece eccomi qui. E sono sicuro che a Londra, settimana prossima, confermeranno la mia vittoria, perché la nostra vettura è in regola. Mi hanno ridato la McLaren che volevo, il motore adesso ha un’erogazione più dolce. Così è tutto facile”.

schumacher a1 ring 2000
© Getty Images

BILANCIO IN… ROSSO

Testa bassa invece per Schumacher, che nel dopo GP viene scagionato dalla BAR Honda, ossia il team per il quale guida Ricardo Zonta, il pilota che lo ha tamponato. Pure Jacques Villeneuve, acerrimo rivale del tedesco, lo assolve da ogni colpa. A salvare il bilancio Ferrari c’è Rubens Barrichello, anch’egli vittima delle vicissitudini della prima curva. Sprofondato a centro gruppo, Rubinho risale la china, infilzando Frentzen, Button, Herbert e Salo. Il terzo posto è suo, grazie anche alle regolazioni alla vettura, durante la sosta, che ripristinano il carico aerodinamico perso dopo l’escursione fuori pista al via.

Per il resto, il GP d’Austria 2000 riserva poco di buono per i colori italiani. Detto del mezzo disastro ferrarista, anche i nostri non se la cavano granché: Trulli e Fisichella escono nella carambola insieme a Schumi, mentre l’altra scuderia italiana, la Minardi, è condannata a cenerentola del gruppo. La zona punti la completano Villeneuve su BAR, Jenson Button su Williams e Mika Salo su Sauber.

CLASSIFICA DEL GP D’AUSTRIA 2000

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 1 Finland Mika Häkkinen
United Kingdom McLaren 01:28:15.818 71
1
10
2 2 United Kingdom David Coulthard
United Kingdom McLaren 01:28:28.353 71
2
6
3 4 Brazil Rubens Barrichello
Italy Ferrari 01:28:46.613 71
3
4
4 22 Canada Jacques Villeneuve
United Kingdom BAR +1 lap 70
7
3
5 10 United Kingdom Jenson Button
United Kingdom Williams +1 lap 70
18
2
6 17 Finland Mika Salo
Switzerland Sauber +1 lap 70
9
1
7 8 United Kingdom Johnny Herbert
United Kingdom Jaguar +1 lap 70
16
0
8 20 Spain Marc Gené
Italy Minardi +1 lap 70
20
0
9 16 Brazil Pedro Paulo Diniz
Switzerland Sauber +1 lap 70
11
0
10 12 Austria Alexander Wurz
Italy Benetton +1 lap 70
14
0
11 7 Brazil Luciano Burti
United Kingdom Jaguar +2 laps 69
21
0
12 21 Argentina Gastón Mazzacane
Italy Minardi +3 laps 68
22
0
RIT 23 Brazil Ricardo Zonta
United Kingdom BAR Engine 58
6
0
RIT 9 Germany Ralf Schumacher
United Kingdom Williams Brakes 52
19
0
RIT 15 Germany Nick Heidfeld
France Prost Collision 41
13
0
RIT 14 France Jean Alesi
France Prost Collision 41
17
0
RIT 18 Spain Pedro de la Rosa
United Kingdom Arrows Gearbox 32
12
0
RIT 19 Netherlands Jos Verstappen
United Kingdom Arrows Engine 14
10
0
RIT 5 Germany Heinz-Harald Frentzen
Ireland Jordan Oil Leak 4
15
0
RIT 3 Germany Michael Schumacher
Italy Ferrari Collision 0
4
0
RIT 6 Italy Jarno Trulli
Ireland Jordan Collision 0
5
0
RIT 11 Italy Giancarlo Fisichella
Italy Benetton Collision 0
8
0

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Luca De Franceschi

Sono Luca, studio Lettere e seguo la Formula 1 da una decina d'anni. Mi sono appassionato a questo sport durante l'era dei successi di Michael Schumacher con la Ferrari, per poi assistere alle prime vittorie di Fernando Alonso, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. A casa ho diversi DVD sulla storia di questo sport, che mi hanno fatto conoscere i piloti e le auto del passato. Ho anche la passione dei kart, sui quali ogni tanto vado a girare.

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