Austria ’74: una gomma cancella le ambizioni di Regazzoni

In Austria, nonostante un caldo soffocante, giungono una moltitudine d’italiani. La Ferrari è in testa in entrambi i campionati e Regazzoni in Austria vuole bissare il successo ottenuto in Germania due settimane prima.
Il caldo afoso soffoca il v12 di Maranello obbligando la squadra a sostituirli con delle unità più fresche per il turno del sabato, modificando, su richiesta di Lauda anche la lunghezza delle marce a dire dell’austriaco troppo corte.
E proprio l’austriaco riesce ad interpretare al meglio il tracciato e conquista la pole position mentre Regazzoni è relegato in quarta fila. Il ticinese è vittima d diversi problemi e all’ultimo tentativo, un uscita d pista lo condanna definitivamente ad accontentarsi della posizione conquistata.
Alla partenza Reutemann brucia l’idolo locale Niki Lauda, mentre Regazzoni, grintoso come sempre, alla prima curva è quarto e pochi giri dopo è già secondo.
Lauda si accorge, dopo pochi giri, che il suo propulsore non è in perfette condizioni e deve rallentare vistosamente fino al ritiro.
Al 34 giro tutti gli avversari diretti di Regazzoni sono out e il ticinese può allungare in classifica, quando improvvisamente, deve cedere la posizione a Peterson e comincia a rallentare ancora.
Dai box, Forghieri si concentra sul motore, ma ad orecchio il v12 sembra a posto, il ticinese però rallenta ancora, una gomma posteriore sta sgonfiandosi e Clay decide di rientrare indicando con le mani che il problema è nel posteriore della macchina,
I meccanici si buttano sul motore senza trovare nessun problema. Quando, finalmente, gi cambiano le gomme, Regazzoni ha perso quasi un minuto e da secondo si ritrova settimo. Il ticinese non è un pilota arrendevole e si prodiga in una rimonta che lo porta al quinto posto, In testa, indisturbato, Reutemann conduce davati al vecchio Hulme e tagliano il traguardo nelle rispettive posizioni. Per il Vecchio campione neo zelandese si tratta dell’ ultimo podio in carriera, mentre per Regazzoni i punti persi in Austria risulteranno decisivi per la sconfitta mondiale di qualche mese dopo.