Bob Said: da pilota a milionario
Bob Said, il cui vero nome era Boris, era un pilota automobilistico americano di origine siriana, attivo soprattutto negli anni ’50.
Fu il primo americano a vincere una gara in Europa dopo la seconda guerra mondiale: il Gran Premio di Rouen nel 1953, mentre 1959 prese parte al Gran Premio degli Stati Uniti sul Circuito di Sebring.
Said, fu uno dei rari piloti che partecipò due volte ai giochi olimpici, con la squadra di bob degli Stati Uniti: nel 1968 a Grenoble e nel 1972 a Sapporo.
Nato il 5 maggio del 1932 a New York City, Boris ‘Bob’ Said lasciò la Princeton University per intraprendere la carriera nel mondo degli sport motoristici. Iniziò a correre nel 1951, partecipando a gare su circuiti in salita. Le sue prime auto da corsa furono la MG TD e Jaguar XK120.
Nel 1952, ha continuò a correre negli Stati Uniti con diverse macchine, per poi passare, nel marzo del 1953, alla 12 Ore di Sebring con una Frazer Nash Mille Miglia e piazzandosi al 14° posto.
Lo stesso anno, Said iniziò anche a correre con una Osca MT4 1350. Dopo aver ottenuto un certo successo negli USA, a giugno arrivò la vittoria al Grand Prix di Rouen in Francia, diventando il primo americano a vincere una gara su strada in Europa dopo la seconda guerra mondiale.
L’anno successivo partecipò alla 12 Ore di Reims e al Caen Grand Prix, senza successo, però arrivò la vittoria al Trofeo Anerley sul circuito di Chrystal Palace.
Nel marzo del 1954, Said, andò a Sebring con una Osca MT4 1450, insieme a George Moffett e arrivando 25°.
Bob Said, iniziò ad accumulare esperienza, così iniziò a correre con una Ferrari 500 Mondial.
Insieme a Masten Gregory, arrivarono al nono posto assoluto e secondi in classe al Tourist Trophy sul circuito di Dundrod.
Nel marzo del 1955, Bob Said e Masten Gregory parteciparono alla 12 Ore di Sebring con la Ferrari 750 Monza: intanto che lottavano per il podio quando Said si scontrò con un’ambulanza, mettendo fine alla propria gara. Nel 1956, per problemi finanziari, Said non prese parte a nessuna competizione, per poi ritornare a dicembre del 1957, alla guida di una Ferrari 500 TR.
Nel febbraio del 1958, arrivò 15° al Gran Premio di Cuba con una Ferrari 500 TR, mentre dopo, Said e Miguel Rivera si ritirarono alla 12 Ore di Sebring, sempre con una Ferrari.
Il pilota di New York, tentò partecipò al campionato USAC Road Racing Championship, con la Sadler-Chevrolet, ma senza risultati rilevanti.
Nel 1959, Said, fece la sua prima apparizione alla Daytona 500 nel campionato NASCAR arrivando 50° con la Chevrolet 89 di Buck Baker. Ad aprile dello stesso anno, tornò per la 1000km di Daytona con la Porsche 718 RSK insieme a Art Bunker.
Nel corso dell’anno, Said, partecipò a diversi eventi nazionali per poi tentare di correre in Formula 1. Al Gran Premio degli Stati Uniti, che quell’anno si tenne al Sebring International Raceway, il pilota americano noleggiò una Connaught Type C-Alta, dove si qualificò 13°. Purtroppo la gara di Said terminò alla prima curva.
La stagione 1959 fu l’ultima gara per Bob Said, anche se nel 1966 fece un tentativo alla 12 Ore di Sebring, arrivando 15° su una Shelby Cobra insieme a Tom Payne.
Negli anni successivi l’ex-pilota americano, cambiò completamente vita dedicandosi al settore immobiliari, dove divenne milionario in pochi anni.
Nel 1968 e nel 1972, rappresentò gli Stati Uniti ai Giochi olimpici invernali in Francia e in Giappone , mentre nel 1993 vinse il premio Emmy Award per il documentario televisivo NBC Mystery of the Sphynx come produttore cinematografico.
Bob Said si spense a Seattle il 24 marzo 2002.