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1980-1989Formula 1On this day

Brasile 1982, il GP infuocato

ALLA VIGILIA DEL GRAN PREMIO

Il 21 marzo 1982, si disputava, sotto un sole cocente, l’undicesima edizione del GP del Brasile sul Circuito di Jacarepaguá.

Si trattò di una gara difficile e sofferta (non solo per le condizioni atmosferiche), il cui risultato non venne determinato in pista, bensì da una sentenza inappellabile del tribunale circa quattro settimane dopo.

Questo fu l’ultima apparizione in un GP per l’argentino Carlos Reutemann dopo aver annunciato il suo ritiro l’anno precedente. Alla vigilia del GP lo stesso Reutemann e Gilles Villeneuve, si lamentarono delle pessime condizioni della pista il cui asfalto provocava vibrazioni pericolose per le sospensioni delle monoposto.

A quella gara erano iscritti 31 piloti e essendo 30 il numero massimo consentito di monoposto che poteva partecipare alle qualifiche, venne disputato un turno di pre-qualifiche il venerdì mattina. A tale sessione parteciparono entrambe le Toleman e le Osella e la March di Raul Boesel. La vettura più lenta, l’Osella guidata da Riccardo Paletti, fu l’unica a non pre-qualificarsi.

QUALIFICHE

La pole position venne conquistata da Alain Prost sulla Renault, che confermò la sua forza, con un crono di 1’28’’ 80. Questa fu la terza pole position in assoluto conquistata dal pilota francese. La posizione successiva venne occupata da Gilles Villeneuve su Ferrari e la terza da Keke Rosberg su Williams- Ford Cosworth. La seconda fila venne completata da René Arnoux su Renault. La terza fila da Niki Lauda e Carlos Reutemann.

GARA

Il grande caldo di quella domenica in Brasile rese difficile per i piloti giungere al traguardo. Al via Villeneuve prese il comando, davanti ad Arnoux e Rosberg. Quest’ultimo, nel corso del primo giro passò Arnoux e tentò di superare Villeneuve, ma fallì uscendo dalla pista.

Il pilota finlandese perse altre posizioni nei giri seguenti, ma all’undicesimo giro riuscì a recuperare la quinta posizione su Prost. Nel frattempo Piquet tentava di passare Arnoux, ma senza successo.

Al diciassettesimo giro Piquet riuscì a passare Arnoux che poco dopo venne passato anche da Rosberg. Le due Renault continuarono a perdere terreno: Arnoux perse una posizione a favore di Patrese e Prost venne sverniciato da Lauda.

La classifica si presentava allora così: al comando Villeneuve, seguito da Piquet, Rosberg, Patrese, Prost, Watson, Arnoux e Lauda.

Un incidente al ventiduesimo giro costrinse Arnoux, Lauda e Reutemann al ritiro.

Al trentesimo giro Piquet cercò il sorpasso su Villeneuve, sempre leader della corsa. Il pilota canadese, cercando di difendersi, finì fuori pista e fu costretto al ritiro.

Al trentatreesimo giro anche Patrese si ritirò a causa del grande caldo.

Il primo a tagliare il traguardo fu Piquet e completarono il podio Rosberg e Prost; proprio durante i festeggiamenti il vincitore svenne per il grande caldo.

LA DECISIONE DELLA FIA

Il risultato di questo GP venne però stravolto da una sentenza emanata dal Tribunale Internazionale dell’Automobile il 20 aprile successivo che accolse il ricorso presentato da Ferrari e Renault in merito all’irregolarità tecnica di Brabham e Williams.

L’elemento controverso era rappresentato da un serbatoio d’acqua di zavorra dalla capienza di 26 litri usato per raffreddare i freni. Questo si svuotava gradualmente durante la gara e al termine veniva riempito in modo da passare le verifiche tecniche post-GP.

La sentenza, inappellabile, ribadì il peso minimo delle monoposto di 580 kg e sottolineò che i rabbocchi a fine gara erano considerati irregolari. Piquet e Rosberg vennero squalificati e la vittoria andò così ad Alain Prost che non si era trovato nemmeno per un giro al comando dalla gara.

Inoltre, questa tipologia di serbatoi venne definitivamente vietata dalle competizioni.

L’ordine di arrivo del GP del Brasile 1982

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 15 France Alain Prost
France Renault 01:44:33.134 63
1
9
2 7 United Kingdom John Watson
United Kingdom McLaren 01:44:36.124 63
12
6
3 12 United Kingdom Nigel Mansell
United Kingdom Lotus 01:45:09.993 63
14
4
4 3 Italy Michele Alboreto
United Kingdom Tyrrell 01:45:23.895 63
13
3
5 9 Germany Manfred Winkelhock
Germany ATS +1 lap 62
15
2
6 28 France Didier Pironi
Italy Ferrari +1 lap 62
8
1
7 4 Sweden Slim Borgudd
United Kingdom Tyrrell +2 laps 61
21
0
8 17 Germany Jochen Mass
United Kingdom March +2 laps 61
22
0
9 31 France Jean-Pierre Jarier
Italy Osella +3 laps 60
23
0
10 30 Italy Mauro Baldi
United Kingdom Arrows +6 laps 57
19
0
DSQ 1 Brazil Nelson Piquet
United Kingdom Brabham Disqualified (Illegal Water Tank) 63
7
0
DSQ 6 Finland Keke Rosberg
United Kingdom Williams Disqualified (Illegal Water Tank) 63
3
0
RIT 10 Chile Eliseo Salazar
Germany ATS Engine 38
18
0
RIT 20 Brazil Chico Serra
Brazil Fittipaldi Suspension 36
25
0
RIT 2 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Brabham Physical 34
9
0
RIT 27 Canada Gilles Villeneuve
Italy Ferrari Spun Off 29
2
0
RIT 8 Austria Niki Lauda
United Kingdom McLaren Collision 22
5
0
RIT 16 France René Arnoux
France Renault Collision 21
4
0
RIT 5 Argentina Carlos Reutemann
United Kingdom Williams Collision 21
6
0
RIT 11 Italy Elio de Angelis
United Kingdom Lotus Collision 21
11
0
RIT 25 United States Eddie Cheever
France Ligier Water Leak 19
26
0
RIT 23 Italy Bruno Giacomelli
Italy Alfa Romeo Clutch 16
16
0
RIT 26 France Jacques Laffite
France Ligier Chassis 15
24
0
RIT 22 Italy Andrea de Cesaris
Italy Alfa Romeo Chassis 14
10
0
RIT 33 Ireland Derek Daly
Hong Kong Theodore Spun Off 12
20
0
RIT 18 Brazil Raul Boesel
United Kingdom March Spun Off 11
17
0
DNQ 36 Italy Teo Fabi
United Kingdom Toleman No Time 0

0
DNQ 29 United Kingdom Brian Henton
United Kingdom Arrows No Time 0

0
DNQ 35 United Kingdom Derek Warwick
United Kingdom Toleman No Time 0

0
DNQ 14 Colombia Roberto Guerrero
United Kingdom Ensign No Time 0

0
DNQ 32 Italy Riccardo Paletti
Italy Osella No Time 0

0

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Alessia Gastaldi

Mi chiamo Alessia, ho 25 anni e frequento la facoltà di giurisprudenza all’università Statale di Milano. Innamorata dei motori da quando sono bambina, sogno di diventare una giornalista sportiva, per raccontare le storie dei protagonisti che hanno scritto e scriveranno la storia del motorsport.

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