Canada 93: Senna rompe, Prost vince. E vola verso il titolo
Canada, quante storie. Basta quel “Salut Gilles” scritto sul traguardo per poter piangere, ma anche sognare. In Italia, con la gara in onda solitamente all’ora di cena, è un dolce vedere quando le macchine da corsa sfrecciano e il fresco della sera prende il posto dei primi caldi estivi. Fu così anche nel 1993, giorno 13 giugno, quando il Mondiale di Formula 1 fece tappa all’isola di Notre-Dame sulla quale si staglia il circuito di Montreal. Una gara sulla quale, come spesso avviene nella eterna e spesso turbolenta convivenza tra il risvolto sportivo e quello politico, piomba la Federazione. In Canada infatti ben 24 delle 26 vetture al via di quella corsa, sono ritenute irregolari. Sono i vagiti di un cambio di regolamento che nel 1994 porterà all’abolizione delle sospensioni attive e del controllo di trazione, rimettendo il pilota al centro del discorso. Con le conseguenze del caso: ricordiamo tutti quanto sarebbe accaduto a Imola il 1° maggio di quell’anno.
WILLIAMS SEMPRE DAVANTI
I piccoli team sarebbero d’accordo, quelli grandi un po’ meno. La FIA, nella persona del suo capo, Max Mosley, scomparso di recente, punta a abolire le agevolazioni elettroniche già dal successivo GP in Francia, ma la Ferrari stessa fa sapere che sarebbe impossibile adeguare le vetture in così breve tempo. Detto del quadro turbolento fuori dalla pista, il fatto sportivo regala ancora una volta una Williams inarrestabile. Prost infila la settima pole-position consecutiva in sette gare, e parte accanto al compagno Damon Hill. Dietro di loro, le due Benetton di Patrese e Schumacher, mentre Ayrton Senna deve accontentarsi addirittura della ottava piazza con la sua McLaren. Proprio Frank Williams risponde a Mosley: “E’ tutto disdicevole e fuori tempo. I mondiali conquistati con Mansell nel 1992 non possono essere messi in dubbio da un cambio di regole. Abbiamo usato sistemi elettronici per 22 gare dall’inizio del ’92 che nessuno ha mai ritenuto irregolari”.
Al via della corsa, Hill beffa il suo compagno di squadra e va in testa, mentre Ayrton regala uno show dei suoi. Prima della fine del primo giro, da ottavo è passato a quarto. Le due Ferrari di Alesi e Berger reggono il passo finché possono, in in circuito che frusta i motori e che le costringe a imbarcare molta benzina. Il francese si ritirerà dopo 23 tornate proprio per problemi al motore, Berger finirà quarto (e doppiato!): magra consolazione. Senna invece, pare lanciatissimo nel duello con Prost che tiene dietro nella classifica generale del Mondiale. Il francese al sesto giro si riprende la testa, e la Williams marcia a velocità sostenuta. Prost si ferma per ultimo, quando ha ormai 30 secondi di vantaggio, che si riducono a dieci dopo la sosta. Gli uomini della Williams invece mortificavano Hill, facendogli perdere ben 16 secondi per il pit-stop.
SENNA BEFFATO DAL MOTORE
Con le gomme nuove, a Prost serve solo il tempo di portarle a temperatura per ristabilire il distacco su Senna. Che a 6 giri dalla fine viene beffato da un guasto elettronico che influiva sul motore, costringendolo al ritiro mentre Schumacher lo stava superando. “Sono stato fortunato, meno male che non abbiamo fatto un incidente”, dirà il brasiliano. Che senza alcun punto da portare via, subisce il sorpasso di Prost in classifica. Il francese, in Canada, non aveva mai vinto. Successo numero 48 per lui, con la Benetton di Schumacher in seconda posizione e Damon Hill che riesce ad agguantare il terzo posto.
Per l’altra McLaren, quella di Andretti, un’altra tragicomica partenza: vettura ferma sulla griglia e spinta ai box, prima di riprendere la corsa finendo 14° a 2 giri di distacco. E gli altri? Quinto Brundle con la Ligier, sesto Wendlinger con la Sauber. La pattuglia di italiani vede Patrese, De Cesaris e Barbazza ritirati, mentre Alboreto non si era nemmeno qualificato in sella alla sua Scuderia Italia. Il suo compagno, Badoer, arriva quindicesimo, con la Lotus di Zanardi all’undicesimo posto. In Canada, Prost aveva sferrato l’attacco decisivo. In Portogallo, a settembre, incasserà il suo quarto e ultimo titolo Mondiale. L’elettronica, come detto, verrà abolita dal 1994. E saranno dolori per tanti, per tutti.
L’ordine d’arrivo del GP del Canada 93
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | Alain Prost |
Williams | 01:36:41.822 | 69 |
1 |
10 |
2 | 5 | Michael Schumacher |
Benetton | 01:36:56.349 | 69 |
3 |
6 |
3 | 0 | Damon Hill |
Williams | 01:37:34.507 | 69 |
2 |
4 |
4 | 28 | Gerhard Berger |
Ferrari | +1 lap | 68 |
5 |
3 |
5 | 25 | Martin Brundle |
Ligier | +1 lap | 68 |
7 |
2 |
6 | 29 | Karl Wendlinger |
Sauber | +1 lap | 68 |
9 |
1 |
7 | 30 | Jyrki Järvilehto |
Sauber | +1 lap | 68 |
11 |
0 |
8 | 20 | Érik Comas |
Larrousse | +1 lap | 68 |
13 |
0 |
9 | 23 | Christian Fittipaldi |
Minardi | +2 laps | 67 |
17 |
0 |
10 | 12 | Johnny Herbert |
Lotus | +2 laps | 67 |
20 |
0 |
11 | 11 | Alessandro Zanardi |
Lotus | +2 laps | 67 |
21 |
0 |
12 | 15 | Thierry Boutsen |
Jordan | +2 laps | 67 |
24 |
0 |
13 | 10 | Aguri Suzuki |
Footwork | +3 laps | 66 |
16 |
0 |
14 | 7 | Michael Andretti |
McLaren | +3 laps | 66 |
12 |
0 |
15 | 22 | Luca Badoer |
Lola | +4 laps | 65 |
25 |
0 |
16 | 9 | Derek Warwick |
Footwork | +4 laps | 65 |
18 |
0 |
17 | 3 | Ukyo Katayama |
Tyrrell | +5 laps | 64 |
22 |
0 |
18 | 8 | Ayrton Senna |
McLaren | Electrical | 62 |
8 |
0 |
RIT | 6 | Riccardo Patrese |
Benetton | Physical | 52 |
4 |
0 |
RIT | 4 | Andrea de Cesaris |
Tyrrell | Spun off | 45 |
19 |
0 |
RIT | 24 | Fabrizio Barbazza |
Minardi | Gearbox | 33 |
23 |
0 |
RIT | 27 | Jean Alesi |
Ferrari | Engine | 33 |
6 |
0 |
RIT | 26 | Mark Blundell |
Ligier | Spun off | 13 |
10 |
0 |
RIT | 14 | Rubens Barrichello |
Jordan | Electrical | 10 |
14 |
0 |
RIT | 19 | Philippe Alliot |
Larrousse | Engine | 8 |
15 |
0 |
DNQ | 21 | Michele Alboreto |
Lola | No Time | 0 |
0 |