Carlos regala un sorriso alla Ferrari
In un campionato dove la noia e la Red Bull stanno dominando, unico motivo d’interesse è la rincorsa della Ferrari al vertice della Formula Uno.
La Federazione ha deciso di applicare dal GP di Singapore una nuova direttiva tecnica che impatta sulla flessibilità delle ali e del fondo delle monoposto.
La Scuderia di Maranello arriva a Singapore con un entusiasmo ritrovato, la pole ottenuta a Monza e la gara, col terzo posto, hanno dimostrato che la rincorsa alla Red Bull comincia a dare gli effetti sperati.
Durante le prime prove del venerdì Leclerc è subito il più veloce e, a riprova della maturazione della monoposto, Sainz ottiene il secondo tempo vicinissimo al compagno.
Al terzo posto Verstappen, particolarmente critico nei confronti della monoposto.
Nella seconda sessione, disputata in notturna, la Scuderia del Cavallino si conferma al vertice, più staccate le Red Bull, le monoposto anglo-austriache non riescono a trovare un set-up soddisfacente e denunciano un consumo anomalo delle gomme posteriori.
Al sabato la “Rossa” cambia strategia e concentra il suo lavoro per migliorare le prestazioni in gara. A sorpresa la Red Bull riesce a migliorarsi pur presentando ancora un anomalo consumo di gomme.
Nelle qualifiche i ferraristi decidono di usare gomme nuove ottenendo i migliori tempi davanti a Norris e alle Mercedes.
Nel secondo tentativo Sainz si migliora ulteriormente mentre Leclerc non riesce a trovare un giro soddisfacente e subisce il ritorno di Russell che di poco lo supera sullo schieramento di partenza.
Alla domenica il primo colpo di scena è dato dalla decisione dell’Aston Martin di non far partire Stroll, ancora non perfettamente ristabilito dopo un’uscita di pista piuttosto seria nelle prove.
Alla partenza Sainz mantiene la testa, Hamilton, partito benissimo, si mette in coda allo spagnolo, ma arriva lungo alla seconda curva rientrando davanti proprio alla seconda Mercedes. L’ex campione del mondo deve rendere la posizione al compagno permettendo alla monoposto numero 55 di allontanarsi ulteriormente.
Dopo dieci giri Sainz conduce davanti a Leclerc. Il box rosso comunica ai ferraristi di diminuire il ritmo per preservare il più possibile le gomme.
Al giro 19 la Williams di Sargeant impatta contro un muro, invadendo la pista di detriti. La direzione gara decide di far entrare la safety car e ai box inizia il solito carosello dei cambi gomma.
A rimetterci è Leclerc, che per evitare di impattare contro alcune vetture, perde alcuni secondi e rientra in pista dietro a Russell e Norris.
Contrariamente a tutti gli altri, Verstappen non si ferma e riesce a risalire fino alla seconda posizione, ma quando la SC rientra, Russell attacca l’olandese recuperando il secondo posto. Il campione del mondo ha ormai le gomme sulle tele e deve cedere anche agli altri piloti che lo seguono.
In testa, Sainz continua a tenere un ritmo blando permettendo alla Mercedes di Russell di avvicinarsi in modo minaccioso.
Visto l’impossibilità di passare Sainz in pista, la Mercedes richiama le proprie monoposto per un cambio gomme strategico. Con gomme nuove, i dioscuri della stella d’argento recuperano velocemente il gap dal terzetto al comando, tanto che a nove giri dal termine riescono a passare Leclerc, in difficoltà con la gestione dei propri pneumatici posteriori.
In questo momento Sainz agisce d’astuzia e rallenta per consentire a Norris di avvicinarsi e sfruttare il DRS.
L’azione permette al pilota della McLaren di guadagnare qualche metro sulle Mercedes, tanto da evitare il sorpasso da parte delle vetture anglo-tedesche.
Con le posizioni in stallo, Hamilton chiede di poter passare il compagno e attaccare Norris, ma Russell non rallenta, anzi, prova a tenere il ritmo della McLaren, finendo contro le barriere nel corso dell’ultimo giro.
L’incidente di Russell permette a Sainz e Norris di concludere la corsa ai primi due posti senza eccessiva pressione.
Sainz vince così il suo secondo Gran Premio in carriera e ferma l’egemonia della Red Bull.
Sul podio il sorriso dello spagnolo è radioso ma neanche immagina le nubi che si stanno addensando sul suo futuro.
GP di Singapore 2023: la classifica finale
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Fast Lap | Led | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 55 | Carlos Sainz Jr |
Ferrari | 01:46:37.418 | 62 |
01:37.666 |
47 |
1 |
25 |
2 | 4 | Lando Norris |
McLaren | 01:46:38.230 | 62 |
01:38.046 |
46 |
4 |
18 |
3 | 44 | Lewis Hamilton |
Mercedes | 01:46:38.687 | 62 |
01:35.867 |
47 |
5 |
16 |
4 | 16 | Charles Leclerc |
Ferrari | 01:46:58.595 | 62 |
01:38.275 |
46 |
3 |
12 |
5 | 1 | Max Verstappen |
Red Bull | 01:46:58.859 | 62 |
01:36.575 |
61 |
11 |
10 |
6 | 10 | Pierre Gasly |
Alpine F1 Team | 01:47:15.859 | 62 |
01:38.277 |
46 |
12 |
8 |
7 | 81 | Oscar Piastri |
McLaren | 01:47:18.897 | 62 |
01:38.492 |
46 |
17 |
6 |
8 | 11 | Sergio Pérez |
Red Bull | 01:47:36.952 | 62 |
01:37.108 |
61 |
13 |
4 |
9 | 40 | Liam Lawson |
AlphaTauri | 01:47:43.336 | 62 |
01:39.028 |
47 |
10 |
2 |
10 | 20 | Kevin Magnussen |
Haas | 01:47:49.534 | 62 |
01:38.107 |
48 |
6 |
1 |
11 | 23 | Alexander Albon |
Williams | 01:47:50.835 | 62 |
01:37.342 |
46 |
14 |
0 |
12 | 24 | Zhou Guanyu |
Alfa Romeo | 01:48:01.067 | 62 |
01:39.316 |
46 |
19 |
0 |
13 | 27 | Nico Hulkenberg |
Haas | 01:48:03.619 | 62 |
01:39.923 |
50 |
9 |
0 |
14 | 2 | Logan Sargeant |
Williams | 01:48:04.307 | 62 |
01:38.531 |
45 |
18 |
0 |
15 | 14 | Fernando Alonso |
Aston Martin | 01:48:05.021 | 62 |
01:36.456 |
47 |
7 |
0 |
RIT | 63 | George Russell |
Mercedes | 01:44:58.932 | 61 |
01:36.273 |
46 |
2 |
0 |
RIT | 77 | Valtteri Bottas |
Alfa Romeo | 01:29:41.314 | 51 |
01:38.075 |
51 |
16 |
0 |
RIT | 31 | Esteban Ocon |
Alpine F1 Team | 01:13:05.138 | 42 |
01:39.930 |
33 |
8 |
0 |
RIT | 22 | Yuki Tsunoda |
AlphaTauri | 00:00:00.000 | 0 |
00:00.000 |
0 |
15 |
0 |
DNP | 18 | Lance Stroll |
Aston Martin | 00:00:00.000 | 0 |
00:00.000 |
0 |
20 |
0 |