Doppietta Ferrari al GP di Monaco 2001
Per gli amanti delle statistiche: questa fu l'ultima vittoria di Michael Schumacher a Monte Carlo
Il 27 maggio, si corse il settimo appuntamento della stagione 2001, sul tortuoso circuito cittadino di Monte Carlo. Dopo la vittoria di David Coulthard in Austria, la McLaren si avvicinò alla Ferrari, mettendo lo scozzese a soli 4 punti da Schumacher. Nella classifica costruttori, c’erano 18 lunghezze da recuperare, ma il team di Woking era abbastanza fiducioso, tanto da piazzare proprio Coulthard in pole position e tutti sappiamo, quanto sia importante questa posizione della gara monegasca.
Ad affiancarsi alla McLaren numero 4, ci pensò Michael Schumacher, leader del mondiale precedendo l’altra freccia d’argento di Mika Hakkinen e affiancato dall’altra rossa di Rubens Barrichello. Terza fila per Ralf Schumacher con la Williams, davanti all’ex-ferrarista Eddie Irvine su Jaguar. La top ten si chiuse con Juan Pablo Montoya con la seconda monoposto di Grove, davanti a Jarno Trulli, su Jordan, poi Jacques Villeneuve con la BAR e Giancarlo Fisichella sulla Benetton.
Il giorno della gara, splendeva un bel sole al Principato di Monaco e tutti era pronti per assistere al duello tra le McLaren e le Ferrari. Ma la gara si decise al giro di ricognizione: quando Coulthard non non riuscì a partire per un problema elettrico e costringendo il pilota scozzese a partire dal fondo dello schieramento.
Allo spegnimento dei semafori Schumacher e Hakkinen si affiancarono, ma fu il pilota tedesco a mantenere la posizione e a prendere la testa della corsa, seguito dal finlandese, poi Barrichello, Ralf Schumacher, Montoya e Irvine.
A metà schieramento, Verstappen con la Arrow andò al contatto con la Sauber di Heidfeld, obbligando il tedesco al ritiro dopo aver sbattuto contro le barriere. Dopo tre passaggi anche Montoya, fece una escursione contro le protezioni, per un errore alla prima curva delle Piscine, facendo salire in quinta posizione Irvine, seguito da Trulli.
Per altre 10 tornate, le posizioni rimasero invariate, fino al problema di Hakkinen che iniziò a rallentare facendo passare Barrichello e Ralf Schumacher. Il finlandese sembrava che avesse risolto il problema, ma al 15° giro rientrò ai box, parcheggiando la propria vettura.
La classifica vedeva Schumacher e Barrichello davanti a tutti, nel frattempo Coulthard risalì la classifica fino alla quindicesima posizione, finché non trovò la Arrows di Bernoldi. Lo scozzese tentò più volte di superare il pilota brasiliano, riuscendoci solo dopo la sosta ai box.
Al giro numero 31, arrivò il ritiro della Jordan di Trulli con il il retrotreno in fiamme per un problema all’impianto idraulico e lasciando a Villeneuve la quinta posizione, seguito da Fisichella, che però picchiò la Benetton alla curva Anthony Noghes e cedendo la sesta piazza a Jean Alesi.
Altro errore, ma questa volta, il protagonista fu Frentzen, che finì contro le barriere di protezione all’interno del tunnel.
Al 57° passaggio arrivò anche il ritiro di Ralf Schumacher per problemi elettrici, facendosi sfilare dai suoi diretti inseguitori prima di rientrare nella pit lane abbandonando la corsa.
Al temine dei pit stop, Schumacher comandava il gruppo davanti al compagno di squadra e alla Jaguar di Irvine, poi Villeneuve, Alesi e Coulthard che riuscì a risalire fino al sesto posto. Lo scozzese, poi riuscì addirittura a passare la Prost di Alesi, sfruttando la strategia, messa in atto dal muretto della McLaren.
Le posizioni si congelarono fino al traguardo con la doppietta Ferrari, che ottenne così la quarta vittoria stagionale. Sul podio anche Irvine, mentre a punti finirono Villeneuve, Coulthard e Alesi.
L’ordine di arrivo del gp di monaco 2001
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Michael Schumacher |
Ferrari | 01:47:22.561 | 78 |
2 |
10 |
2 | 2 | Rubens Barrichello |
Ferrari | 01:47:22.992 | 78 |
4 |
6 |
3 | 18 | Eddie Irvine |
Jaguar | 01:47:53.259 | 78 |
6 |
4 |
4 | 10 | Jacques Villeneuve |
BAR | 01:47:55.015 | 78 |
9 |
3 |
5 | 4 | David Coulthard |
McLaren | +1 lap | 77 |
1 |
2 |
6 | 22 | Jean Alesi |
Prost | +1 lap | 77 |
11 |
1 |
7 | 8 | Jenson Button |
Benetton | +1 lap | 77 |
17 |
0 |
8 | 14 | Jos Verstappen |
Arrows | +1 lap | 77 |
19 |
0 |
9 | 15 | Enrique Bernoldi |
Arrows | +2 laps | 76 |
20 |
0 |
10 | 17 | Kimi Räikkönen |
Sauber | +5 laps | 73 |
15 |
0 |
RIT | 5 | Ralf Schumacher |
Williams | Electrical | 57 |
5 |
0 |
RIT | 20 | Tarso Marques |
Minardi | Transmission | 56 |
22 |
0 |
RIT | 21 | Fernando Alonso |
Minardi | Gearbox | 54 |
18 |
0 |
RIT | 11 | Heinz-Harald Frentzen |
Jordan | Accident | 49 |
13 |
0 |
RIT | 7 | Giancarlo Fisichella |
Benetton | Gearbox | 43 |
10 |
0 |
RIT | 12 | Jarno Trulli |
Jordan | Hydraulics | 30 |
8 |
0 |
RIT | 23 | Luciano Burti |
Prost | Gearbox | 24 |
21 |
0 |
RIT | 19 | Pedro de la Rosa |
Jaguar | Hydraulics | 18 |
14 |
0 |
RIT | 3 | Mika Häkkinen |
McLaren | Steering | 15 |
3 |
0 |
RIT | 9 | Olivier Panis |
BAR | Steering | 13 |
12 |
0 |
RIT | 6 | Juan Pablo Montoya |
Williams | Spun off | 2 |
7 |
0 |
RIT | 16 | Nick Heidfeld |
Sauber | Collision | 0 |
16 |
0 |
Le parole di Michael Schumacher: “Per vincere qui a Monte Carlo si deve innanzitutto riuscire ad arrivare in fondo alla gara! Questa potrebbe essere considerata una vittoria facile ed agevole, in quanto sono stato sempre davanti da solo.
Peraltro, è stata una gara molto dura perché dovevo cercare di fare sempre dei giri molto veloci. Da un certo punto di vista, il controllo della trazione ha reso la corsa più dura sotto il profilo fisico in quanto i tempi sul giro si sono abbassati. Mi piace questo tracciato in quanto rappresenta una sfida continua. Oggi dovevo preoccuparmi soprattutto dell’affidabilità e dovevo rimanere concentrato per evitare di commettere errori. Ad un certo punto, ho chiesto a Ross Brawn la situazione di qualche altro pilota e lui mi ha risposto dicendomi di restare concentrato. Non ho avuto problemi con i doppiati e la mia macchina era molto buona. Non ho spinto al 100% perché anche nelle fasi iniziali, quando Mika era dietro di me, stavo cercando di salvaguardare la macchina e le gomme”
Le parole di Rubens Barrichello: “La mia non è stata una gara facile come può essere sembrato dall’esterno. Dal decimo giro, ho iniziato ad avere un crampo al piede destro. Ritengo che ci fosse un problema nell’abitacolo, in quanto la pedaliera stava vibrando molto ed ero in difficoltà con il poggiapiedi. La squadra mi ha consigliato attraverso la radio di muovere le dita e di bere più acqua. Non sentivo il piede e così dovevo frenare più presto e cercare di non uscire dalla traiettoria. Dopo il pit-stop, ho spinto con forza sul poggiapiedi e la situazione è migliorata da allora in avanti. Devo dire che la mia macchina era eccezionale, la migliore che abbia mai guidato”
Le parole di Mika Hakkinen: “Ho deciso che era impossibile proseguire. Non c’era altra scelta che ritirarsi. Non siamo sicuri di quale fosse il problema, ma so che non ho colpito nulla“