Doppietta Ferrari con la vittoria di Barrichello al GP d’Europa 2002

Il 23 giugno, la Formula 1, si spostò dal continente nordamericano, fino al circuito tedesco del Nürburgring. Alla gara, valevole come GP d’Europa 2002, si arrivò con il netto vantaggio di Michael Schumacher, che comandava la classifica piloti con oltre 43 lunghezze sui due piloti della Williams, appaiati entrambi con 27 punti. Il divario, però non intimorì Juan Pablo Montoya, che con il minimo scarto, si aggiudicò la pole position, davanti al compagno di squadra Ralf Schumacher.
Seconda fila tutta Rossa, con il leader del mondiale, affiancato da Rubens Barrichello.
Tra la quinta e l’ottava piazzola si imposero le due McLaren pilotate da David Coulthard e Kimi Raikkonen e le due Renault di Jarno Trulli e Jenson Button. Completarono la top ten: Nick Heidfeld con la Sauber e Mika Salo su Toyota.

Allo spegnimento dei semafori Ralf Schumacher riuscì momentaneamente a sopravanzare il compagno di squadra e così, in fotocopia fece Barrichello ai danni di Schumacher, Coulthard tentò di infilarsi in mezzo alle due Ferrari, ma dovette desistere. Montoya però mantenne premuto l’acceleratore riprendendosi il comando della gara, ma questo, fino al termine del primo passaggio. Alla prima curva, Barrichello si fece sempre più aggressivo e nel giro di pochi metri, si prese la testa della corsa. Poche curve dopo anche Schumacher fece lo stesso superando il fratello e anche Montoya nel corso del terzo giro.
Le due Ferrari fecero subito il vuoto dietro di loro e le due Williams, mentre la vera competizione si accese a metà del gruppo, con la rimonta di Trulli, dopo un testacoda, mentre Raikkonen finì per scavalcato dalla Renault di Button. Al 24° giro, Schumacher, fece sobbalzare gli spettatori, commettendo un errore e finendo in testacoda. Errore che però, non compromise la posizione del tedesco.
Le due monoposto di Grove, in difficoltà a causa dell’usura degli pneumatici, finirono sotto attacco
di Coulthard, che tentò prima di superare il colombiano. Però Montoya, nel tentativo di resistere allo scozzese, finì per perdere il controllo della propria vettura, speronando la McLaren e gettando al vento la gara. Invece il doppio pit stop incrociato fra Ralf Schumacher e Raikkonen, favorirono il finlandese, che si ritrovò al terzo posto, proprio davanti alla Williams.

Nella parte centrale della corsa, Schumacher si fece sempre più ingombrante negli specchietti del brasiliano. Ma al muretto box Ferrari, imposero al tedesco di non correre rischi e di congelare le posizioni. Così la nona gara della stagione, la vinse Rubens Barrichello, condividendo il podio con Schumacher, ormai sempre più lanciato alla conquista del tirolo mondiale e con la McLaren superstite di Kimi Raikkonen. A punti arrivarono anche Ralf Schumacher, seguito da Jenson Button Renault e Felipe Massa con la Sauber.
L’ordine di arrivo del GP d’Europa 2002
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | ![]() |
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01:35:07.426 | 60 |
4 |
10 |
2 | 1 | ![]() |
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01:35:07.720 | 60 |
3 |
6 |
3 | 4 | ![]() |
![]() |
01:35:53.861 | 60 |
6 |
4 |
4 | 5 | ![]() |
![]() |
01:36:14.389 | 60 |
2 |
3 |
5 | 15 | ![]() |
![]() |
01:36:24.370 | 60 |
8 |
2 |
6 | 8 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 59 |
11 |
1 |
7 | 7 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 59 |
9 |
0 |
8 | 14 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 59 |
7 |
0 |
9 | 12 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 59 |
12 |
0 |
10 | 17 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 59 |
16 |
0 |
11 | 21 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 59 |
21 |
0 |
12 | 11 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 59 |
19 |
0 |
13 | 20 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 59 |
15 |
0 |
14 | 25 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 59 |
13 |
0 |
15 | 23 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 58 |
20 |
0 |
16 | 10 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 58 |
14 |
0 |
RIT | 24 | ![]() |
![]() |
Gearbox | 51 |
10 |
0 |
RIT | 22 | ![]() |
![]() |
Hydraulics | 48 |
22 |
0 |
RIT | 16 | ![]() |
![]() |
Hydraulics | 41 |
17 |
0 |
RIT | 6 | ![]() |
![]() |
Collision | 27 |
1 |
0 |
RIT | 3 | ![]() |
![]() |
Collision | 27 |
5 |
0 |
RIT | 9 | ![]() |
![]() |
Accident | 26 |
18 |
0 |
Le parole di Rubens Barrichello: “E’ un risultato fantastico e devo ringraziare la squadra per avermi dato una grande macchina ed un grande aiuto, specialmente quando ero un po’ in difficoltà con la scelta delle gomme all’inizio del weekend. La partenza è stata molto emozionante: cercavo di guadagnare posizioni senza correre pericoli e senza mettere in difficoltà Michael. Ho rallentato e quindi ho visto Coulthard venirmi vicino: ho mollato i freni e ho preso una traiettoria molto stretta. Dopo le due Williams stavano duellando fra loro, io ho visto una possibilità per sorpassare Ralf e l’ho presa: così mi sono costruito la mia gara. La squadra ci ha lasciato corsa libera per molto tempo: dopo il secondo pit-stop ci hanno detto di pensare a portare al traguardo le macchine e di mantenere le nostre posizioni. Le gomme hanno lavorato in maniera fantastica, la prestazione della macchina è stata eccezionale e così sono stato in grado di spingere e di essere competitivo. Una ricompensa per l’Austria Quello è il passato: allora la tattica della squadra ha favorito Michael, stavolta è toccato a me, a dimostrazione di quanto sia unito e bello il nostro gruppo. Ora voglio godermi questa giornata anche perché ci sono mio figlio e mia moglie: è davvero un momento fantastico. Non vedo l’ora di correre a Silverstone, che è per me come una pista di casa”
Le parole di Michael Schumacher: “Rubens ha fatto una corsa fantastica e ha meritato la vittoria, mentre io ho meritato il secondo posto. Alla partenza, ho scelto la direzione sbagliata per tentare un sorpasso. Ho cercato di passare all’esterno di Montoya e Ralf ma ho dovuto rallentare per entrare in curva e ho visto Rubens e Coulthard passarmi. Quindi ho fatto un paio di giri movimentati duellando prima con Montoya e poi con Ralf, che è stato molto corretto. Dopo mi sono avvicinato a Rubens. Penso di essermi girato perché gli sono andato troppo vicino e ho perso del carico aerodinamico. Poi ho saputo che anche Rubens aveva dei problemi in quel punto: forse c’era dell’olio o dello sporco sulla pista. Stavo dando il massimo e stavo spingendo molto perché sarei rimasto un giro in più in pista rispetto a lui prima della sosta e pensavo che ne avrei potuto ricavare qualche vantaggio. Dopo il pit-stop ho perso un po’ di tempo con dei doppiati. Dopo la seconda sosta non ho mai avuto una reale possibilità di sorpassarlo e poi la squadra ci ha chiesto di portare le vetture al traguardo. Perché non è stato chiesto a Rubens di lasciarmi passare La situazione era molto diversa rispetto all’Austria, dove non avevamo la presunzione di pensare di poter vincere il titolo facilmente, fermo restando che non bisogna mai dare nulla per scontato. Ora, essendo più avanti nella stagione, possiamo dire che i Campionati non sono ancora decisi ma siamo in una posizione migliore rispetto a dove eravamo in Austria“