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Doppietta Williams nel caldo della Malesia

Il 17 marzo, la Formula 1, si spostò in Malesia, per il secondo appuntamento della stagione 2002

L’arrivo in Malesia

Il caldo torrido di Kuala Lumpur a Sepang, costrinse molte scuderie ad effettuare diverse modifiche alla vetture per poter sopportare il clima tropicale della Malesia. Mentre in classifica Michael Schumacher guidava la classifica dopo la vittoria in Australia, nella gara inaugurale della stagione 02.

La griglia di partenza

Il tedesco della Ferrari, dopo aver dominato la prima sessione di prove libere, iniziò a temere le due monoposto motorizzate BMW. Questo diede la spinta al “Kaiser” di imporsi in qualifica, aggiudicandosi la pole position, con un giro quasi perfetto. Al fianco del tedesco si piazzò la Williams del colombiano Montoya, in ritardo di 231 millesimi.
In seconda fila si piazzarono Rubens Barrichello e l’altra monoposto di Grove, del fratello Ralf. Dietro al quartetto di testa si posizionarono le due McLaren di Raikkonen e Coulthard, seguite da Nick Heidfeld con la Sauber e Jenson Button su Renault. Completarono la top dieci la Jordan di Giancarlo Fisichella e la Toyota del finlandese Mika Salo.

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partenza gp malesia 2002
© Ferrari

Al via la Arrows di Frentzen rimase bloccata sullo schieramento, mentre Montoya, riuscì ad avere uno spunto migliore affiancando all’esterno Michael Schumacher. I due finirono per toccarsi: per Schumacher arrivò una sosta forzata ai box per la sostituzione dell’alettone anteriore, mentre il colombiano finì fuori pista, rientrando a ridosso dei primi 10. La situazione avvantaggiò Barrichello che si ritrovò al comando, seguito da Ralf Schumacher e dalle due frecce d’argento di Raikkonen e Coulthard.

Il violento tamponamento di Sato su Fisichella, nel corso della seconda tornata permise a Montoya di guadagnare due posizioni, mentre la Ferrari numero 1, finì nelle retrovie.

Nel frattempo arrivò la comunicazione dei commissari che punì Montoya con un drive-through a seguito del contatto con la Ferrari del tedesco.

A seguito dei pit-stop e con il ritiro di entrambe le McLaren (Coulthard al giro numero 15 e Raikkonen al 24, mentre si trovava in seconda posizione), la gara vedeva ancora Barrichello in testa seguito da Ralf Schumacher, Button e Heidfeld.

La consueta sosta ai box del brasiliano, al 36° giro, permise alla Williams numero 5 di conquistare la momentanea leadership del Gran Premio davanti a Barrichello che non riuscì a riprendersi la posizione dopo il rifornimento. Purtroppo le residue possibilità del pilota paulista di conquistare la vittoria svanirono dopo 4 giri  quando sulla sua Ferrari finì con il motore in fumo.

La gara del tedesco proseguì senza tanti intoppi fino alla bandiera a scacchi, mentre alle sue spalle si accese una bella battaglia tra Button, Montoya e Michael Schumacher, risaliti dal fondo dello schieramento.

Nel corso del 44º giro, il colombiano si sbarazzò della Renault guidata dall’inglese mentre Schumacher riuscì a vedere gli scarichi di Button solo ad un giro dalla fine. Il guasto alla sospensione posteriore sulla Renault dell’inglese permise al tedesco della Ferrari di conquistare il terzo gradino del podio, nonostante questo inconveniente Button riuscì comunque a concludere la corsa con un ottimo quarto posto, a punti anche le due Sauber di Heidfeld e di Massa.

Doppietta Williams dopo 6 anni

Per scuderia inglese arrivò una bellissima doppietta dopo quella conquistata nel Gran Premio del Portogallo 1996, mentre in campionato Michael Schumacher mantenne la testa della classifica con 14 punti, seguito da Montoya con 12 e dal fratello Ralf con 10 punti.

Le dichiarazioni nella conferenza post gara

Ralf Schumacher: “Oggi sono stato sicuramente fortunato dopo l’incidente alla partenza fra Michael e Juan Pablo. La macchina era semplicemente perfetta e questo mi ha permesso di controllare la gara“.

Juan Pablo Montoya: “Penso che sia stato molto ingiusto. Ho dato spazio a Michael, ha sottosterzato un po’ e mi ha toccato e basta. È stato un incidente di gara“.

Michael Schumacher: “E’ stata una corsa emozionante: la mia macchina si è dimostrata consistente ed affidabile. Per quanto riguarda l’incidente, forse Juan Pablo avrebbe potuto lasciarmi un po’ più di spazio ma ha scelto di non farlo e così ci siamo toccati: sono cose che succedono in gara. L’urto è stato leggero ma io sono stato costretto a rientrare ai box per sostituire l’ala anteriore. Riguardo il sistema delle penalità, forse si dovrebbe cercare di uniformarlo, anche se mi rendo conto che non sia facile. I 4 punti di oggi sono un buon risultato e ne sono soddisfatto!

Ecco l’ordine di arrivo

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 5 Germany Ralf Schumacher
United Kingdom Williams 01:34:12.912 56
4
10
2 6 Colombia Juan Pablo Montoya
United Kingdom Williams 01:34:52.612 56
2
6
3 1 Germany Michael Schumacher
Italy Ferrari 01:35:14.707 56
1
4
4 15 United Kingdom Jenson Button
France Renault 01:35:22.679 56
8
3
5 7 Germany Nick Heidfeld
Switzerland Sauber +1 lap 55
7
2
6 8 Brazil Felipe Massa
Switzerland Sauber +1 lap 55
14
1
7 25 United Kingdom Allan McNish
Japan Toyota +1 lap 55
19
0
8 11 Canada Jacques Villeneuve
United Kingdom BAR +1 lap 55
13
0
9 10 Japan Takuma Sato
Ireland Jordan +2 laps 54
15
0
10 17 Spain Pedro de la Rosa
United Kingdom Jaguar +2 laps 54
17
0
11 20 Germany Heinz-Harald Frentzen
United Kingdom Arrows +2 laps 54
11
0
12 24 Finland Mika Salo
Japan Toyota +3 laps 53
10
0
13 9 Italy Giancarlo Fisichella
Ireland Jordan +3 laps 53
9
0
RIT 2 Brazil Rubens Barrichello
Italy Ferrari Engine 39
3
0
RIT 23 Australia Mark Webber
Italy Minardi Electrical 34
21
0
RIT 16 United Kingdom Eddie Irvine
United Kingdom Jaguar Hydraulics 30
20
0
RIT 22 Malaysia Alex Yoong
Italy Minardi Gearbox 29
22
0
RIT 4 Finland Kimi Raikkonen
United Kingdom McLaren Engine 24
5
0
RIT 21 Brazil Enrique Bernoldi
United Kingdom Arrows Fuel 20
16
0
RIT 3 United Kingdom David Coulthard
United Kingdom McLaren Engine 15
6
0
RIT 12 France Olivier Panis
United Kingdom BAR Clutch 9
18
0
RIT 14 Italy Jarno Trulli
France Renault Overheating 9
12
0

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Silvano Lonardo

Mi occupo di Digital Strategist. Appassionato di Formula 1, Ciclismo, Pallamano e Lego. Insegnante di nuoto e due volte papà.

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