Emerson Fittipaldi: “El Rato” della classe
Emerson Fittipaldi è stato una vera e propria leggenda vivente in Brasile!
Solo Ayrton Senna, anni dopo, è riuscito ad emularne i suoi fasti…
Emerson nasce a San paolo il 12 dicembre del 1946.
Eredita la passione per i motori dal padre e si avvicina al motorsport affascinato della temerarietà delle moto.
Fino a quando suo fratello Wilson, anch’egli vittima del virus del motorsport, gli chiede di aiutarlo nelle gare in kart ed è così che, da quel giorno, scoppia l’amore per le quattro ruote.
Nel 1965 conquista il titolo di campione brasiliano nei kart e, dopo una stagione in formula vee dove si mette in luce diventando campione della categoria, si trasferisce in Inghilterra dove domina in Formula Ford.
In pista sembra uno Stewart ma con più grinta, nonostante il suo soprannome “El Rato” in gara è un vero mastino tanto da attirare le attenzioni di Chapman, patron del team Lotus.
L’approdo in Formula 1 è una tappa obbligatoria ed avviene nel 1970 a bordo di una Lotus, alla fine, la scuderia inglese era riuscita ad inserirlo in squadra come scudiero dell’austriaco Rindt, lanciato verso l’iride.
Tutto cambia a Monza, quando il pilota austriaco incorre in un incidente mortale alla curva parabolica
Emerson si trova a diventare la prima guida della Lotus!
Per nulla emozionato, il brasiliano ripaga il team della fiducia e dei gradi di capitano: va a vincere il Gran Premio degli Stati Uniti, ferma, di fatto, la rincorsa del ferrarista Ickx alla testa della classifica e…consente allo scomparso compagno di squadra di vincere il primo titolo postumo!
Il campionato 1971 lo vede tra i favoriti, ma il bilancio finale sarà di soli tre podi a causa dell’ascesa di Stewart che, casualmente, coincide con un calo prestazionale della Lotus di Fittipaldi.
I risultati deludenti portano Chapman a decidere di migliorare presentando, per la stagione 1972, la versione D.
Gli avversari sono quelli di sempre, la Tyrrel con Stewart e Cevert.
Emerson, dopo un inizio zoppicante, riesce ad aggiudicarsi cinque gare ed a conquistare, a soli 25 anni, il titolo di campione del mondo!
Convinto della bontà delle modifiche Chapman decide di lasciare invariata la monoposto del 1972 anche per la stagione successiva.
I risultati di inizio campionato sembrano dargli ragione: Fittipaldi vince le prime tre gare ed è ormai convinto che la vittoria finale sia una mera formalità.
Il destino gli sta per riservare delle sorprese…
A mettergli i bastoni tra le ruote sono Peterson, suo compagno di squadra e Stewart, tornato grande con la Tyrrel.
Il brasiliano litiga con la squadra perché pretende che il proprio team mate debba assecondarlo e proteggerlo nella sua corsa all’iride.
Chapman, forse a causa di qualche voce circolata in merito a trattative in corso da parte di Fittipaldi per abbandonare la Lotus, ignora le richieste del brasiliano col risultato di consegnare il titolo alla Tyrrel e Fittipaldi alla McLaren…
Emerson apre la stagione 1974, a bordo della nuova monoposto McLaren, con una vittoria nel suo Brasile in occasione della seconda gara del campionato e si appresta a vivere la stagione in un serrato continuo testa a testa con la Ferrari ed i suoi due piloti.
Fittipaldi riesce a conquistare in extremis il suo secondo titolo grazie ad eventi per lui fortuiti che hanno causato una serie di ritiri nella scuderia del cavallino…
Nel 1975 la McLaren nulla può contro la strapotere di Lauda e della Ferrari.
Emerson deve accontentarsi di due vittorie, le sue ultime in F1, e di conquistare il secondo posto in classifica generale.
Emerson Fittipaldi decide di portare avanti un proprio sogno e, con il supporto di suo fratello Wilson, costituisce la Copersucar, squadra tutta brasiliana che non otterrà mai risultati di rilievo.
Il declino è inevitabile, l’avventura da imprenditore non si rivela così gloriosa come quella da pilota ed è costretto a chiudere la scuderia per non essere sopraffatto dai debiti.
La fine della storia del brasiliano?
Assolutamente no!
Fittipaldi si reinventa e va a correre in Formula cart, dove vince il titolo nel 1989 e due edizioni della 500 miglia di Indianapolis!
Solo un grave incidente nel 1996 lo costringe ad appendere definitivamente il casco al chiodo.
Emerson Fittipaldi è stato un mito, ha conquistato il cuore dei brasiliani di tutto il mondo ed a tutt’oggi solo Senna è riuscito a offuscarne il ricordo, ma non il mito!