GP Belgio 1974: volata Fittipaldi Lauda, alla fine vince il brasiliano
Il 12 maggio 1974, dopo un anno a Zolder il GP del Belgio tornò sul nuovo Circuito di Nivelles; all’appello di presentarono 32 vetture, contrariamente a quanto stabilito dai regolamenti, gli organizzatori belgi, decisero di ammettere al via ben 31 monoposto invece di 25.
Tra queste la Ensign, dopo aver saltato il GP di Spagna, trovò i soldi grazie al miliardario, Teddy Yip, affidandosi al debuttante australiano, Vern Schuppan. In casa Iso-Marlboro, l’olandese Gijs Van Lennep, tra l’altro vincitore della 24 Ore di Le Mans del 1971 e della Targa Florio 1973, prese il posto di Tom Belsø.
La BRM portò in pista un nuovo motore per il francese Henri Pescarolo, mentre Depailler poté finalmente salire sulla nuova Tyrrell 007.
In questo Gran Premio ci furono altri piloti debuttanti: il gallese Tom Pryce sulla Token, mentre alla Brabham arrivò il francese Gerard Larrousse, vincitore della 12 Ore di Sebring, poi alla 1000 km del Nurburgring, alla 24 Ore di Le Mans, più altre competizioni importanti nel mondo della endurance.
Le qualifiche
La pole position, piuttosto sospetta: andò a Clay Regazzoni, grazie ad un evidente errore dei cronometristi, che regalarono al pilota svizzero della Ferrari, un secondo in meno, tuttavia, la 312 B3-74 rimaneva comunque la monoposto da battere. Secondo crono per Jody Scheckter con la nuova Tyrrell.
Seconda fila per l’altra Rossa di Niki Lauda, in condivisione con la McLaren di Emerson Fittipaldi.
Quinta e sesta piazzola, rispettivamente per Ronnie Peterson con la Lotus e Arturo Merzario sulla Iso-Marlboro.
A completare la top 10 ci pensarono Jean-Pierre Beltoise su BRM, Carlos Pace con la Surtees, James Hunt co la Hesketh e la March di Hans Stuck. Per l’eroe locale, Jacky Ickx, arrivò un deludente sedicesimo posto, mentre Carlos Reutemann di dovette accontentare di un disastroso 24° piazzamento.
La gara
Al via Clay Regazzoni e Jody Scheckter, mantennero le posizioni, arrivando appaiati alla prima curva, ma lo svizzero riuscì a non farsi sorprende, mantenendo la leadership della GP. Dietro Emerson Fittipaldi riuscì a passare Lauda, che perse anche la posizione a vantaggio di Peterson.
Al terzo giro Fittipaldi, superò Scheckter mentre Lauda, ripassò prima Peterson, poi all’ottavo giro anche la Tyrrell del sudafricano.
Le posizioni dei piloti di testa si cristallizzarono: con Regazzoni in testa davanti a Fittipaldi e Lauda, invece dietro si formò un trenino composto da Scheckter, Ronnie Peterson, Hunt, Depailler e Pace. Quest’ultimo, al giro numero numero 24, fu costretto a lasciare la posizione a Beltoise, per una foratura.
Al passaggio numero 30, Lauda, fu ostacolato da un doppiaggio, lasciando il terzo posto, nuovamente a Jody Scheckter. Passarono altri 8 giri la Ferrari numero 12, si riprese la posizione. Nel frattempo, Peterson, che al momento occupava la quinta posizione, fu costretto ad una sosta forza ai box per una forte vibrazione alla sua Lotus. Ancora un giro ed ecco il primo colpo di scena: Regazzoni, uscì di pista nel momento in cui stava effettuando un un doppiaggio su Gérard Larrousse.
Questo fece perdere molto tempo al pilota elvetico, che si ritrovò addirittura terzo, dietro al compagno di squadra e Fittipaldi, che a questo punto si ritrovò la vittoria in tasca. La furia di Regazzoni si scatenò soprattutto verso gli organizzatori, complici di avere scelto di far partire 31 piloti su una pista molto corta.
Alla tornata numero 46, arrivò il ritiro per Hunt, per un problema alla sospensione posteriore, mentre Hailwood riuscì a sbarazzarsi di Depailler conquistando la quinta posizione. Ma la gloria della McLaren del nord-irlandese durò solo un giro: Hailwood, commise un errore di guida, lasciando nuovamente a Depailler la piazza.
Davanti Fittipaldi comandava il Gran Premio, seguito da Lauda, poi Clay Regazzoni, Jody Scheckter, Patrick Depailler, Jean-Pierre Beltoise e Denny Hulme.
Arrivati a oltre la metà del GP del Belgio 1974, iniziarono tutta una serie di ritiri per problemi tecnici: Depailler per un problema all’impianto frenante, poi Peterson per una perdita d’olio, Reutemann alzò bandiera bianca, per un problema al motore. Nel frattempo la gara iniziò a diventare più frizzante, e questo grazie a Hailwood che passò prima Hulme e poi Beltoise. Nel frattempo Scheckter, sferrò il suo attacco su Regazzoni, ma colpì la Token di Tom Pryce, mandandola in testacoda. Il sudafricano riuscì a riprendere la gara continuare, mentre il gallese fu costretto al ritiro.
Negli ultimi giri Mike Hailwood si ritrovò, a corto di benzina e, costretto a rallentare, venne scavalcato da Beltoise e Hulme. Negli ultimi chilometri Lauda tentò di passare Fittipaldi, che vinse davanti all’austriaco per soli 3 decimi.
Anche Regazzoni si trovò senza carburante, terminando la gara, alle spalle di Scheckter. Completarono la zone dei punti Jean-Pierre Beltoise e Denny Hulme.
L’ordine di arrivo del GP del Belgio 1974
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 5 | Emerson Fittipaldi |
McLaren | 01:44:20.570 | 85 |
4 |
9 |
2 | 12 | Niki Lauda |
Ferrari | 01:44:20.920 | 85 |
3 |
6 |
3 | 3 | Jody Scheckter |
Tyrrell | 01:45:06.180 | 85 |
2 |
4 |
4 | 11 | Clay Regazzoni |
Ferrari | 01:45:12.590 | 85 |
1 |
3 |
5 | 14 | Jean-Pierre Beltoise |
BRM | 01:45:28.620 | 85 |
7 |
2 |
6 | 6 | Denny Hulme |
McLaren | 01:45:31.110 | 85 |
12 |
1 |
7 | 33 | Mike Hailwood |
McLaren | +1 lap | 84 |
13 |
0 |
8 | 26 | Graham Hill |
Lola | +2 laps | 83 |
29 |
0 |
9 | 10 | Vittorio Brambilla |
March | +2 laps | 83 |
31 |
0 |
10 | 41 | Tim Schenken |
Trojan | +2 laps | 83 |
23 |
0 |
11 | 28 | John Watson |
Brabham | +2 laps | 83 |
19 |
0 |
12 | 27 | Guy Edwards |
Lola | +3 laps | 82 |
21 |
0 |
13 | 17 | Jean-Pierre Jarier |
Shadow | +3 laps | 82 |
17 |
0 |
14 | 21 | Gijs Van Lennep |
Iso Marlboro | +3 laps | 82 |
30 |
0 |
15 | 22 | Vern Schuppan |
Ensign | +3 laps | 82 |
14 |
0 |
16 | 37 | François Migault |
BRM | +3 laps | 82 |
25 |
0 |
17 | 34 | Teddy Pilette |
Brabham | +4 laps | 81 |
27 |
0 |
18 | 16 | Brian Redman |
Shadow | engine | 80 |
18 |
0 |
RIT | 2 | Jacky Ickx |
Lotus | Overheating | 72 |
16 |
0 |
RIT | 42 | Tom Pryce |
Token | Collision | 66 |
20 |
0 |
RIT | 7 | Carlos Reutemann |
Brabham | Engine | 62 |
24 |
0 |
RIT | 1 | Ronnie Peterson |
Lotus | Fuel Leak | 56 |
5 |
0 |
RIT | 4 | Patrick Depailler |
Tyrrell | Brakes | 53 |
28 |
0 |
RIT | 19 | Jochen Mass |
Surtees | Suspension | 53 |
26 |
0 |
RIT | 43 | Gérard Larrousse |
Brabham | Tyre | 53 |
11 |
0 |
RIT | 18 | Carlos Pace |
Surtees | Handling | 50 |
8 |
0 |
RIT | 8 | Rikky von Opel |
Brabham | Engine | 49 |
22 |
0 |
RIT | 24 | James Hunt |
Hesketh | Accident | 45 |
9 |
0 |
RIT | 20 | Arturo Merzario |
Iso Marlboro | Transmission | 29 |
6 |
0 |
RIT | 15 | Henri Pescarolo |
BRM | Collision | 12 |
15 |
0 |
DNQ | 44 | Leo Kinnunen |
Surtees | No Time | 0 |
0 |