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BiografieOn this day

Esteban Ocon sogni di una mezza giornata di gloria

Alfiere Renault, come lui, tanti altri piloti che hanno fatto la storia. Il giovane alfiere Renault ha avuto il privilegio di tornare a correre in F1 dopo un anno sabbatico. Ad oggi ha la responsabilità di non far rimpiangere l’esperto Hulkenberg che ha ceduto il suo posto.

Classe 1996, Esteban Ocon è uno dei privilegiati della F1 in un’epoca dove viene evidenziato il talento del portafoglio invece che del pilota. Nel suo caso però la regola fa un’eccezione. Il biennio 2017-2018 in Force India, aveva portato alla luce aspetti tecnici nascosti che il giovane francese ha saputo mettere in risalto. Ma ciò non è bastato per progredire nella carriera. Dal diverbio con Verstappen in Brasile al non avere un volante per la stagione 2019. Dopo aver dedicato un intero anno al simulatore come collaudatore, Renault decide di dargli una chance per rivivere, forse, i tempi gloriosi di una F1 che non esiste più. Facciamo un tuffo nel passato e scopriamo la carriera di questo ambizioso pilota.

Gli inizi di una carriera promettente

Siamo nel 2006, anno storico per la Renault che conquista il mondiale con Alonso a discapito di Schumacher e della Ferrari. Per Ocon invece è il primo anno sulle quattro ruote. Un pò come per tutti – o quasi – il primo anno si assaggia l’asfalto ed il francese nella sua categoria concluderà la stagione all’ottavo posto. Non sarà così l’anno successivo che si rifarà vincendo la categoria. Continua la striscia positiva anche nel 2008 vincendo il campionato Cadetti, vincendo la categoria KF3 e finendo secondo nel WSK Euro Series.

Esteban Ocon debutta nel 2012 all’Eurocup Formula Renault 2.0 con la Koiranen Motorsport. Finirà quattordicesimo conquistando per quattro volte punti importanti per la sua carriera, un podio al Paul Ricard e due podi in Formula Renault 2.0 Alps sempre con Koiranen al Red Bull Ring. L’anno successivo debutta con ART Junior Team. In questa categoria conquistò tre podi e una vittoria a Le Castellet, la classifica generale lo vedrà al terzo posto assoluto. L’anno successivo continua la collaborazione con il team Prema e disputerà il campionato F3 europa. Ocon mette in risalto le sue qualità  e alla prima gara a Silverstone conquista la vetta della classifica vincendo poi il campionato. Lo stesso anno apparirà in Formula Reanult 3.5 Series in Ungheria e al Paul Ricard. Il denaro ormai è diventato più importante del piede destro e Ocon è una delle tante vittime. Per poter approdare in GP2 serve un budget con una quota minima da rispettare. La dea bendata illumina il francese offrendogli la possibilità: Il vincitore del campionato F3 europa avrà da Pirelli una borsa di studio. Grazie al team ART Grand Prix, Esteban Ocon vinse il campionato dopo una lotta serrata con Luca Ghiotto che conquistò 14 podi ma una sola vittoria, Ocon trionfa e porta a casa la borsa.

Un sogno stellato chiamato Mercedes

Per un pilota che sogna la F1, il DTM è una buona scuola per farsi le ossa. Tra sportellate e gestione della vettura, il piede destro deve diventare il piede di una ballerina oppure uno schiacciasassi. Per Esteban Ocon arriva la chiamata Mercedes. Un team importante in F1 dove domina in lungo e in largo con LH44. Per il francese però non è la stessa cosa; eccitato dalla chiamata spera di far bene per mettersi in mostra ma si ritrova con tante delusioni e pochi punti guadagnati.

Per quanto l’esperienza in DTM con Mercedes non fu brillante, la casa stellata decise di scrivere il suo nome nella lista della sua academy per portarlo in F1. Nel 2016 arriva la chiamata tanto attesa: Per lui c’è un posto in Manor. Un buon posto per far gavetta.

La costanza e determinazione del francese fanno ben sperare per un futuro in un top team ma tra ritiri e piazzamenti giù dal podio i manager preferiscono non rischiare.

Il pasticcio a Interlagos

Estenan Ocon coinvolto in un incidente con il leader della corsa Verstappen, inevitabilmente favorisce LH44!  Tra i due non scorre buon sangue e, dopo la gara, ci fu una discussione molto accesa – tipico atteggiamento da parte dell’olandese volante della Red Bull – stemprata dai membri della FIA. Per fortuna di Esteban Ocon il tutto si è concluso molto in fretta; le On Board camera dimostrano che si stava sdoppiando e un’incomprensione ha causato l’incidente.

© Renault

Dopo aver assaggiato per un attimo la Mercedes, al fianco di Lewis Hamilton, viene scaricato per il boscaiolo gentile Bottas e trova un posto in Renault. Insomma una carriera che non brilla come dovrebbe, al momento nessun podio, miglior piazzamento in gara un quinto posto, in classifica ottavo con 87 punti. 

Per molti la F1 è un sogno, un traguardo di vita raggiunto dopo tanti sacrifici. Per Esteban Ocon non è diverso. Ma cosa manca davvero al francese per meritarsi un team vincente? Di certo un piede più pesante e maggior costanza e cercare di agguantare un podio che al momento è utopia.

 

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Andrea Ranucci

“La storia è straordinariamente ricca di dolci” Fotografo amatoriale, appassionato di motori e sport invernali. Nel tempo libero racconto la storia della F1; Da Nuvolari ad Ascari, passando per Gilles, De Cesaris, Alboreto. Il mio motto è: “Non ci sono problemi solo soluzioni”.

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