Dopo il recente GP d’Ungheria, la Ferrari riesce a riscattare il pessimo GP d’Inghilterra con una prestazione in gara incoraggiante, non tanto in qualifica dove Leclerc non è riuscito a essere incisivo, e dopo Monaco gli capita spesso. Sainz, il pilota ripudiato, è riuscito a conquistare un buon quarto posto seppur distantissimo dalla pole position.
In gara, una volta montate le Hard, la SF24 è stata, con Leclerc, forse a suo agio senza il compagno davanti, la monoposto più veloce in pista. Poi, dopo l’ultima sosta, la Rossa ha palesato i soliti problemi con le gomme obbligando i tecnici al muretto a cercare di capire il motivo di queste prestazioni così altalenanti.
Mentre la squadra si trasferisce in Belgio, a Maranello la Ferrari si sta concentrando col simulatore per confermare se usare o meno il nuovo fondo utilizzato in Ungheria, che a sprazzi sembra aver dato alla squadra le risposte cercate. Spa è un tracciato decisamente diverso da quello ungherese, è molto veloce e caratterizzato da curvoni veloci che potrebbero mettere in crisi la Ferrari.
Vasseur, neo direttore tecnico dopo la defezione di Cardile, è deciso a confermare il nuovo fondo perché l’unico modo per capire i problemi è studiarli e risolverli sul campo quando si manifestano.
Spa è un crocevia importante per la Ferrari perché al ritorno dalla pausa estiva, dopo Zandvoort, c’è il GP d’Italia e a Monza la Ferrari non può disputare una prova anonima e soprattutto non può rischiare di dare a Hamilton una monoposto rossa col fiatone.