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Stiamo per toccare il fondo?

Dopo il recente GP d’Ungheria, la Ferrari riesce a riscattare il pessimo GP d’Inghilterra con una prestazione in gara incoraggiante, non tanto in qualifica dove Leclerc non è riuscito a essere incisivo, e dopo Monaco gli capita spesso. Sainz, il pilota ripudiato, è riuscito a conquistare un buon quarto posto seppur distantissimo dalla pole position.

In gara, una volta montate le Hard, la SF24 è stata, con Leclerc, forse a suo agio senza il compagno davanti, la monoposto più veloce in pista. Poi, dopo l’ultima sosta, la Rossa ha palesato i soliti problemi con le gomme obbligando i tecnici al muretto a cercare di capire il motivo di queste prestazioni così altalenanti.

gp ungheria 2024 ferrari charles leclerc
© Ferrari Press Area

Mentre la squadra si trasferisce in Belgio, a Maranello la Ferrari si sta concentrando col simulatore per confermare se usare o meno il nuovo fondo utilizzato in Ungheria, che a sprazzi sembra aver dato alla squadra le risposte cercate. Spa è un tracciato decisamente diverso da quello ungherese, è molto veloce e caratterizzato da curvoni veloci che potrebbero mettere in crisi la Ferrari.

Vasseur, neo direttore tecnico dopo la defezione di Cardile, è deciso a confermare il nuovo fondo perché l’unico modo per capire i problemi è studiarli e risolverli sul campo quando si manifestano.

gp ungheria 2024 Frédéric Vasseur
© Ferrari Press Area

Spa è un crocevia importante per la Ferrari perché al ritorno dalla pausa estiva, dopo Zandvoort, c’è il GP d’Italia e a Monza la Ferrari non può disputare una prova anonima e soprattutto non può rischiare di dare a Hamilton una monoposto rossa col fiatone.

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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