Fiamma ardente
Quando nel 2015 se ne è andata, Fiamma Breschi, lo ha fatto silenziosamente, quasi in punta di piedi, con la classe e l’eleganza che ne hanno accompagnato e caratterizzato l’intera esistenza.
Fiamma si innamorò perdutamente di un grande pilota, Luigi Musso.
Questo amore le fece assumere, assai impropriamente il ruolo di amante, perché Luigi, anch’esso innamoratissimo, era già sposato…
In realtà, il matrimonio di Luigi era scricchiolante ed il pilota era già separata da tre anni, ma per quell’epoca la relazione tra i due fece molto scalpore.
Fiamma non ha esitato ad andare contro le convenzioni, consapevole di vivere una grande ed unica storia d’amore. Ciò ha fatto sì che, ben presto, tutti l’accettassero e la considerassero a tutti gli effetti la “moglie” del pilota italiano.
Il rapporto tra Fiamma e Luigi fu molto intenso ed importante: i due erano rapidamente diventati indispensabili l’una all’altro.
La donna, bellissima, fu per il pilota preziosa consigliera, forte della sua intelligenza e sensibilità riusciva a comprendere l’animo del “suo pilota” meglio di chiunque altro.
Musso, entrato nella scuderia del cavallino, ambiva ad essere il pilota di punta della Ferrari.
Il Drake, da grande conoscitore di uomini qual era lo capì e, come di consueto, per ottenere il meglio dai suoi piloti lo mise in competizione, in special modo con Hawthorne.
Fu così che il bel pilota italiano in Francia, a Reims per l’esattezza in quel caldo luglio del 1958, voleva vincere e sancire definitivamente la sua superiorità.
Abile al gioco decise di scommettere su stesso e, contro i pareri di tutti, in gara tentò l’azzardo più grande: rimanere in pieno in curva!
La sorte gli fu avversa, il vento spostò la macchina che uscì rovinosamente di pista portandosi via il pilota e Luigi, il grande amore di Fiamma.
Da quel momento la donna piomba in un isolamento sentimentale che, invece di indebolirla, la fortifica nel ricordo dell’amato scomparso.
Fiamma, prova conforto nel frequentare ancora il mondo delle corse, come se in questo modo sentisse vicino a sé Luigi ed il loro amore.
Ferrari non poteva non accorgersi di questa bellezza italiana
Fu così che colpito anche dall’intelligenza della donna e dai suoi modi di fare decise di corteggiarla, ricoprendola di attenzioni, con i modi da seduttore che lo caratterizzavano.
Il Drake era noto per essere un “mago” con le donne!
Ad essere sedotto, in realtà, fu Enzo che si trovò talmente coinvolto da Fiamma da chiederle più volte di sposarla! Addirittura, fece stillare dal suo avvocato un contratto prematrimoniale che prevedeva condizioni assai vantaggiose per la donna.
Fiamma Breschi provava un grande affetto per il Drake, ma non corrispose mai il suo sentimento: il suo cuore era sempre del “suo pilota”! Nessuno avrebbe potuto sostituire Luigi, neanche il re dei motori.
Sposando Ferrari sarebbe diventata una donna molto ricca e potente, ma non era questo l’obiettivo di Fiamma Breschi.
La donna voleva solo ed esclusivamente far parte del mondo dei motori, mondo che da sempre la affascinava e che per tutta la sua vita fu per lei foriero di gioie e dolori.
Fu così che diventò una fedele consigliera di Ferrari, passando da collaudatrice a sua rappresentante sui campi di gara e ad emissaria con i piloti che il Vecchio avrebbe voluto portare a Maranello.
L’Ingegnere si fidava ciecamente del fiuto di Fiamma e della sua capacità di riconoscere il talento dei piloti.
Arrivò a contattare anche Niki Lauda nel 1982 per un clamoroso ritorno al volante di una Ferrari e Senna nel 1984. In entrambi i casi sarebbe riuscita nell’intento se non fossero subentrati effetti fuori dal suo controllo: soldi ed ingerenze…
Quando il Vecchio morì lei rimase testimone di un Ferrari diverso da come aveva voluto farsi conoscere: un uomo sensibile, in grado di commuoversi e di far scendere, senza vergogna, una lacrima sulla guancia…
Fiamma ha conosciuto Enzo…senza lo schermo dei grandi occhiali scuri che ne nascondevano l’anima…