Finali Mondiali Ferrari 2018: una domenica in rosso
Non è iniziato nel migliore dei modi il week-end brianzolo, con la pioggia che non ha dato tregua, ma si sapeva che domenica 4 novembre, ci sarebbe stata una situazione meteo favorevole. Ed è stato così!
Il cielo grigio non fermato gli oltre 30.000 appassionati, che con ogni mezzo hanno raggiunto l’Autodromo Nazionale di Monza.
Pur abitando a circa 50km dal tracciato, abbiamo deciso di partire prestissimo. Si arriva a Monza con tranquillità e tutto comincia a prendere forma. L’aria frizzante dopo un sabato piovoso e il rumore dei primi motori delle Ferrari 488 che già comincia a sentirsi.
Un giro nella parte degli stand ad ammirare 3 bolidi lucidi per poi andare nel paddock. Due vasche e subito incontri una delle leggende della Formula 1 degli anni 80, foto ed autografo di rito con il pilota francese René Arnoux; grande emozione davanti ad un pilota considerato tra le figure più celebri del circus. A dire il vero sembrava più emozionato lui, davanti a tante persone così entusiaste di farsi un selfie.
Dieci minuti ed arriva Ivan Capelli, sempre molto cordiale ed anche li scatta il selfie con autografo prima di spostarci in tribuna centrale per assistere alla finale della Coppa Shell. Una pausa mentre sfrecciano le Ferrari del programma XX, per poi fare un giro nella parte dedicata alle auto storiche Ferrari.
Tra queste tante vetture , che hanno reso celebre il Cavallino, dalla rarissima 166 INTER del 1948 alle monoposto di Michael Schumacher, Niki Lauda, Gilles Villeneuve, ma non solo…
Si ritorna in pista per assistere alle ultime combattute finali mondiali dei Trofei Pirelli in attesa del Ferrari show che ha visto la presenza del CEO, Louis Camilleri, Maurizio Arrivabene ed Enrico Galliera che hanno premiato i nuovi campioni del mondo del Ferrari Challenge. Inizia lo show con in pista le quattro F60 guidate da Marc Gené, Giancarlo Fisichella, Andrea Bertolini e Davide Rigon che hanno dato vita ad una emozionante parata con burnout finale.
Lo spettacolo continua con le 488 GTE, le 488 GT3, le monoposto F1 Clienti e le auto dei Programmi XX oltre ai membri dei Ferrari Owners Club e le nuovissime Monza SP1 ed SP2.
Pubblico in delirio appena Maurizio Arrivabene prende il microfono salutando tutti con la promessa che la Ferrari farà di tutto per vincere il mondiale costruttori, titolo importantissimo per la rossa.
Ormai la giornata sembrava finita, ci si avvia all’uscita ed ecco arrivare Alberto Antonini responsabile dell’ufficio stampa Ferrari. Forse nessuno l’ha riconosciuto, visto che era in borghese, ma la sua simpatia ci ha veramente colpito. Un filo di umiltà con la frase: “Io non sono nessuno!” mi ha fatto sorridere, un personaggio che alla fine ha scritto di Formula 1 per tantissimi anni, raccontando su Autosprint le storie più belle e anche quelle meno, che hanno reso famoso questo sport in Italia.
Passano 10 minuti ed arriva dietro l’angolo Marc Genè, selfie ed autografo di rito con domanda a bruciapelo su una previsione per domenica. “E’ un tracciato favorevole alla Ferrari, possiamo farcela!”
Marc e se dovesse piovere? Corna scaramantiche da parte di Genè per finire la giornata a fare due chiacchere con il terzo pilota Ferrari.