La formula consumo premia Prost al GP di San Marino 1986

27 aprile 1986, sul circuito di Imola si disputa il terzo appuntamento del campionato 1986. I tifosi si erano lasciati prima con una vittoria al fotofinish del brasiliano Ayrton Senna su Mansell sul circuito di Jerez. Il pilota Lotus comandava la classifica, seguito a ruota da Piquet e Mansell.
Il pubblico italiano, sempre caloroso e rigorosamente sold-out per l’appuntamento, si affida a Michele Alboreto per regalare un podio tanto difficile quanto atteso.
Nelle qualifiche Senna ottiene il miglior tempo, seguito dal connazionale Piquet e da Mansell. Seguono Alain Prost e Michele Alboreto. Rosberg, Johansson, Arnoux, Gerhard Berger e Fabi chiudono poi il gruppo dei primi dieci.
Al termine delle prove del sabato Piquet si dichiara molto soddisfatto della sua vettura e afferma di avere ottime probabilità di vincere la gara, mentre Senna non si espone, evidenziando anzi alcuni problemi da lui rilevati durante le qualifiche.
La gara
Alboreto azzecca una ottima partenza, ma viene chiuso davanti. Invece Senna rimane al comando per pochi metri: Piquet lo infila alla Piratella e si porta al comando. Nella parte centrale del gruppone, Nannini viene spinto verso l’esterno e toccato da Laffite: chi ne esce peggio purtroppo è il toscano con una sospensione anteriore acciaccata, e per lui la gara è finita in meno di un giro.
Al primo passaggio Piquet è nettamente davanti a tutti, seguito da Senna, poi le due McLaren di Prost e Rosberg: al terzo giro attaccano Senna, prima Prost alla staccata della Tosa, e poi Rosberg subito dopo, approfittando di un attimo di sbandamento del brasiliano, e si mettono in caccia di Piquet. Tra i protagonisti fermo subito anche Mansell, per un problema elettronico di centralina.
Tra il decimo e l’undicesimo giro molla improvvisamente Senna, ed entra ai box. La diagnosi è facile, il cedimento di un cuscinetto. «E’ incredibile», dirà il progettista Ducarouge, «un guaio mai avuto. Potrebbe trattarsi di una partita sbagliata. Ma è strano, li avevamo appena cambiati…». Dopo 11 giri cominciano i cambi gomme: il primo è Arnoux, e due giri dopo il compagno Laffite, che si ritirerà dopo qualche tornata.
Al 17esimo passaggio Rosberg, che aveva passato il compagno Prost, forza i tempi e segna il giro più veloce. Piquet al resta al comando seguito da Rosberg, poi Alboreto, le due Benetton di Fabi e Berger, Johansson, Patrese, Arnoux, Boutsen, Surer e De Angelis, che improvvisamente deve abbandonare, alla variante bassa, per il cedimento del motore.

Le due McLaren sono ormai alle calcagna di Piquet, i meccanici si preparano per il cambio gomme: lo effetuano 29esimo passaggio, mentre i due della McLaren si danno battaglia, sfiorandosi alla Piratella. Al 30esimo passaggio, a metà gara, è la volta di Prost ad infilarsi ai box. I suoi meccanici sono velocissimi, mentre Rosberg rimane al comando. Il finlandese entrerà ai box due giri dopo, e per un gallettone difettoso impiegherà 15 secondi per avere le nuove gomme. Al comando Prost, con gomme fresche, forza il ritmo.
A due terzi di gara poche le emozioni e i sorpassi: al comando Prost seguito a distanza da Rosberg, poi Piquet e Alboreto, più staccati Arnoux e Patrese. Gli altri hanno almeno un giro. Dopo 43 giri Alboreto si fa sotto a Piquet, approfittando anche di un problema di frizione del brasiliano. Il pubblico si agita un poco, i bandieroni sventolano. C’è la possibilità di salire sul podio, ma Michele, invece di guadagnare su Piquet, comincia a perdere terreno.
Dopo 51 giri viene doppiato anche Patrese: ora sono solo in quattro a giri pieni. Berger intanto insidia Johansson: lo attacca prima alla Tosa, lo segue come un’ombra alle Minerali, e nella salita che porta alla variante alta, lo fulmina all’esterno. Vana è la reazione del ferrarista, che non ce la farà più a riprenderlo.
A cinque giri dalla fine Piquet spinge al massimo, e proprio nel corso del 57esimo passaggio fa il giro veloce. Dopo 2 tornate entra ai box Alboreto. Breve consulto, tutti i meccanici sono sulla macchina. La prima ipotesi è che sia ultimata la benzina, alla fine si tratterà della turbina.
I colpi di scena non sono finiti, sembra la gara dell’anno prima. Rosberg comincia a serpeggiare, cercando di sfruttare l’ultima stilla di carburante, a due giri dalla fine. Ma la salita della Tosa è impietosa e il finlandese si sfila dall’abitacolo. Il francese, a fine gara, dirà:
Quando ho visto nel retrovisore la McLaren di Rosberg sono rimasto calmo. La mia andava benissimo, e Keke mi arrivava alle spalle con 10 km all’ora di velocità in più. Ho capito che aveva aumentato al massimo la pressione del turbo. L’ho lasciato passare e, allora, ho visto che le sue gomme posteriori erano tremendamente consumate. Sapevo inoltre che rischiava di rimanere senza benzina, perchè ne stava bruciando davvero troppa. Così è stato, e ho vinto io.
Le emozioni non sono finite qui. Patrese, che assaporava già la gioia del podio, deve fermarsi anche lui a secco di carburante. E tutti gli occhi ora sono sul leader, Prost: ce la farà? Anche lui, alla variante bassa, comincia ad andare a zig-zag, ma riesce a vincere e si ferma dopo 100 metri, all’uscita dei box.
Berger che lo segue, quando vede la bandiera a scacchi, invece di superarlo saggiamente rallenta, e finisce classificato terzo, a un giro. Quarto è Johansson, al rallenty, poi vengono classificati, anche se non arrivano Rosberg e Patrese.
In classifica Alain (13 punti) recupera su Senna e Piquet, a quota 15. Nel costruttori la Williams resta in testa con 21 punti, con la McLaren (18) che sorpassa la Lotus, ferma a 15.

L’ordine d’arrivo del GP di San Marino 1986
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | ![]() |
![]() |
01:32:28.408 | 60 |
4 |
9 |
2 | 6 | ![]() |
![]() |
01:32:36.053 | 60 |
2 |
6 |
3 | 20 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 59 |
9 |
4 |
4 | 28 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 59 |
7 |
3 |
5 | 2 | ![]() |
![]() |
Out of Fuel | 58 |
6 |
2 |
6 | 7 | ![]() |
![]() |
Out of Fuel | 58 |
16 |
1 |
7 | 18 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 58 |
12 |
0 |
8 | 3 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 58 |
13 |
0 |
9 | 17 | ![]() |
![]() |
+3 laps | 57 |
15 |
0 |
10 | 27 | ![]() |
![]() |
Turbo | 56 |
5 |
0 |
RIT | 21 | ![]() |
![]() |
Out of Fuel | 52 |
26 |
0 |
RIT | 25 | ![]() |
![]() |
Wheel | 46 |
8 |
0 |
RIT | 4 | ![]() |
![]() |
Transmission | 41 |
22 |
0 |
RIT | 19 | ![]() |
![]() |
Engine | 39 |
10 |
0 |
RIT | 14 | ![]() |
![]() |
Brakes | 38 |
20 |
0 |
RIT | 22 | ![]() |
![]() |
Electrical | 31 |
25 |
0 |
RIT | 15 | ![]() |
![]() |
Overheating | 28 |
21 |
0 |
RIT | 23 | ![]() |
![]() |
Engine | 20 |
23 |
0 |
RIT | 8 | ![]() |
![]() |
Engine | 19 |
19 |
0 |
RIT | 26 | ![]() |
![]() |
Transmission | 14 |
14 |
0 |
RIT | 12 | ![]() |
![]() |
Wheel Bearing | 11 |
1 |
0 |
RIT | 5 | ![]() |
![]() |
Engine | 8 |
3 |
0 |
RIT | 11 | ![]() |
![]() |
Wheel Bearing | 8 |
17 |
0 |
RIT | 29 | ![]() |
![]() |
Turbo | 7 |
24 |
0 |
RIT | 16 | ![]() |
![]() |
Engine | 5 |
11 |
0 |
RIT | 24 | ![]() |
![]() |
Accident | 0 |
18 |
0 |