Francia ’81: Prost, prima vittoria tra le polemiche
La corsa viene divisa in due manche per la pioggia, facendo infuriare Piquet. Con Alain la Renault spezza un digiuno di due anni
“Alain Prost, ventisei anni e mezzo, figlio di un mobiliere di Saint Chamond, sposato, ieri alla sua prima vittoria in Formula 1, a Digione, sul circuito di Prenos aveva sempre vinto, nelle battaglie di formule minori” questo il ritratto del francese della Renault tracciato da Ercole Colombo, il lunedì mattina, sulle pagine sportive de “La stampa”. È il grande giorno di Alain Prost, l’appuntamento con il primo successo in carriera. Ma scordatevi i numeri da precocità della Formula 1 attuale: la sua prima vittoria, Alain la coglie all’età di 26 anni. Sarebbe considerata tardiva al giorno d’oggi, per l’epoca era già tanto.
Ad addolcire il successo c’è l’atmosfera di casa, sul breve e tortuoso tracciato di Digione, in un fine settimana tinto di giallo-nero Renaut. Per la casa della Losanga viene meno l’astinenza da vittoria che durava da due anni, ossia proprio da quel magico GP, sempre a Digione, del 1979. Finito negli annali solo per l’epico duello Villeneuve-Arnoux, che offuscò un dato statistico rilevante: non solo la prima vittoria Renault, con Jean Pierre Jabouille, ma pure la prima di un motore turbo.
BEFFA PIQUET
Ebbene, per ripetersi la casa francese dovrà attendere sempre Digione, in data 5 luglio 1981, dove il successo arriva con un altro pilota transalpino. Eppure non è tutto oro quel che luccica, perché più di qualcuno maligna alcuni favoritismi, da parte della Direzione Corsa, verso l’accoppiata Prost-Renault. Vittima è la Brabham di Nelson Piquet che, scattato dalla quarta posizione, aveva monopolizzato il Gran Premio fino al 59° passaggio sugli 80 previsti.
Proprio in quei momenti, ecco che arriva l’acquazzone al GP di Francia ’81. Sarebbe bastato far durare la corsa un giro in più e, con 60 tornate completate (pari al 75% della distanza di gara), la classifica sarebbe stata definitiva. E avrebbe premiato Piquet. Invece al 59° passaggio la Direzione ferma la corsa, per attendere che la pioggia finisca. Posizioni congelate, dunque, e riavvio di una mini-gara da 22 giri per decretare il vincitore, con somma di tempi delle due “manche”. Tutto da rifare per Piquet, che nella seconda corsa perde mordente e finisce beffato, oltre che da Prost, pure da John Watson su McLaren.
“Rapina regolamentare”, come la definisce la stampa italiana? La pensa di certo così Piquet, che sul podio getta champagne su Jean Marie Balestre, all’epoca presidente della Federazione Internazionale, in modo polemico. E davanti ai microfoni va giù di brutto: “Mi hanno rubato la vittoria. Se ci fosse stato in testa un francese, avrebbero atteso altri due giri, in modo da avere la classifica definitiva senza dover organizzare un nuovo start. Purtroppo, nella seconda manche avevo solo gomme da gara, mentre le Renault hanno utilizzato quelle da tempo, che per 22 giri erano molto più performanti”.
GONGOLA PROST
Più analitico Prost, che mette in luce qualche defaillance del rivale brasiliano: “Diciamo che nella prima manche Piquet ha spinto come un matto: non poteva sperare di conservare le gomme, guidando così. E nella seconda partenza, il suo motore aspirato poteva aiutarlo nello scatto iniziale. Invece il mio motore turbo poteva darmi delle difficoltà. Ce la siamo giocata e io mi sono trovato nelle condizioni di vincere”.
E la Ferrari? Didier Pironi chiude quinto il GP di Francia ’81: di più non si poteva sperare. Tra sovrasterzo e qualche intoppo del motore in fase di accelerazione, il francese salva la baracca. Poteva fare lo stesso Gilles Villeneuve, e invece un blocco del distributore della benzina gli preclude ogni possibilità di centrare il terzo successo stagionale, dopo i “miracoli” di Montecarlo e Jarama.
BRIVIDO GILLES
A proposito del canadese, c’è un altro fatto interessante da segnalare, ossia il botto del sabato. Nella giornata delle qualifiche (dominata pure quella dalle Renault, ma con Arnoux, poi quarto in gara), Gilles sbatte a 230 km/h. Con sé porta un apparecchio per rilevare la frequenza cardiaca, voluto dal dottor Jean Paul Richalet. Che si dirà sbalordito dai valori delle rilevazioni.
Al momento dell’impatto, il cuore del canadese dovrebbe schizzare attorno ai 200 battiti al minuto per lo spavento. Invece si mantiene a 170. Un battito notevole, certo, ma non così tanto se rapportato alla mostruosità dell’evento, ossia l’uscita di pista ad alta velocità. Per fare un paragone, il cuore di Pironi, durante un sorpasso nel GP di Montecarlo dello stesso anno, era arrivato ben oltre: 207 battiti al minuto… Eloquente il commento di Gian Carlo Ormezzano su “La stampa”: “Villeneuve è un freddo, o un incosciente, oppure un bradicardico. Oppure tutte e tre le cose insieme”.
L’ordine di arrivo del GP di Francia 81
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 15 | Alain Prost |
Renault | 01:35:48.130 | 80 |
3 |
9 |
2 | 7 | John Watson |
McLaren | 01:35:50.420 | 80 |
2 |
6 |
3 | 5 | Nelson Piquet |
Brabham | 01:36:12.350 | 80 |
4 |
4 |
4 | 16 | René Arnoux |
Renault | 01:36:30.430 | 80 |
1 |
3 |
5 | 28 | Didier Pironi |
Ferrari | +1 lap | 79 |
14 |
2 |
6 | 11 | Elio de Angelis |
Lotus | +1 lap | 79 |
8 |
1 |
7 | 12 | Nigel Mansell |
Lotus | +1 lap | 79 |
13 |
0 |
8 | 22 | Mario Andretti |
Alfa Romeo | +1 lap | 79 |
10 |
0 |
9 | 6 | Hector Rebaque |
Brabham | +2 laps | 78 |
15 |
0 |
10 | 2 | Carlos Reutemann |
Williams | +2 laps | 78 |
7 |
0 |
11 | 8 | Andrea de Cesaris |
McLaren | +2 laps | 78 |
5 |
0 |
12 | 33 | Marc Surer |
Theodore | +2 laps | 78 |
21 |
0 |
13 | 3 | Eddie Cheever |
Tyrrell | +3 laps | 77 |
19 |
0 |
14 | 29 | Riccardo Patrese |
Arrows | +3 laps | 77 |
18 |
0 |
15 | 23 | Bruno Giacomelli |
Alfa Romeo | +3 laps | 77 |
12 |
0 |
16 | 4 | Michele Alboreto |
Tyrrell | +3 laps | 77 |
23 |
0 |
17 | 1 | Alan Jones |
Williams | collision | 76 |
9 |
0 |
RIT | 26 | Jacques Laffite |
Ligier | Suspension | 57 |
6 |
0 |
RIT | 17 | Derek Daly |
March | Engine | 55 |
20 |
0 |
RIT | 27 | Gilles Villeneuve |
Ferrari | Electrical | 41 |
11 |
0 |
RIT | 25 | Patrick Tambay |
Ligier | Wheel Bearing | 30 |
16 |
0 |
RIT | 20 | Keke Rosberg |
Fittipaldi | Suspension | 11 |
17 |
0 |
RIT | 14 | Eliseo Salazar |
Ensign | Suspension | 6 |
22 |
0 |
DNS | 21 | Chico Serra |
Fittipaldi | Non starter | 0 |
24 |
0 |
DNQ | 30 | Siegfried Stohr |
Arrows | No Time | 0 |
0 |
|
DNQ | 35 | Brian Henton |
Toleman | No Time | 0 |
0 |
|
DNQ | 9 | Slim Borgudd |
ATS | No Time | 0 |
0 |
|
DNQ | 31 | Beppe Gabbiani |
Osella | No Time | 0 |
0 |
|
DNQ | 36 | Derek Warwick |
Toleman | No Time | 0 |
0 |