Giappone 1992: Italia che ride Italia che piange
Il GP del Giappone 1992 sarà ricordato per la decisione della Scuderia Ferrari, di licenziare Ivan Capelli.
Ivan era arrivato a Maranello con grandi aspettative, l’assunzione alla Ferrari doveva rappresentare la sua consacrazione all’interno dell’élite dei piloti di prima classe…
In realtà, si ritrovò tra le mani una macchina aerodinamicamente instabile ed afflitta da un grave problema di lubrificazione che ne limitava le prestazioni.
L’ambiente all’interno della squadra si era fatto pesante e ne risentirono le performance del milanese che, a differenza di Alesi, suo compagno di squadra, non riusciva ad auto motivarsi.
In Giappone sulla rossa numero 28, monoposto sperimentale con sospensioni attive, la Ferrari decide di schierare Larini, un collaudatore dotato di una particolare sensibilità.
Le prime prove dimostrano che la rossa sembra avere delle potenzialità: larini riesce ad ottenere dei tempi migliori rispetto ad Alesi, indispettendolo non poco.
Le Williams ottengono i migliori tempi assoluti, seguite da un coriaceo Senna, unico a contenere ad un secondo il distacco dalle macchine di Grove.
Tutti gli altri si perdono in distacchi abissali, tali da fare apparire le loro monoposto come di una categoria inferiore.
La pioggia del sabato rende inutili i tentativi di migliorare i tempi.
Per la griglia di partenza saranno considerati validi i crono ottenuti il venerdì.
In casa Williams si respira tranquillità.
Le macchine sono praticamente imbattibili, un mix perfetto tra il 10 cilindri Renault e le sospensioni attive, che Mansell riesce ad interpretare al meglio.
Il giorno della corsa Mansell è carico, vuole vincere, ha con il GP del Giappone un conto sospeso…
Infatti, nel 1990 era in testa, ma si dovette ritirare per aver rotto un semiasse partendo dai box e nel 1991 rincorrendo Senna era uscito alla prima curva…
Ora si sente pronto: vuole vincere sul difficile circuito giapponese!
Al via il leone mantiene la prima posizione sul compagno Patrese.
Senna, dietro le due Williams, prova a mettersi in scia, ma il suo motore lo abbandona dopo pochi chilometri.
Per la Honda, partner motoristico della McLaren, l’incubo sembra non finire: Berger si deve fermare a cambiare le gomme lasciando alla Benetton di Schumacher il terzo posto.
Anche il tedesco però si deve fermare col motore out…
Sembra a tutti gli effetti una gara ad eliminazione, tanto che, nello stesso giro del tedesco, anche la Lotus di Herbert deve ritirarsi con la trasmissione ko!
Dopo i cambi gomme, Mansell mantiene la testa davanti al compagno Patrese.
Berger è bravo a rimontare e ad approfittare dei ritiri altrui.
Improvvisamente, Mansell, in testa alla gara, accusa un calo del proprio motore.
Ad approfittarne è Patrese, il suo compagno di squadra, che lo passa e prende la testa.
L’inglese, poco curante della meccanica, comincia a tallonare l’italiano con l’intento di riprendersi la posizione, quando, improvvisamente la Williams n. 5 si arrende al quarantaquattresimo giro per problemi al motore…
Patrese, in testa, rallenta il ritmo, ormai la sua prima posizione non è più in pericolo e va a vincere davanti alla McLaren Honda di Berger.
Patrese conquista la sua sesta ed ultima vittoria e consolida il suo secondo posto in classifica generale.
Per un Italia che gioisce, c’è un’Italia che piange…
La Ferrari, con la F92A, sembra toccare uno dei punti più bassi della sua storia, ma nonostante l’evidente errore di progetto la scuderia di Maranello preferisce scaricare le responsabilità su Ivan Capelli!
Il pilota che, solo due anni prima, aveva conteso la vittoria alla Ferrari di Prost con una modesta Leyton House….
L’ordine d’arrivo del GP del Giappone 1992
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 6 | Riccardo Patrese |
Williams | 01:33:09.533 | 53 |
2 |
10 |
2 | 2 | Gerhard Berger |
McLaren | 01:33:23.262 | 53 |
4 |
6 |
3 | 20 | Martin Brundle |
Benetton | 01:34:25.036 | 53 |
13 |
4 |
4 | 4 | Andrea de Cesaris |
Tyrrell | +1 lap | 52 |
9 |
3 |
5 | 27 | Jean Alesi |
Ferrari | +1 lap | 52 |
15 |
2 |
6 | 23 | Christian Fittipaldi |
Minardi | +1 lap | 52 |
12 |
1 |
7 | 32 | Stefano Modena |
Jordan | +1 lap | 52 |
17 |
0 |
8 | 10 | Aguri Suzuki |
Footwork | +1 lap | 52 |
16 |
0 |
9 | 21 | Jyrki Järvilehto |
Dallara | +1 lap | 52 |
22 |
0 |
10 | 22 | Pierluigi Martini |
Dallara | +1 lap | 52 |
19 |
0 |
11 | 30 | Ukyo Katayama |
Larrousse | +1 lap | 52 |
20 |
0 |
12 | 28 | Nicola Larini |
Ferrari | +1 lap | 52 |
11 |
0 |
13 | 17 | Emanuele Naspetti |
March | +2 laps | 51 |
26 |
0 |
14 | 24 | Gianni Morbidelli |
Minardi | +2 laps | 51 |
14 |
0 |
15 | 9 | Michele Alboreto |
Footwork | +2 laps | 51 |
24 |
0 |
RIT | 5 | Nigel Mansell |
Williams | Engine | 44 |
1 |
0 |
RIT | 11 | Mika Häkkinen |
Lotus | Engine | 44 |
7 |
0 |
RIT | 29 | Bertrand Gachot |
Larrousse | Collision | 39 |
18 |
0 |
RIT | 26 | Érik Comas |
Ligier | Engine | 36 |
8 |
0 |
RIT | 16 | Jan Lammers |
March | Clutch | 27 |
23 |
0 |
RIT | 33 | Maurício Gugelmin |
Jordan | Spun Off | 22 |
25 |
0 |
RIT | 12 | Johnny Herbert |
Lotus | Gearbox | 15 |
6 |
0 |
RIT | 19 | Michael Schumacher |
Benetton | Gearbox | 13 |
5 |
0 |
RIT | 3 | Olivier Grouillard |
Tyrrell | Spun Off | 6 |
21 |
0 |
RIT | 25 | Thierry Boutsen |
Ligier | Gearbox | 3 |
10 |
0 |
RIT | 1 | Ayrton Senna |
McLaren | Engine | 2 |
3 |
0 |