Giulio Cabianca e la sua storia
Giulio Cabianca nasceva a Verona il 19 Febbraio 1923, iniziando a correre dopo la fine della seconda guerra mondiale. La carriera del giovane pilota scaligero vide la partecipazione a vari campionati con vetture sport prototipo.
Il debutto ufficiale avvenne alla Coppa d’Oro delle Dolomiti nel 1947, al volante di una Fiat Rovelli 1100S. Due anni dopo arrivarono le prime vittorie a Ferrara e sul circuito del Tigullio.
Nel 1951 entrò a far parte della scuderia OSCA (Officine Specializzate Costruzione Automobili), dove conquistò il titolo italiano nella categoria per vetture con cilindrata di 1100 cc. Lo stesso anno riuscì a conquistare la vittoria nel Gran Premio d’Italia battendo Louis Chiron.
L’anno seguente si impose nella classe 1500 cc ottenendo diverse vittorie. Negli anni successivi, Cabianca continuò la sua esperienza nelle competizioni a ruote coperte,
facendo segnare il giro più veloce con la Osca MT4 alla Targa Florio del 1952.
Nel 1955 giunse settimo alla Targa Florio, secondo al Mugello e primo al Giro di Calabria.
Nel 1956 vinse anche la Coppa delle Dolomiti, mentre nel 58 si aggiudicò anche il campionato italiano GT oltre a diverse partecipazioni alla Mille Miglia a LeMans
Il debutto in F1 arrivò a Monza, sempre nel 58, con una Maserati 250F ma fu costretto al ritiro per un problema al motore. Enzo Ferrari decise di ingaggiarlo nella sua squadra corse, affidando a Cabianca la guida di una Dino 196S nelle gare di durata, dove vinse a Monza. Invece i primi punti in carriera, nella “Categoria Regina” arrivarono al Gran Premio d’Italia del 1960 con un bel quarto posto alla guida di una su Cooper-Ferrari.
La sera di giovedì 15 giugno 1961, sul circuito di Modena, accade l’imprevedibile mentre Cabianca testava una Cooper-Ferrari: a causa di un guasto al cambio, la vettura uscì dal tracciato e invece di fermarsi proseguì la sua folle corsa sulla via Emilia travolgendo quattro auto e tre motociclisti e schiantatosi contro un edificio situato dall’altra parte della strada.
Quella fatidica sera, il pilota di Verona, stava portando a termine la preparazione al campionato Intercontinentale, al quale avrebbero partecipato i migliori piloti dell’epoca, fra i quali Stirling Moss, Jack Brabham, John Surtees, Burce McLaren e molti altri.
Una tragica fatalità che costo la vita al talentuoso pilota scaligero.
Fonte: scuderiagiuliocabianca.com