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1980-1989Formula 1On this day

GP Australia 1986: la dea bendata parla francese

Nel 1986 la Formula Uno si sta rendendo che i costi per l’evoluzione del motori turbo sta mettendo a serio rischio i team minori. Dopo tante riunioni, le squadre decidono di limitare i serbatoi a 195 litri per permettere alle squadre minori di poter usare i motori atmosferici meno potente ma sicuramente più parchi.
Ad adattarsi meglio di tutti è la Williams motorizzata Honda che mette in pista una macchina perfetta. L’unico vero problema del team è dato da un grave incidente che ha visto protagonista il fondatore del team nei pressi del circuito del Castellet. Dopo giorni di trepidazione la diagnosi è impietosa: Frank Williams rimarrà paralizzato.

gp australia 1986 adelaide
© F1.com

Fino al Gran Premio di San Marino le Williams sono praticamente imbattibili, in riva al Santerno a imporsi è Prost ad imporsi sfruttando le ultime gocce di benzina del serbatoio. Due settimane dopo il professore sale in cattedra a Monaco vincendo e facendo battere il cuore della principessa Stephanie.

piquet masell prost gp australia 1986
© F1.com

Subito dopo la corsa nel principato nel campionato si sente forte il ruggito del Leone. In Belgio vince Mansell, si ripete in Canada e sotto il caldo estivo conquista il gp di Francia.
Ormai il team e i tifosi sono schierati per questo pilota che negli anni scorsi non è mai stato considerato una promessa ma solo una comparsa con sprazzi di competitività.
L’andamento della stagione vede i piloti Williams e Prost alternarsi sul gradino più alto del podio fino all’ultima gara in Australia dove Mansell è favorito con Piquet e Prost pronti ad approfittare di qualche défaillance dell’inglese.
I piloti Williams, cordialmente nemici, conquistano la prima fila mentre il loro sfidante per il titolo deve accontentarsi del quarto posto.
La strategia della Williams prevede una gara senza soste, infatti la Good Year aveva assicurato tutti i contendenti che le gomme avrebbero potuto coprire l’intera distanza del gran premio.

All’accendersi del verde Senna prende la testa mentre Piquet, secondo, decide di non prendersi rischi e lascia passare Rosberg, alla sua ultima gara, stessa tattica per Mansell che lascia passare Prost. Passato l’inglese, il francese si mette in caccia di Piquet che, forse per un errore di valutazione, è vittima di un testacoda che lo fa precipitare al quarto posto.

gp australia 1986 partenza
© Motorsport Images

Contrariamente alla previsioni della vigilia, le gomme cominciano ad avere dei problemi.
Il primo ad averne è Prost che, complice una foratura, deve fermarsi a cambiarle. Al suo rientro in gara occupa la quarta posizione e, grazie alle gomme nuove, raggiunge facilmente le Williams e cerca di carpirne la scia. Mentre Prost comincia a studiare dove sferrare l’attacco ai piloti che lo precedono, Rosberg, stabilmente in testa, vede esplodere le proprie gomme ormai troppo usurate.

Ai box i tecnico Good Year e Williams cominciano a battibeccarsi perdendo tempo prezioso infatti due giri dopo il ritiro di Rosberg, Mansell subisce lo scoppi della gomma posteriore sinistra. Per il leone il ritiro significa dire addio ai sogni iridati. In preda alla confusione, il box Williams richiama ai box Piquet, in testa, favorendo Prost che dal secondo posto si vede catapultare senza rischi al primo posto.
Alain vince il Gran Premio d’Australia 1986 confermandosi campione del mondo dimostrando di essere il pilota più completo ma anche di piacere molto alla dea bendata…

L’ordine di arrivo del GP d’Australia 1986

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 1 France Alain Prost
United Kingdom McLaren 01:54:20.388 82
4
9
2 6 Brazil Nelson Piquet
United Kingdom Williams 01:54:24.593 82
2
6
3 28 Sweden Stefan Johansson
Italy Ferrari +1 lap 81
12
4
4 3 United Kingdom Martin Brundle
United Kingdom Tyrrell +1 lap 81
16
3
5 4 France Philippe Streiff
United Kingdom Tyrrell Out of Fuel 80
10
2
6 11 United Kingdom Johnny Dumfries
United Kingdom Lotus +2 laps 80
14
1
7 25 France René Arnoux
France Ligier +3 laps 79
5
0
8 26 France Philippe Alliot
France Ligier +3 laps 79
8
0
9 14 United Kingdom Jonathan Palmer
Germany Zakspeed +5 laps 77
21
0
10 19 Italy Teo Fabi
Italy Benetton +5 laps 77
13
0
NC 16 France Patrick Tambay
United Kingdom Lola Not Classified 70
17
0
RIT 5 United Kingdom Nigel Mansell
United Kingdom Williams Tyre 63
1
0
RIT 7 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Brabham Electrical 63
19
0
RIT 2 Finland Keke Rosberg
United Kingdom McLaren Tyre 62
7
0
NC 22 Canada Allen Berg
Italy Osella Not Classified 61
26
0
RIT 8 United Kingdom Derek Warwick
United Kingdom Brabham Brakes 57
20
0
RIT 17 Germany Christian Danner
United Kingdom Arrows Engine 52
24
0
RIT 18 Belgium Thierry Boutsen
United Kingdom Arrows Engine 50
22
0
RIT 12 Brazil Ayrton Senna
United Kingdom Lotus Engine 43
3
0
RIT 23 Italy Andrea de Cesaris
Italy Minardi Mechanical 40
11
0
RIT 20 Austria Gerhard Berger
Italy Benetton Engine 40
6
0
RIT 29 Netherlands Huub Rothengatter
Germany Zakspeed Suspension 29
23
0
RIT 15 Australia Alan Jones
United Kingdom Lola Engine 16
15
0
RIT 24 Italy Alessandro Nannini
Italy Minardi Accident 10
18
0
RIT 21 Italy Piercarlo Ghinzani
Italy Osella Transmission 2
25
0
RIT 27 Italy Michele Alboreto
Italy Ferrari Accident 0
9
0

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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