GP Austria 1976: nessuna Ferrari in griglia, vince Watson
Con Niki Lauda in condizioni critiche in ospedale, la Ferrari annunciò il temporaneo ritiro dal mondiale a seguito della decisione di restituire i punti alla McLaren di James Hunt, dopo le irregolarità della monoposto britannica al termine del GP di Spagna. Con questi presupposti il circus si spostò in Austria in occasione dell’undicesimo appuntamento stagionale; sul circuito Österreichring si prevedeva pioggia per tutto il weekend tanto da mettere in discussione l’intero evento, notizia che poi si riversò anche nella vendita dei biglietti.
Questo, fece accendere anche la discussione sulla mancanza in griglia delle Ferrari: “Con o senza Ferrari le corse si fanno egualmente” – così si espressero molti piloti, ingolositi dalla possibilità di potersi aggiudicare la gara. Ma non mancarono dichiarazioni più venali: “Quasi quasi siamo più contenti perché ci sono più soldi da spartire…”
In griglia ci furono diversi cambiamenti; con il ritiro di Chris Amon, il team Ensign ingaggiò il pilota locale Hans Binder mentre , alla RAM , ritornò Loris Kessel al fianco di Lella Lombardi. Si iscrissero altri due piloti austriaci: Karl Oppitzhauser, che aveva acquistato una March 761 e Otto Stuppacher con una vecchia Tyrrell, ma i direttori di gara non concessero il nulla osta a causa della loro scarsa esperienza motoristica.
Le qualifiche
Nella sessione per determinare la griglia di partenza, James Hunt ottenne la sua nona pole della carriera con oltre otto decimi di vantaggio sulla Penske di John Watson. Seconda fila tutta svedese con il terzo tempo di Ronnie Peterson su March e Gunnar Nilsson con la Lotus. Quinta e sesta piazzola rispettivamente per Jacques Laffite con la Ligier e Tom Pryce su Shadow. La top 10 si completò con il settimo tempo di Vittorio Brambilla con la seconda March affiancato da Carlos Pace su Brabham, Mario Andretti con la Lotus e Jody Scheckter su Tyrrell.
Purtroppo, la giornata fu caratterizzata dalla pioggia, che comunque, permise a Lella Lombardi, con il team RAM di qualificarsi per la gara; questa fu l’ultima apparizione di una donna ad un Gran Premio di Formula 1.
Nel frattempo le dichiarazioni di Hunt riaccesero questo insolito fine settimana senza le Ferrari: “…se piove? Meglio così vinco ancora più meritatamente. Se mi dispiace dell’assenza di Lauda? Certamente ma penso che lo avrei battuto lo stesso”
La gara
Il maltempo del sabato proseguì anche la domenica mattina con una leggera pioggia per poi peggiorare intorno alle 14, tanto da obbligare i commissari a posticipare la partenza di circa 30 minuti.
Sugli spalti, l’affluenza era dimezzata, viste le previsioni meteo ma soprattutto per la mancanza della Scuderia di Maranello. Al via del GP d’Austria 1976, Watson e Hunt arrivarono appaiati alla prima curva, il pole man si ritrovò dalla parte più umida della pista e questo permise alla Penske numero 28 di mettere il muso davanti alla McLaren del biondo inglese, mentre dietro si accodarono Peterson, Nilsson, Pryce e Laffite.
Nelle curve successive Hunt finì anche per cedere la posizione a Peterson mentre Scheckter passò prima Pace e poi Pryce superato prima da Laffite. Fra Watson e Peterson si accese un bel duello con lo svedese sempre più aggressivo; il sorpasso si concretizzò nel corso della terza tornata.
Il giro seguente Laffite sbagliò la traiettoria e si ritrovò fuori pista perdendo la posizione a favore di Mass, risalito dalla 12° posizione e Scheckter. La classifica mutò poco dopo con il sorpasso del sudafricano sul tedesco della McLaren. Dopo cinque giri la gara vedeva in testa Peterson davanti a Watson, Hunt, Nilsson, Scheckter, Mass, Laffite e Andretti.
Nei passaggi successivi si videro molti sorpassi con Scheckter che nel corso del 10° giro passò addirittura in testa alla gara; ma la leadership della Tyrrell durò solo una decina di chilometri prima di finire per essere superato dai due ex-leader ancora in lotta per la prima posizione.
Nel corso del dodicesimo giro alla Texaco, Watson si sbarazzò prima di Scheckter e poi di Peterson prendendo il controllo della gara; nei due giri successivi il primo colpo di scena che mise KO la Tyrrell numero 3 del sudafricano, finito contro il muretto dopo la rottura di una sospensione.
La corsa proseguì con il sorpasso di Nilsson sul connazionale Peterson per la seconda posizione al giro numero 19, mentre si accese una bella lotta tra i due svedesi e Hunt. Sette passaggi dopo però, Laffite, sfruttando un doppiaggio, passò il britannico della McLaren.
La classifica vedeva in testa Watson, preceduto da Nilsson, Peterson, Laffite e Hunt mentre si stabilì in sesta posizione Andretti dopo il sorpasso su Mass.
Alla tornata 33 Laffite scavalcò Peterson che finì anche per cedere la posizione a Hunt per non finire nella ghiaia.
Le posizioni si cristallizzarono fino alla 45° tornata, quando Laffite scavalcò Nilsson, mentre Peterson, in crisi con l’impianto frenante fu costretto a lasciare il passo all’italoamericano della Lotus.
Dopo 54 giri John Watson si aggiudicò il suo primo GP della carriera, regalando la prima e unica vittoria alla Penske dedicandola al suo pilota Mark Donohue, scomparso l’anno precedente proprio su questo tracciato.
Completarono il podio Laffite e Nilsson, mentre punti iridati arrivarono anche per Hunt, Andretti e Peterson.
La commozione a fine gara
Curiosità dopo i festeggiamenti del GP d’Austria 1976: Watson finita la festa del podio sparì per poi comparire alla stampa senza barba: “Lo avevo promesso a me stesso. Il giorno che vincerò un Gran Premio, la taglio. Adesso è arrivato e tutti qui mi hanno ricordato questa scommessa“.
Mentre fu difficile nascondere l’emozione per Roger Penke come dichiarato su Domenica Sprint: “Finalmente! E’ stato fantastico per me, per i meccanici, per gli sponsor, per lo stesso Mark. John è un ragazzo eccezionale, il lavoro che lui ha fatto per questa macchina non può essere raccontato. Certo se un anno fa mi avessero detto che qui a Zeltweg avrei vinto il mio primo GP di F1, non ci avrei mai creduto”
L’ordine di arrivo del GP d’Austria 1976
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 28 | John Watson |
Penske | 01:30:07.860 | 54 |
2 |
9 |
2 | 26 | Jacques Laffite |
Ligier | 01:30:18.650 | 54 |
5 |
6 |
3 | 6 | Gunnar Nilsson |
Lotus | 01:30:19.840 | 54 |
4 |
4 |
4 | 11 | James Hunt |
McLaren | 01:30:20.300 | 54 |
1 |
3 |
5 | 5 | Mario Andretti |
Lotus | 01:30:29.350 | 54 |
9 |
2 |
6 | 10 | Ronnie Peterson |
March | 01:30:42.200 | 54 |
3 |
1 |
7 | 12 | Jochen Mass |
McLaren | 01:31:07.310 | 54 |
12 |
0 |
8 | 24 | Harald Ertl |
Hesketh | +1 lap | 53 |
20 |
0 |
9 | 38 | Henri Pescarolo |
Surtees | +2 laps | 52 |
22 |
0 |
10 | 18 | Brett Lunger |
Surtees | Accident | 51 |
16 |
0 |
11 | 39 | Alessandro Pesenti-Rossi |
Tyrrell | +3 laps | 51 |
23 |
0 |
12 | 33 | Lella Lombardi |
Brabham | +4 laps | 50 |
24 |
0 |
RIT | 22 | Hans Binder |
Ensign | Throttle | 47 |
19 |
0 |
NC | 32 | Loris Kessel |
Brabham | Not Classified | 44 |
25 |
0 |
RIT | 9 | Vittorio Brambilla |
March | Accident | 43 |
7 |
0 |
RIT | 30 | Emerson Fittipaldi |
Fittipaldi | Accident | 43 |
17 |
0 |
RIT | 8 | Carlos Pace |
Brabham | Accident | 40 |
18 |
0 |
RIT | 17 | Jean-Pierre Jarier |
Shadow | Fuel Pump | 40 |
8 |
0 |
RIT | 19 | Alan Jones |
Surtees | Accident | 30 |
15 |
0 |
RIT | 4 | Patrick Depailler |
Tyrrell | Suspension | 24 |
13 |
0 |
RIT | 20 | Arturo Merzario |
Wolf-Williams | Accident | 17 |
21 |
0 |
RIT | 16 | Tom Pryce |
Shadow | Brakes | 14 |
6 |
0 |
RIT | 3 | Jody Scheckter |
Tyrrell | Suspension | 14 |
10 |
0 |
RIT | 7 | Carlos Reutemann |
Brabham | Clutch | 0 |
14 |
0 |