GP Austria 1982: su il cappello a De Angelis
Un caldo soffocante fece da cornice al GP d’Austria 1982. Le squadre cercarono diversi escamotage per raffreddare i motori e rendere più competitive le gomme da tempo. È Piquet, durante le prove del venerdì, ad ottenere il miglior risultato, girando 5 secondi più rapido rispetto alla stagione precedente.
Lo seguono Patrese, suo compagno di squadra, ed il ferrarista Tambay. Tutte le scuderie si rendono conto che le gomme da tempo, a causa del gran caldo, non permettono di terminare il giro di qualifica.
Le Renault, grandi favorite, furono bloccate da diversi problemi tecnici, tanto che non riuscirono a qualificarsi nelle posizioni di testa della griglia. La Scuderia Ferrari, ancora sotto choc per l’incidente di Pironi e dalla recente vittoria tedesca che aveva riaperto la corsa al titolo, nutriva molti dubbi sulle possibilità di Tambay di far tornare l’iride in Emilia.
Al sabato, sono i due piloti della Brabham, nonostante non migliorino i propri crono, ad aggiudicarsi la prima fila: l’ultima volta nella storia della scuderia!
Prost indovina un giro e riesce a strappare il terzo posto alla Ferrari di Tambay, vittima di diversi problemi che la bloccarono lungo il tracciato per diverso tempo.
Alla partenza il poleman Piquet tiene il comando davanti a Prost e a Patrese, suo compagno di squadra. Nelle retrovie le Alfa si suicidano entrando in collisione tra di loro per evitare la Williams di Daly fermo sulla griglia.
L’incidente tra le due Alfa ebbe la conseguenza di riempire il rettilineo di pezzi di carbonio.
Patrese riuscì a passare indenne ed a rimontare di due posizioni, Tambay forò una gomma su uno dei detriti e fu costretto a percorrere un giro a velocità ridotta per guadagnare i box e sostituire le coperture.
In testa le due Brabham fanno il vuoto, le Renault in terzo e quarto posto possono solo sperare in una défaillance delle macchine inglesi.
La prima monoposto aspirata è la Lotus di De Angelis, seguito da Rosberg. Al sedicesimo giro la Renault n. 16 di Arnoux abbandona col motore KO.
Poche tornate dopo, Piquet si ferma per il pit stop cogliendo di sorpresa i meccanici che non lo aspettavano così presto ai box.
L’incomprensione fa sì che il pilota rientri in pista solo al quarto posto! Patrese effettua il cambio gomme, operazione molto rapida, tanto da consentirgli di uscire primo davanti a Prost, ma il fato riserva un’amara sorpresa…
Il motore BMW di Patrese si rompe, causando una spettacolare uscita di pista…
Al comando anche Piquet si deve arrendere all’affidabilità della propria macchina. In testa alla gara si colloca così Prost, più staccati De Angelis e Rosberg.
Tambay, autore di una spettacolare rimonta, si ritrova già sesto e sembra non accontentarsi della posizione, avendo Niki Lauda nel mirino.
Le emozioni non sono finite!
Prost deve arrendersi: la sua Renault sputa delle fiamme dal motore!
Il comando della gara passa così alla Lotus di De Angelis. Mentre Tambay supera Lauda per il quarto posto, lo spettacolo si sposta nei box…
Chapman, il patron della Lotus, non riesce a trattenere l’emozione: era dai tempi di Andretti che non vedeva più le sue macchine protagoniste!
Ora, grazie al pilota italiano rifiutato dalla Ferrari, la scuderia inglese torna ai fasti di un tempo ed è pronta ad aggiudicarsi la gara. De Angelis, in testa, comincia ad accusare noie al cambio.
Ne approfitta Rosberg che si avvicina, si porta in scia alla Lotus e prova il sorpasso con due attacchi decisi che, però, non spaventano l’italiano che taglia il traguardo, sebbene con un distacco minimo.
Chapman, entusiasta, torna a lanciare in aria il proprio cappello! Il patron inglese era solito salutare le vittorie delle proprie macchine proprio con questo gesto scaramantico e propiziatorio. La vittoria di De Angelis rompe il digiuno Lotus, ma non sarà sufficiente a far rientrare la scuderia nell’olimpo della F1.
Il GP dell’Austria 1982 sarà ricordato come l’ultima vittoria della Lotus con Chapman vivente…
Infatti, solo qualche mese dopo un mistero avrebbe avvolto la scomparsa del patron della scuderia britannica.
Ufficialmente si parlò di decesso dovuto ad un attacco cardiaco causato da scelte sbagliate che avevano portato Chapman ad essere un faccendiere autore di crimini finanziari.
In realtà, stante il fatto che alle esequie nessuno poté presenziare, molti pensarono ad una messinscena che lo aveva portato ad inscenare la morte per risolvere i gravi problemi in cui l’inglese riversava.
Per anni continuarono le ricerche in Brasile, dove si ipotizzava che Chapman si fosse rifugiato mascherato da una plastica facciale, ma l’enigma è rimasto irrisolto ed è uno dei tanti aspetti collaterali che rendono accattivante il mondo della F1.
Ci piace pensare che quel giorno in Austria, Chapman lanciò il cappello per salutare simbolicamente i fan della Lotus ed il circo della F1 che, di fatto, aveva rappresentato la sua vita!
L’ordine di arrivo del GP d’Austria 1982
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 11 | Elio de Angelis |
Lotus | 01:25:02.212 | 53 |
7 |
9 |
2 | 6 | Keke Rosberg |
Williams | 01:25:02.262 | 53 |
6 |
6 |
3 | 26 | Jacques Laffite |
Ligier | +1 lap | 52 |
14 |
4 |
4 | 27 | Patrick Tambay |
Ferrari | +1 lap | 52 |
4 |
3 |
5 | 8 | Niki Lauda |
McLaren | +1 lap | 52 |
10 |
2 |
6 | 30 | Mauro Baldi |
Arrows | +1 lap | 52 |
23 |
1 |
7 | 20 | Chico Serra |
Fittipaldi | +2 laps | 51 |
20 |
0 |
8 | 15 | Alain Prost |
Renault | Injection | 48 |
3 |
0 |
9 | 7 | John Watson |
McLaren | Engine | 44 |
18 |
0 |
RIT | 4 | Brian Henton |
Tyrrell | Engine | 32 |
19 |
0 |
RIT | 1 | Nelson Piquet |
Brabham | Electrical | 31 |
1 |
0 |
RIT | 33 | Tommy Byrne |
Theodore | Spun Off | 28 |
26 |
0 |
RIT | 29 | Marc Surer |
Arrows | Engine | 28 |
21 |
0 |
RIT | 2 | Riccardo Patrese |
Brabham | Engine | 27 |
2 |
0 |
RIT | 25 | Eddie Cheever |
Ligier | Engine | 22 |
22 |
0 |
RIT | 12 | Nigel Mansell |
Lotus | Engine | 17 |
12 |
0 |
RIT | 16 | René Arnoux |
Renault | Injection | 16 |
5 |
0 |
RIT | 9 | Manfred Winkelhock |
ATS | Spun Off | 15 |
25 |
0 |
RIT | 35 | Derek Warwick |
Toleman | Suspension | 7 |
15 |
0 |
RIT | 36 | Teo Fabi |
Toleman | Transmission | 7 |
17 |
0 |
RIT | 14 | Roberto Guerrero |
Ensign | Spun Off | 6 |
16 |
0 |
RIT | 3 | Michele Alboreto |
Tyrrell | Spun Off | 1 |
8 |
0 |
RIT | 17 | Rupert Keegan |
March | Steering | 1 |
24 |
0 |
RIT | 5 | Derek Daly |
Williams | Collision | 0 |
9 |
0 |
RIT | 22 | Andrea de Cesaris |
Alfa Romeo | Collision | 0 |
11 |
0 |
RIT | 23 | Bruno Giacomelli |
Alfa Romeo | Collision | 0 |
13 |
0 |
DNQ | 18 | Raul Boesel |
March | No Time | 0 |
0 |
|
DNQ | 31 | Jean-Pierre Jarier |
Osella | No Time | 0 |
0 |
|
DNQ | 10 | Eliseo Salazar |
ATS | No Time | 0 |
0 |