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2010-2019Formula 1On this day

GP Bahrain 2019, succede di tutto: doppietta Mercedes, sul podio Leclerc

Gara spettacolare nella notte del Bahrain, trionfo inaspettato per la Mercedes, alla seconda doppietta stagionale. Leclerc salva la serata con il podio

Nel GP del Bahrain 2019 la Mercedes si è trovata una doppietta servita su un piatto d’argento, mentre Charles Leclerc, che meritava la vittoria, a 10 giri dal termine si è dovuto arrendere ad un problema tecnico, regalando l’uno/due alla scuderia di Stoccarda.

ll pilota monegasco riesce comunque a conquistare il suo sofferto primo podio con la Ferrari, davanti alla Red Bull Racing Honda di Max Verstappen.
Quinto posto per l’altra “Rossa” di Sebastian Vettel, scivolato a metà della zona punti, dopo il testa coda e il cedimento dell’ala anteriore.

Le qualifiche

Charles Leclerc fa la storia della Ferrari conquistando la prima pole position della sua carriera a soli ventuno anni, precedendo di oltre due decimi il suo compagno di team Sebastian Vettel, limitato da un unico tentativo con gomma morbida nel Q3.

Il suo 1:27.866 è anche il nuovo record della pista di Sakhir. Si avvicina la Mercedes ma non riesce a battere le Rosse con Lewis Hamilton ed aprirà la seconda fila appena davanti a Valtteri Bottas. Tutti i primi dieci partiranno con la gomma più morbida, essendosi qualificati con la stessa per la Q3.

Arranca la Red Bull con Verstappen che con una zampata finale riesce a mettersi appena davanti alla Haas di Kevin Magnussen, pochi centesimi più lenta la McLaren di Carlos Sainz, sorpresa di questo weekend. Ottava la seconda Haas con Romain Grosjean, davanti a Kimi Raikkonen nono e Lando Norris decimo. Non altrettanto bene la seconda Alfa Romeo con Antonio Giovinazzi eliminato nel Q1.

2019 GP Bahrain leclerc pole
© Ferrari Press Area

Ha mancato per pochi millesimi la qualificazione alla Q3 Daniel Ricciardo, undicesimo ma molto meglio rispetto al suo compagno di team Nico Hulkenberg, eliminato nella Q1 scatterà domani dalla diciassettesima posizione. Discorso simile a quello dell’australiano per Alexander Albon che per un lungo all’ultima curva non è riuscito ad accedere all’ultima fase della qualifica.

Male, molto male Pierre Gasly, con una Red Bull che il pilota francese non riesce ancora a sfruttare al meglio, quattordicesimo Sergio Perez che limita i danni con una Racing Point non al top della forma in Bahrain, confermata dalla diciottesima posizione di Lance Stroll.

Quindicesimo partirà Kvyat, che non è riuscito a scendere in pista per l’ultimo tentativo della sua Q2, mentre chiudono la classifica le due Williams con George Russell ancora davanti a Robert Kubica, ma per soli 40 millesimi.

La griglia di partenza

Pos No Pilota Team Tempo Giri
1 16 Monaco Charles Leclerc
Italy Ferrari 01:27.866 14
2 5 Germany Sebastian Vettel
Italy Ferrari 01:28.160 14
3 44 United Kingdom Lewis Hamilton
Germany Mercedes 01:28.190 16
4 77 Finland Valtteri Bottas
Germany Mercedes 01:28.256 15
5 33 Netherlands Max Verstappen
Austria Red Bull 01:28.752 12
6 20 Denmark Kevin Magnussen
United States Haas 01:28.757 15
7 55 Spain Carlos Sainz Jr
United Kingdom McLaren 01:28.813 17
8 8 France Romain Grosjean
United States Haas 01:29.015 17
9 7 Finland Kimi Räikkönen
Switzerland Alfa Romeo Racing 01:29.022 18
10 4 United Kingdom Lando Norris
United Kingdom McLaren 01:29.043 18
11 3 Australia Daniel Ricciardo
France Renault 01:29.488 12
12 23 United Kingdom Alexander Albon
Italy Toro Rosso 01:29.513 15
13 10 France Pierre Gasly
Austria Red Bull 01:29.526 12
14 11 Mexico Sergio Pérez
United Kingdom Racing Point 01:29.756 12
15 26 Russian Federation Daniil Kvyat
Italy Toro Rosso 01:29.854 10
16 99 Italy Antonio Giovinazzi
Switzerland Alfa Romeo Racing 01:30.026 6
17 27 Germany Nico Hulkenberg
France Renault 01:30.034 6
18 18 Canada Lance Stroll
United Kingdom Racing Point 01:30.217 6
19 63 United Kingdom George Russell
United Kingdom Williams 01:31.759 8
20 88 Poland Robert Kubica
United Kingdom Williams 01:31.799 8
2019 GP Bahrain partenza
© Pirelli Press Area

La gara

Questo GP del Bahrain 2019 è stato pazzesco, una delle più belle, emozionanti, e ricche di colpi di scena degli ultimi anni. Spettacolo, sorpassi e guasti tecnici: quest’oggi c’è stato di tutto in pista. Al via lo spunto migliore lo hanno Sebastian Vettel e la Marcedes di Valtteri Bottas, che pur partendo dalla parte sporca della griglia, riescono a sorpassare i diretti compagni di squadra, addirittura Bottas riesce a mettersi davanti a Leclerc.

Vola via Vettel, mentre Leclerc riesce a tenere a bada un arrembante Hamilton: mossa che risulterà decisiva. Leclerc va forte, ha un grande ritmo e ci mette poco a sopravanzare Bottas e mettere nel mirino Vettel.

Qualche giro di studio ed il sorpasso al compagno di box è completato: curva 1, DRS aperto e grande manovra per il monegasco. Intanto dietro Hamilton attacca Bottas e si prende la terza posizione, mentre Verstappen studia la situazione.

Arriva il momento delle prime soste ai box: si ferma Verstappen, che apre così il walzer delle soste. Hamilton monta gomma rossa, prova l’undercut su Vettel e gli riesce, mentre Leclerc tiene saldamente la testa del gruppo. Intanto dietro Bottas si ritrova dietro Verstappen, ed è costretto al sorpasso in pista.

Durante questo stint  del GP del Bahrain, Leclerc prende un gran margine sugli inseguitori, mentre Vettel è alle prese con Hamilton, in difficoltà però con gomma soft.

È evidente che tutti dovranno fare una seconda sosta e così è: il primo a farla è Hamilton, che monta gomma media e prova di nuovo l’undercut su Vettel, ma questa volta il tedesco si difende bene.

C’è però un grande duello in pista tra i pluricampioni del mondo Vettel e Hamilton.
Il duello è spettacolare ma finisce male per il ferrarista, che in uscita di curva 4 fa un errore e si gira.

Costretto alla sosta dopo la rottura dell’alettone, prova la rimonta che lo porta ad arrivare dietro Verstappen. Intanto davanti succede l’incredibile, l’inimmaginabile: problema alla parte elettrica del motore per Leclerc, che è così costretto a cedere la posizione prima ad Hamilton, poi a Bottas. Sembra tutto finito, con Verstappen che si avvicina preoccupantemente al monegasco, ma la direzione gara fa una scelta, forse sbagliata.

Causa il doppio ritiro delle Renault, la direzione di gara ordina l’ingresso della Safety Car, che favorisce così Leclerc, anche se il finale è thriller, con Verstappen che alla ripartenza prova l’attacco prima della bandiera a scacchi.

Seconda vittoria consecutiva per la Mercedes, che ottiene anche la seconda doppietta in due gare. La Ferrari delude per affidabilità, e la sensazione è quella che non si è raccolto ciò che si è seminato per tutto il weekend.

2019 GP Bahrain hamilton e leclerc
© Pirelli Press Area

Lewis Hamilton: “La Ferrari fa la differenza sui rettilinei”

La Ferrari è stata incredibile tutto il weekend. Posso solo immaginare quanto devastante sia un risultato del genere per Charles. Siamo stati fortunati, ma almeno non abbiamo fatto errori e la macchina è stata affidabile, il che ha determinato la nostra vittoria. Hanno un sacco di velocità di punta sui rettilinei, aspetto nel quale noi invece perdiamo molto. Gran parte della differenza tra noi e loro è tutta lì, sulla velocità massima. Per me la vettura era ok, anche se questo circuito non è mai stato l’ideale per noi in questi ultimi anni, quindi direi che va bene così. Per qualche ragione qui non andiamo mai così bene, ma sono sollevato nel vedere che abbiamo comunque stabilito un buon passo anche noi e che, alla fine dei conti, la differenza è quasi tutta nella velocità in rettilineo. Solo nel primo settore, che include la parte finale del rettifilo, perdevamo due o tre decimi. È veramente tanto, nell’ambito di un giro lanciato”.

2019 GP Bahrain bottas
© Pirelli Press Area

Valtteri Bottas: “È stata una gara difficile”

“Il team in generale ha avuto un po’ di fortuna, la monoposto è stata affidabile, e questo lo dobbiamo al grande lavoro fatto durante l’inverno. Questa è stata una gara difficile, perché il bilanciamento della vettura non era equilibrato, ma continueremo a lavorare per migliorarci. Per quel che riguarda Lewis, continuerò a lottare per il titolo e non smetterò mai di combattere”

2019 GP Bahrain leclerc
© Ferrari Press Area

Charles Leclerc: “Almeno, nella sfortuna ho avuto fortuna”

“Sfortunatamente, oggi non è stata la nostra giornata, ma sono fiducioso sul fatto che il team ha saputo recuperare la scarsa performance dell’Australia. Ovviamente sono deluso, come lo è tutta la squadra, ma sono cose che capitano durante una stagione. Nella sfortuna, almeno ho avuto la fortuna dell’entrata della Safety Car nei giri conclusivi, altrimenti avrebbero continuato a superarmi anche quelli dietro e sarei finito di sicuro fuori dal podio. Poi penso che avremmo incontrato dei problemi anche con la benzina. Io non guardo al risultato in sé, ma al potenziale complessivo che avevamo. Oggi il nostro potenziale non era certo in linea con un terzo posto.

L’ordine di arrivo del GP Bahrain 2019

Pos No Pilota Team Tempo Giri Fast Lap Led Griglia Punti
1 44 United Kingdom Lewis Hamilton
Germany Mercedes 01:34:21.295 57
01:33.528
36
3
25
2 77 Finland Valtteri Bottas
Germany Mercedes 01:34:24.275 57
01:34.209
42
4
18
3 16 Monaco Charles Leclerc
Italy Ferrari 01:34:27.426 57
01:33.411
38
1
16
4 33 Netherlands Max Verstappen
Austria Red Bull 01:34:27.703 57
01:35.311
47
5
12
5 5 Germany Sebastian Vettel
Italy Ferrari 01:34:57.363 57
01:34.895
43
2
10
6 4 United Kingdom Lando Norris
United Kingdom McLaren 01:35:07.049 57
01:35.777
14
9
8
7 7 Finland Kimi Räikkönen
Switzerland Alfa Romeo Racing 01:35:08.765 57
01:35.589
45
8
6
8 10 France Pierre Gasly
Austria Red Bull 01:35:19.389 57
01:35.291
42
13
4
9 23 United Kingdom Alexander Albon
Italy Toro Rosso 01:35:23.992 57
01:36.752
39
12
2
10 11 Mexico Sergio Pérez
United Kingdom Racing Point 01:35:24.991 57
01:36.330
51
14
1
11 99 Italy Antonio Giovinazzi
Switzerland Alfa Romeo Racing 01:35:25.894 57
01:35.237
42
16
0
12 26 Russian Federation Daniil Kvyat
Italy Toro Rosso 01:34:22.901 56
01:34.934
40
15
0
13 20 Denmark Kevin Magnussen
United States Haas 01:34:23.842 56
01:35.892
41
6
0
14 18 Canada Lance Stroll
United Kingdom Racing Point 01:34:41.504 56
01:37.037
31
18
0
15 63 United Kingdom George Russell
United Kingdom Williams 01:35:21.015 56
01:37.313
14
19
0
16 88 Poland Robert Kubica
United Kingdom Williams 01:34:22.063 55
01:29.284
30
20
0
RIT 27 Germany Nico Hulkenberg
France Renault 01:27:03.906 53
01:35.215
14
17
0
RIT 3 Australia Daniel Ricciardo
France Renault 01:27:16.482 53
01:36.697
42
10
0
RIT 55 Spain Carlos Sainz Jr
United Kingdom McLaren 01:28:36.140 53
01:35.586
42
7
0
RIT 8 France Romain Grosjean
United States Haas 00:27:28.762 16
01:37.262
3
11
0

Le pagelle del GP del Bahrain 2019

Charles Leclerc: voto 10.
Sarebbe dovuto essere un weekend trionfale da parte del giovane monegasco, ed in parte è stato così. A macchiare in modo indelebile questa trasferta a Manama c’è un problema ad un cilindro della sua SF90. Rimandata la prima vittoria in Formula 1 ma di concreto resta una prestazione di livello assoluto per tutto il weekend. Alla faccia del 21 enne. Sì, la stella di Leclerc, dopo tante aspettative, si è accesa definitivamente.

Lewis Hamilton: voto 8.
Ci ha abituati ormai a prestazioni come questa: ottiene il massimo in qualifica con una macchina inferiore, in gara fa il suo sporco lavoro, tiene il ritmo di Sebastian Vettel e compie un sorpasso da urlo. Lo scatto in partenza è da rivedere ancora, ma si porta a casa 25 punti. Vittoria piovuta dal cielo, ma ha il merito di trovarsi lì dietro Leclerc, mentre l’altra SF90 è dietro.

Max Verstappen: voto 7.
Guida una Red Bull che funziona a metà: prima lotta con le Mercedes, poi si trova a difendersi dalla McLaren di Sainz. Stravince il duello con il compagno di squadra e finisce ai piedi del podio causa Safety Car. La Red Bull sicuramente, per ora, non gli permette di lottare con i primi, ma Max continua ad apparire in grande forma e in stato di grazia: arriverà il suo momento.

Valtteri Bottas: voto 6.
Fine settimana difficile per il leader del campionato. La W10 non è quella di Melbourne e a farne le spese è proprio lui più di Hamilton. In difficoltà per tutta la durata del weekend, è autore di una gara anonima, ma finisce sul podio per i motivi che sappiamo. Per il campionato serve molta più costanza, diciamo che serve essere di più come Lewis Hamilton.

Sebastian Vettel: voto 4.5.
Insufficienza, che sarebbe potuta essere ancora più grave, causata da un errore da rookie. Forse complice il vento, Sebastian appare per l’ennesima volta fragile nel duello psicologico con Hamilton. In difficoltà forse anche vedendo l’altra rossa del giovanotto lì davanti, butta via una quasi sicura vittoria (considerando il problema di Leclerc) e numerosi punti in campionato. I problemi che sembravano superati dopo il 2018 si sono ripresentati in Bahrain: niente allarmismi, ma serve una reazione subito.

Pierre Gasly: voto 4.
Se in Australia l’errore del team gli ha compromesso il weekend, qui non ha scuse: irriconoscibile in qualifica, anonimo in gara. Questo non è il vero Pierre Gasly, e credo lo dimostrerà. Quando? Questo non lo so, ma quel che so è che l’interrogativo legato al tempo potrebbe giocare a sfavore del giovane francese. Il problema non è la lontananza da Max, ma bensì le numerose auto tra i due.

Lando Norris: voto 9.
Un talento sbocciato. Se in gara in Australia non aveva raccolto ciò che aveva seminato in qualifica, ha avuto modo di rifarsi alla grande in Bahrain. Un sesto posto clamoroso, si aiutato dai problemi alle due Renault, ma è stato perfetto durante tutta la gara, con sorpassi da veterano e difese da vero talento. Bravissimo.

Carlos Sainz: voto 7.
Voto alto: in qualifica rasenta la perfezione, ed in gara riesce, per il tempo che avrà alla fine a disposizione, a lottare con Verstappen. Di fatto la sua gara finisce virtualmente quando deve rientrare ai box dopo pochi giri.

Kimi Raikkonen: voto 7.
Porta di nuovo a punti la sua Alfa Romeo, che in questo weekend è apparsa in difficoltà fin dal venerdì. Dopo l’ennesima qualifica in Q3, svolge una gara solida e di sostanza, con sorpassi spettacolare come i due di fila alle Toro Rosso: aveva si gomme nuove, ma serve fegato e talento.

Daniel Ricciardo: voto 6.5.
Salva il salvabile sabato, mentre domenica fa il suo sporco lavoro e se non fosse stato per il problema tecnico avrebbe concluso a punti.

Nico Hulkenberg: voto 6.
bene in gara, ma in qualifica male, troppo male. Riesce comunque a recuperare ma ha la stessa sfortuna di Ricciardo.

Kevin Magnussen: voto 7.
Quando può spingere, lo fa molto bene. Infatti si qualifica sesto a pochi millesimo da Verstappen, poi la sua Haas non risponde come dovrebbe in gara. Il suo, quando ha potuto, l’ha fatto.

Alexander Albon: voto 6.
In difficoltà causa una Toro Rosso non performante, conclude comunque davanti a Kvyat e si porta a casa due punti: weekend sufficiente.

Sergio Perez: voto 6.
Sufficienza per il punticino preso con le unghie e con i denti. Ma per lui, così come per Albon, avremmo diverse opinioni se le due Renault non avessero ceduto.

Antonio Giovinazzi: voto 5.
Serve tempo e bisogna trovare il feeling. Inizio di stagione negativo, gara incolore ma avrà tempo di rifarsi.

Danil Kvyat: voto 5.
Finisce dietro al rookie Albon, ben distante dalla zona punti: va a corrente alternata.

Romain Grosjean: voto 5.
Costretto a partire nel gruppone per un errore da dilettante. Se sbagli paghi, e l’ha pagata grossa in partenza.

Lance Stroll: voto 4.
Male in qualifica, non riesce nel rimontone in gara come in Australia anzi, finisce terzultimo, davanti solo alle Williams.

George Russell e Robert Kubica: senza voto. per loro questi sono test, c’è poco, anzi niente da giudicare.

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Redazione

La storia della Formula 1, raccontata quotidianamente, per non dimenticare i piloti e le gare che hanno reso celebre questo sport.

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