GP Bahrain 2020: scene d’altri tempi
GP del Bahrain all’insegna dello spavento e del degrado gomme. La spunta Lewis Hamilton con la Red Bull che fa doppietta.
Le qualifiche
Q1: ANCORA RUSSELL!
Il primo a far segnare un tempo è stato Max Verstappen, a seguire anche il resto della griglia è sceso in pista. Soprattutto all’inizio il traffico l’ha fatta da padrona, tanto che lo stesso Leclerc ha commentato la situazione dicendo: “È un disastro“. Fin dall’inizio è stato chiaro che per la Ferrari non sarebbe stata una qualifica semplice, nonostante ciò entrambe le vetture sono riuscite a passare il taglio. Bellissimo il giro di George Russell, che evidenzia ancora la velocità dell’inglese e che gli permette di conquistare il Q2. Hamilton il più veloce del Q1 con 1.28.343. Fuori dal Q1: Giovinazzi (16°), Raikkonen (17°), Magnussen (18°), Grosjean (19°) e Latifi (20°).
Q2: IL DUO FERRARI FUORI
Già le precedenti sessioni di prove libere avevano chiarito che la soft non sarebbe stata la gomma da gara. Ciò è stato ribadito dal fatto che la scelta delle squadre è ricaduta sulla media. La bandiera rossa ha fermato il primo tentativo del Q2, vista la necessità di recuperare la monoposto di Sainz rimasta ferma in curva 1 a causa di un guasto.
Alla ripartenza non tutti sono scesi subito in pista tra cui le Ferrari che hanno optato per un solo colpo. La strategia scelta dal team di Maranello non ha pagato, ma la domanda è: meglio partire fuori dalla top 10 con la gomma giusta o dentro i dieci con la soft? Lewis Hamilton ancora il più veloce con 1.27.586 stacca di quasi mezzo secondo sia Verstappen che Bottas. Fuori dal Q2: Vettel (11°), Leclerc (12°), Stroll (13°), Russell (14°), Sainz (15°).
Q3: HAMILTON, POLE N. 98 NEL GP DEL BAHRAIN
Si torna in pista con la gomma più morbida per la sessione di qualifiche che decide il poleman del GP del Bahrain. Dopo il primo tentativo la top 3, rispettivamente Hamilton, Verstappen e Bottas, era racchiusa in poco più di due decimi. E poi ecco ancora una volta, nel momento che conta, il colpo da maestro dell’inglese che con 1.27.264 conquista la novantottesima pole della sua carriera. Bene Albon (4°), le Renault e le due AlphaTauri. Da sottolineare la prestazione di Sergio Perez che, con il quinto miglior tempo, conferma il suo talento anche rispetto al deludente tredicesimo posto del suo compagno di squadra.
La griglia di partenza
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | Lewis Hamilton |
Mercedes | 01:27.264 | 16 |
2 | 77 | Valtteri Bottas |
Mercedes | 01:27.553 | 16 |
3 | 33 | Max Verstappen |
Red Bull | 01:27.678 | 15 |
4 | 23 | Alexander Albon |
Red Bull | 01:28.274 | 18 |
5 | 11 | Sergio Pérez |
Racing Point | 01:28.322 | 20 |
6 | 3 | Daniel Ricciardo |
Renault | 01:28.417 | 17 |
7 | 31 | Esteban Ocon |
Renault | 01:28.419 | 14 |
8 | 10 | Pierre Gasly |
AlphaTauri | 01:28.448 | 14 |
9 | 4 | Lando Norris |
McLaren | 01:28.542 | 17 |
10 | 26 | Daniil Kvyat |
AlphaTauri | 01:28.618 | 17 |
11 | 5 | Sebastian Vettel |
Ferrari | 01:29.149 | 11 |
12 | 16 | Charles Leclerc |
Ferrari | 01:29.165 | 11 |
13 | 18 | Lance Stroll |
Racing Point | 01:29.557 | 11 |
14 | 63 | George Russell |
Williams | 01:31.218 | 11 |
15 | 55 | Carlos Sainz Jr |
McLaren | 01:28.975 | 5 |
16 | 99 | Antonio Giovinazzi |
Alfa Romeo Racing | 01:29.491 | 6 |
17 | 7 | Kimi Räikkönen |
Alfa Romeo Racing | 01:29.810 | 6 |
18 | 20 | Kevin Magnussen |
Haas | 01:30.111 | 6 |
19 | 8 | Romain Grosjean |
Haas | 01:30.138 | 6 |
20 | 6 | Nicholas Latifi |
Williams | 01:30.182 | 6 |
La gara
Scene d’altri tempi vanno in onda al Manama Circuit, immagini che nessuno vorrebbe mai vedere appartenenti ad un’epoca tanto lontana nell’immaginario quanto vicina nelle tempiche. Il GP del Bahrain si apre con un disastroso Bottas inghiottito nelle retrovie e un ottimo Perez che insidia Verstappen per la seconda posizione. Nel midfield numerosi sono i contatti: Norris perde l’ala anteriore, Vettel si tocca con Stroll. L’azione però si ferma prima che i piloti giungano in curva quattro.
La monoposto di Romain Grosjean scarta improvvisamente sulla destra per evitare le vetture più lente davanti e incontra sulla propria strada la anteriore sinistra di Kvyat. Il francese perde il controllo della sua Haas che si dirige direttamente contro il guard rail. L‘impatto è tremendo, l’abitacolo si spezza in due e la macchina intera è avvolta dalle fiamme. La Medical Car è subito sul luogo dell’incidente, i marshall accorrono con gli estintori.
Il mondo del motorsport resta con il fiato sospeso finché la regia internazionale non inquadra Grosjean al sicuro nella Mercedes dei medici. Dai replay si capirà successivamente come la capsula di sicurezza contenente il francese abbia attraversato il guard rail e che l’halo abbia adempiuto al proprio dovere. Il trentaquattrenne di Ginevra è uscito con le proprie forze dalla monoposto e dal fuoco, facendo così tirare un sospiro di sollievo a tutti.
IL SECONDO SPEGNIMENTO DEI SEMAFORI
La ricostruzione delle barriere tiene occupati gli addetti ai lavori per oltre un’ora. I piloti si ripresentano in griglia di partenza 90 minuti dopo il primo spegnimento dei semafori. Alla ripartenza Bottas recupera la terza posizione, Leclerc compie un balzo dalla dodicesima all’ottava posizione attirando le ire del compagno di squadra per una manovra molto simile a quella che ha causato il doppio ritiro Ferrari in Austria. Nel frattempo Race Direction è chiamata nuovamente agli straordinari: Micheal Masi chiama fuori la safety car per una monoposto ribaltata.
Stroll e Kvyat ripropongono la dinamica dell’incidente tra Maldonado e Gutierrez del 2014 con il pilota della Racing Point che finisce a testa in giù. Fortunatamente l’incidente è di lieve entità ed il canadese esce illeso dalla vettura. Durante il regime di safety car Bottas effettua un passaggio ai box per una sospetta foratura. Il finlandese partito con le medium monta le hard smarcando così il pit stop obbligatorio. La gara riprende il suo regolare corso nel nono giro. Leclerc tira fuori gli artigli e si mette tra le due Renault, ma i limiti della monoposto lo riportano ai limiti della top ten.
Si mette a caccia Valtteri Bottas che a questo punto segue strategia diversificata. Prova qualcosa di diverso anche Max Verstappen che monta la mescola hard, a differenza di Hamilton che prosegue con il secondo treno di medium e obbligato ad un altro pit stop. Intanto tutti osservano l’ottimo stint di Sainz, l’unico a montare la mescola soft. Quando l’olandese si ferma forse per un tentativo di undercut gli uomini della Red Bull pasticciano facendogli così perdere secondi preziosi. In Mercedes ne approfittano per fermare il leader della gara che piò così mantenere la prima posizione.
IL GP DEL BAHRAIN DEGLI ALTRI
Alla ricerca del secondo podio consecutivo, Perez resta distanziato ma navigando a vista dei primi due. Il messicano si ferma il giro successivo a quello del passaggio di Hamilton in pit lane, cedendo così la posizione in favore di Norris e Sainz. Lotta serrata tra i due piloti Renault, con Ricciardo che tiene un buon ritmo e riesce a stare fecilmente davanti al compagno di squadra Ocon. Albon nel frattempo recupera la quarta posizione e mette nel mirino Checo Perez.
Il leitmotiv del GP del Bahrain è il duello Sainz-Leclerc, futuri compagni di squadra nella Rossa di Maranello. I due si incrociano più volte durante tutto l’arco della gara, con lo spagnolo che riesce ad avere agilmente la meglio sul monegasco. A quattro giri dalla fine fuma il motore di Perez e con esso le sue speranze per il decimo podio in carriera. Checo deve necessariamente fermarsi nei pressi dei marshall con il motore Mercedes della sua RP20 in fiamme.
Perez cede così la terza posizione ad Alexander Albon per una insperata doppietta Red Bull. Bernd Maylander è infine chiamato a scortare i piloti fino alla bandiera a scacchi. Chiudono a ridosso del podio le due McLaren di Norris e Sainz, sesto Gasly. Settime e none le Renault, solo ottavo Bottas. A completare la top ten c’è Leclerc che guadagna così un solo punto.
Lewis Hamilton: “È stata dura a livello fisico“
“Questa pista è sempre stata molta aggressiva a livello fisico, infatti ci sono molte curve ad alta velocità. Ho cercato di gestire e tenere lontano Verstappen, anche rispondendo agli attacchi quando era necessario. Con l’uscita della SC alla fine non sapevo come comportarmi, ma sono enormemente grato ai nostri strateghi che hanno fatto un ottimo lavoro anche oggi. È un vero privilegio poter ottenere un altro bel risultato. Le immagini dell’incidente di Grosjean sono state scioccanti. Quando saliamo in macchina sappiamo bene a quali rischi andiamo incontro. Io rispetto i pericoli che sono parte integrante di questo sport. E’ terrificante vedere un’immagine come quella che abbiamo visto perchè quando si è nell’abitacolo e succede una cosa del genere è qualcosa di tremendo. Sono grato che l’halo abbia funzionato perchè ho visto come le barriere hanno tagliato a metà la vettura e sarebbe potuta andare molto peggio. Questo è un promemoria per chi guarda e si ricorda che è uno sport pericoloso, ed è per questo che siamo in pochi a poter spingere fino al limite. È stato fatto un lavoro fantastico sulla sicurezza negli anni, e quello che è successo oggi lo dimostra. Ci sarà comunque un’indagine e tanto lavoro per garantire che un epidosio del genere non si ripeta più in futuro.”
Max Verstappen: “ll secondo posto non è male“
“Ci è mancato qualcosina. Ho cercato di restare vicino ma loro avevano sempre una risposta a tutto quello che abbiamo provato. Forse non siamo stati abbastanza aggressivi con la strategia e il nostro pit stop è stato troppo lento. È andata come è andata e comunque il secondo posto non è male.Normalmente una pista con così tanti diritti non è troppo adatta a noi, però vediamo. La macchina sembra funzionare piuttosto bene qui e speriamo di trovare un pochino più di passo in curva; o almeno nelle poche che troveremo in quella pista. Vedremo come andrà.“
Alexander Albon: “Ringrazio i ragazzi“
“Un pò di fortuna dopo quanto accaduto a Sergio. Vedendo il mio incidente del venerdì, devo ringraziare i ragazzi, hanno fatto un lavoro incredibile, nel riparare la macchina. È incredibile aver portato entrambe le macchine sul podio. Sento che nelle ultime gare ci siamo migliorati continuamente, ma dai risultati non lo si vedeva. Passeremo tre giorni in attesa del prossimo gran premio.“
L’ordine di arrivo
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Fast Lap | Led | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | Lewis Hamilton |
Mercedes | 02:59:47.515 | 57 |
01:32.864 |
38 |
1 |
25 |
2 | 33 | Max Verstappen |
Red Bull | +0 laps | 57 |
01:32.014 |
48 |
3 |
19 |
3 | 23 | Alexander Albon |
Red Bull | +0 laps | 57 |
01:33.684 |
41 |
4 |
15 |
4 | 4 | Lando Norris |
McLaren | +0 laps | 57 |
01:33.588 |
53 |
9 |
12 |
5 | 55 | Carlos Sainz Jr |
McLaren | +0 laps | 57 |
01:33.411 |
46 |
15 |
10 |
6 | 10 | Pierre Gasly |
AlphaTauri | +0 laps | 57 |
01:34.817 |
48 |
8 |
8 |
7 | 3 | Daniel Ricciardo |
Renault | +0 laps | 57 |
01:32.827 |
38 |
6 |
6 |
8 | 77 | Valtteri Bottas |
Mercedes | +0 laps | 57 |
01:33.352 |
28 |
2 |
4 |
9 | 31 | Esteban Ocon |
Renault | +0 laps | 57 |
01:34.354 |
37 |
7 |
2 |
10 | 16 | Charles Leclerc |
Ferrari | +1 lap | 56 |
01:33.625 |
44 |
12 |
1 |
11 | 26 | Daniil Kvyat |
AlphaTauri | +1 lap | 56 |
01:34.141 |
35 |
10 |
0 |
12 | 63 | George Russell |
Williams | +1 lap | 56 |
01:35.042 |
47 |
14 |
0 |
13 | 5 | Sebastian Vettel |
Ferrari | +1 lap | 56 |
01:33.861 |
41 |
11 |
0 |
14 | 6 | Nicholas Latifi |
Williams | +1 lap | 56 |
01:34.591 |
39 |
20 |
0 |
15 | 7 | Kimi Räikkönen |
Alfa Romeo Racing | +1 lap | 56 |
01:33.573 |
43 |
17 |
0 |
16 | 99 | Antonio Giovinazzi |
Alfa Romeo Racing | +1 lap | 56 |
01:34.536 |
22 |
16 |
0 |
17 | 20 | Kevin Magnussen |
Haas | +1 lap | 56 |
01:35.241 |
49 |
18 |
0 |
RIT | 11 | Sergio Pérez |
Racing Point | +4 laps | 53 |
01:33.629 |
40 |
5 |
0 |
RIT | 18 | Lance Stroll |
Racing Point | +55 laps | 2 |
00:00.000 |
0 |
13 |
0 |
RIT | 8 | Romain Grosjean |
Haas | Incidente | 0 |
00:00.000 |
0 |
19 |
0 |