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1980-1989Formula 1On this day

GP Belgio 83: l’università della F1

Con la sesta prova della stagione 1983, il Gran Premio del Belgio torna a Spa-Francochamps.

Il circuito aveva visto il circo della F1 dal 1950 al 1970, per poi essere sostituito da Nivelles prima e da Zolder in seguito.
Spa era stato abbandonato perché troppo pericoloso a causa della lunghezza e delle sensibili differenze climatiche che si potevano incontrare lungo il percorso, tanto che, spesso, in alcuni punti pioveva ed in altri no.

Quell’anno, la Federazione decise di spostare nuovamente a Spa il GP del Belgio, perché Zolder era troppo doloroso per tutti. Quel circuito aveva visto le mitiche imprese di Gilles Villeneuve, ma anche l’epilogo della sua giovane vita.
Tutti erano consapevoli che dimenticare il pilota e le sue prodezze sarebbe stato impossibile, ma altrettanto impossibile era tornare a Zolder.

Vennero così apportate delle modifiche al circuito di Spa, la cui lunghezza passò da 14 a 6,9 Km e, grazie alla struttura rimodernata, vennero autorizzati i rifornimenti, vietati nel precedente GP di Monaco.
A questo punto Spa venne consacrata come l’”Università” della F1 perché, nonostante le modifiche, rimaneva comunque uno dei circuiti storici, mantenendo difficoltà tali da riuscire a mettere in evidenza le qualità di guida dei piloti.

A riprova di ciò, nei test svolti alcuni mesi prima della gara, fu De Cesaris, il “Villeneuve italiano” ad ottenere i migliori tempi, girando intorno ai 2 minuti.

La natura del tracciato favorì le macchine turbo. Prost, particolarmente a proprio agio sul tracciato belga, fu subito veloce davanti alla Ferrari di Tambay,

La pioggia del sabato congelò le posizioni ai tempi di venerdì, ma mise in risalto, ancora una volta, la pericolosità del tracciato. Infatti, a causa della presenza di pozze d’acqua sulla pista i piloti decisero di aspettare il warm up della domenica per decidere se gareggiare o meno.

Il giorno della gara le nuvole minacciose non scaricarono la tanto temuta pioggia e la gara poté aver luogo regolarmente.

Al verde i piloti in prima fila scattarono verso la prima curva senza curarsi dello sventolio delle bandiere gialle ad indicare che la Renault di Cheever e la Williams di Rosberg erano ferme sulla griglia.
La sorpresa fu quella di vedere l’Alfa di De Cesaris prendere il comando e staccare sia la Renault di Prost che la Ferrari di Tambay.

La direzione gara fermò la corsa e fece ritornare tutte le vetture a schierarsi sulla griglia di partenza.

Al secondo via De Cesaris prese nuovamente il comando e Arnoux, partito quinto, era già a ridosso della Ferrari di Tambay, al terzo posto.

Con in testa l‘Alfa di De Cesaris, lo spettacolo viene da Piquet che, con un gran sorpasso, annichilisce Arnoux all’”eau rouge”, la pericolosa curva che si affronta a 293 Km all’ora.

nelson piquet GP belgio 1983
© Cor van Veen

Quando inizia la girandola dei cambi gomme a rimetterci è proprio De Cesaris che, penalizzato da alcune difficoltà dei suoi meccanici, rientra in gara in sesta posizione.

Anche Tambay si ferma, quarto dopo il pit stop, a seguire rifornirono Prost e Piquet.

patrick tambay GP belgio 1983
© Cor van Veen

De Cesaris, particolarmente ispirato, è tornato terzo dando l’impressione di poter recuperare altre posizioni, quando una nuvola di fumo segnò la resa del motore della macchina italiana, imitato poco dopo anche dalla Ferrari di Arnoux.

Dopo il ritiro dell’Alfa Romeo tutto rimane immutato fino al 34 giro quando, per un problema tecnico, anche Piquet si deve fermare a bordo pista.

È Alain Prost a conquistare la vittoria del rinnovato tracciato di Spa, davanti a Tambay ed alla Renault di Cheever.

Ferrari e Renault cominciarono a sognare l‘iride, mentre Piquet si trovò a spronare la Brabham per ottenere più velocità ed affidabilità in gara.

Il rammarico di tutti i tifosi ed appassionati di F1 è quello di non aver mai visto correre Gilles sul circuito di Spa.

Come avrebbe gestito l’Università della F1 il piccolo grande pilota ed a quali prodezze ci avrebbe fatto assistere?

L’ordine di arrivo del GP del Belgio 83

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 15 France Alain Prost
France Renault 01:27:11.502 40
1
9
2 27 France Patrick Tambay
Italy Ferrari 01:27:34.684 40
2
6
3 16 United States Eddie Cheever
France Renault 01:27:51.371 40
8
4
4 5 Brazil Nelson Piquet
United Kingdom Brabham 01:27:53.797 40
4
3
5 1 Finland Keke Rosberg
United Kingdom Williams 01:28:01.982 40
9
2
6 2 France Jacques Laffite
United Kingdom Williams 01:28:44.609 40
11
1
7 35 United Kingdom Derek Warwick
United Kingdom Toleman 01:29:10.041 40
22
0
8 36 Italy Bruno Giacomelli
United Kingdom Toleman 01:29:49.775 40
16
0
9 11 Italy Elio de Angelis
United Kingdom Lotus +1 lap 39
13
0
10 34 Venezuela Johnny Cecotto
Hong Kong Theodore +1 lap 39
25
0
11 29 Switzerland Marc Surer
United Kingdom Arrows +1 lap 39
10
0
12 4 United States Danny Sullivan
United Kingdom Tyrrell +1 lap 39
23
0
13 26 Brazil Raul Boesel
France Ligier +1 lap 39
26
0
14 3 Italy Michele Alboreto
United Kingdom Tyrrell +2 laps 38
17
0
RIT 8 Austria Niki Lauda
United Kingdom McLaren Gearbox 33
15
0
RIT 12 United Kingdom Nigel Mansell
United Kingdom Lotus Gearbox 30
19
0
RIT 22 Italy Andrea de Cesaris
Italy Alfa Romeo Injection 25
3
0
RIT 33 Colombia Roberto Guerrero
Hong Kong Theodore Engine 23
14
0
RIT 28 France René Arnoux
Italy Ferrari Engine 22
5
0
RIT 31 Italy Corrado Fabi
Italy Osella Wheel 19
24
0
RIT 9 Germany Manfred Winkelhock
Germany ATS No Time 18
7
0
RIT 7 United Kingdom John Watson
United Kingdom McLaren Collision 8
20
0
RIT 25 France Jean-Pierre Jarier
France Ligier Collision 8
21
0
RIT 30 Belgium Thierry Boutsen
United Kingdom Arrows Suspension 4
18
0
RIT 23 Italy Mauro Baldi
Italy Alfa Romeo Throttle 3
12
0
RIT 6 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Brabham Engine 0
6
0
DNQ 32 Italy Piercarlo Ghinzani
Italy Osella No Time 0

0
DNQ 17 Chile Eliseo Salazar
United Kingdom RAM No Time 0

0

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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