1990-1999Formula 1On this day

Senna inventa il suo mito

L’amaro finale della stagione 1990, culminato col fallo di reazione di Suzuka, dove Senna buttò deliberatamente fuori pista Prost alla prima curva, fece da prologo al cambio del sistema di attribuzione dei punteggi: la Federazione Internazionale decise, che per la prima volta, si sarebbero sommati tutti i punti conquistati nella stagione.
questo provvedimento non piacque per nulla al boss della McLaren Ron Dennis e inbufalire Ayrton Senna poiché intravidero, nel provvedimento, un malcelato aiuto a Prost e alla sua regolarità.
Nonostante “l’aiutino” della federazione le speranze di Prost e della Ferrari di un campionato al vertice si rivelano vane fin dai primi km in pista.
Così dopo il primo Gran Premio disputatosi a Phoenix, il brasiliano della McLaren comanda già la classifica, mentre il suo arci nemico e avversario, Alain Prost, con una monoposto ridotta a essere la sbiadita fotocopia di quella precedente disegnata e progettata da Scalabroni, inseguiva al secondo posto.
Giunti in Brasile per il secondo appuntamento dell’anno l’atmosfera che accoglie il Circus era, al solito, festosa ma soprattutto incentrata sull’idolo locale e simbolo del paese: Ayrton Senna.

Nel paese carioca tutto gira intorno al proprio campione: i media lo mettono sotto la lente d’ingrandimento riuscendo anche a scoprire piccole manie come il presentarsi a ogni Gran Premio con delle scarpe da ginnastica rigorosamente nuove o il voler controllare minuziosamente tutte le foto che lo ritraevano.

Una volta sceso in pista Senna detta la sua legge dando a tutti distacchi impensabili e prenotando di fatto il grandino piu alto del podio, evento che in Brasile ,fino a quel momento era sempre sfuggito .
Le prove ufficiali vedono svettare il brasiliano e le Williams, uniche antagoniste del campione carioca, mentre le Ferrari di Prost e della promessa Alesi arrancavano in terza fila, visibilmente in crisi di telaio, iniziando la discesa nell’anonimato che avrebbe caratterizzato tutta la stagione.

f1 gp brasile 1991 interlagos ayrton senna
© F1

Allo scattare del verde del GP del Brasile 1991, Senna prese il comando davanti a Mansell e Patrese.
Nell’arco di una decina di giri, il distacco comincia a essere consistente. Il brasiliano sembra avere la gara in pugno quando Mansell, finalmente a suo agio con la Williams-Renault dotata di sospensioni attive, comincia ad avvicinarsi in modo minaccioso.

Richiamato dai box per un veloce cambio gomme. , La sosta dell’inglese dura ben 14 secondi a causa di un mal funzionamento di una pistola pneumatica e uscendo dai box si ritrova addirittura dietro al suo compagno di colori e alla Ferrari di Alesi. Accecato dal furore agonistico che spesso lo caratterizza , Mansell si ributta alla caccia di Senna e, saltati i due avversari, a pista libera comincia a recuperare metri al leader della corsa.
La gara di Senna da cavalcata trionfale si stava trasformando in una corsa ad ostacoli: da qualche giro il cambio aveva cominciato a non inserire bene le marce, ma la classe del brasiliano era tale che nessuno pareva accorgersene. Neppure Mansell che invece di insidiare il brasiliano, inaspettatamente, decide di aspettare il momento più propizio per attaccarlo.

In testa lo sforzo del brasiliano è sovra umano e nemmeno la scomparsa della sagoma della Williams di Mansell dagli specchietti, ritirato col cambio rotto, riesce a dargli sollievo poiché anche la sua trasmissione comincia ad abbandonarlo lasciandolo progressivamente con la sesta marcia.
La classe e l’abnegazione del pilota riescono ad ovviare all’inconveniente. Senna emulo di Clark quando in Olanda col motore in crisi con la lubrificazione decise di schiacciare la frizione in discesa per consumare meno olio possibile anche Senna cerca di sfruttare lo stacco della frizione per recuperare coppia dal suo 12 cilindri e per non dare l’impressione al suo inseguitore, Patrese, di poter essere attaccabile.

Gli ultimi giri consegnano Senna alla leggenda. Patrese, invitato dai box a non forzare eccessivamente il suo cambio, pare accontentarsi del secondo posto e all’ingresso dell’ultima curva, la famosa archibancadas un urlo liberatorio si libera dall’abitacolo della McLaren: il gran premio del Brasile era finalmente suo.
Stanco e spossato il campione venne estratto dalla sua McLaren e sul podio, vinto dalla fatica, mal riusciva a sollevare il trofeo. L’abbraccio di Fangio sancisce la grandezza del campione brasiliano, che nelle interviste post gara raccontando le ultime fasi della sua gara sembra quasi il cantore di se stesso.
In quel GP del Brasile 1991, Senna incoronò la sua leggenda dimostrando che la Formula 1 non poteva fare a meno di lui e della sua classe.

L’ordine d’arrivo del GP del Brasile 1991

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 1 Brazil Ayrton Senna
United Kingdom McLaren 01:38:28.128 71
1
10
2 6 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Williams 01:38:31.119 71
2
6
3 2 Austria Gerhard Berger
United Kingdom McLaren 01:38:33.544 71
4
4
4 27 France Alain Prost
Italy Ferrari 01:38:46.497 71
6
3
5 20 Brazil Nelson Piquet
Italy Benetton 01:38:50.088 71
7
2
6 28 France Jean Alesi
Italy Ferrari 01:38:51.769 71
5
1
7 19 Brazil Roberto Moreno
Italy Benetton +1 lap 70
14
0
8 24 Italy Gianni Morbidelli
Italy Minardi +2 laps 69
21
0
9 11 Finland Mika Häkkinen
United Kingdom Lotus +3 laps 68
22
0
10 25 Belgium Thierry Boutsen
France Ligier +3 laps 68
18
0
11 21 Italy Emanuele Pirro
Italy Dallara +3 laps 68
12
0
12 7 United Kingdom Martin Brundle
United Kingdom Brabham +4 laps 67
26
0
13 32 France Bertrand Gachot
Ireland Jordan Fuel System 63
10
0
RIT 5 United Kingdom Nigel Mansell
United Kingdom Williams Gearbox 59
3
0
RIT 26 France Érik Comas
France Ligier Engine 50
23
0
RIT 23 Italy Pierluigi Martini
Italy Minardi Spun Off 47
20
0
RIT 8 United Kingdom Mark Blundell
United Kingdom Brabham Engine 34
25
0
RIT 29 France Éric Bernard
France Larrousse Radiator 33
11
0
RIT 22 Finland Jyrki Järvilehto
Italy Dallara Electrical 22
19
0
RIT 33 Italy Andrea de Cesaris
Ireland Jordan Engine 20
13
0
RIT 4 Italy Stefano Modena
United Kingdom Tyrrell Gearbox 19
9
0
RIT 16 Italy Ivan Capelli
United Kingdom Leyton House Transmission 16
15
0
RIT 3 Japan Satoru Nakajima
United Kingdom Tyrrell Spun Off 12
16
0
RIT 15 Brazil Maurício Gugelmin
United Kingdom Leyton House Physical 9
8
0
RIT 17 Italy Gabriele Tarquini
France AGS Suspension 0
24
0
RIT 30 Japan Aguri Suzuki
France Larrousse Fuel Pump 0
17
0
DNQ 10 Italy Alex Caffi
United Kingdom Footwork No Time 0

0
DNQ 18 Sweden Stefan Johansson
France AGS No Time 0

0
DNQ 9 Italy Michele Alboreto
United Kingdom Footwork No Time 0

0
DNQ 12 United Kingdom Julian Bailey
United Kingdom Lotus No Time 0

0
DNPQ 14 France Olivier Grouillard
Italy Fondmetal No Time 0

0
DNPQ 35 Belgium Eric van de Poele
Italy Lambo No Time 0

0
DNPQ 34 Italy Nicola Larini
Italy Lambo No Time 0

0
DNPQ 31 Portugal Pedro Chaves
Italy Coloni No Time 0

0

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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