GP Brasile 2005: la prima Corona iridata per Fernando Alonso

Il 25 settembre 2005 la Formula 1 sbarca in Brasile per disputare la 17° prova del Campionato del Mondo di Formula 1, sul Circuito di Interlagos.
Tra le nuove regole in vigore quell’anno, vi era quella relativa ai motori che dovevano durare due Gran Premi consecutivi e in caso di rottura e quindi sostituzione, il pilota rischiava la penalizzazione nel Gran Premio in corso o in quello successivo, con la perdita di dieci posizioni sulla griglia di partenza e il divieto di cambiare le gomme durante il pit-stop in gara.

Nel 2004 la stagione era stata dominata dalla Ferrari (14° Titolo Mondiale Costruttori) e da Michael Schumacher (7° Mondiale piloti), ma nel 2005 la Rossa si presenta con una vettura non all’altezza dei rivali, cedendo lo scettro agli altri concorrenti, in primis la Renault di Flavio Briatore. La R25 è una vettura competitiva e dominerà la stagione grazie alla tenacia del suo pilota Fernando Alonso, ha potuto dominare la stagione. Il circus arriva in Brasile dopo le prove in Belgio e in Italia che hanno indirizzato il Mondiale. A Monza ha vinto Juan Pablo Montoya davanti a Fernando Alonso e all’altra R25 di Giancarlo Fisichella. Kimi Raikkonen termina in quarta posizione con la sua McLaren, Schumi con la F2005 finì fuori dalla zona punti (10°) e per la prima volta dopo 5 anni dovete cedere il titolo mondiale, essendo fuori dai giochi con oltre 50 punti di distacco da Alonso. Anche in Belgio, il nostro protagonista finisce in seconda posizione, dietro a Iceman dopo una gara senza forzature, grazie anche all’incidente verso il finale tra Montoya e Pizzonia.
In Brasile, al giovane pilota asturiano bastava ottenere il 3° posto per diventare a soli 24 anni, 1 mese e 28 giorni, il più giovane Campione del Mondo di Formula 1 (record che apparteneva a Fittipaldi nel 1972). In qualifica ottiene la pole position davanti a Montoya e Fisichella, mentre Raikkonen (uno dei suoi rivali più diretti) parte dalla 5° piazza, e la F2005 di Schumacher in 7° posizione. Alla partenza, ci fu un contatto tra la Red Bull di Coulthard con le Williams di Pizzonia e Webber che causò l’ingresso della Safety Car.

Mentre le McLaren fuggono, Alonso pensa bene di controllare la gara con il tentativo di portare al traguardo la vettura. Attorno, sono protagoniste la Ferrari di Michael Schumacher e la R25 di Fisichella, così come il duello tra Button e Rubens Barrichello con l’altra Rossa.
Nell walzer dei pit-stop le McLaren, malgrado abbiano deciso di ritardare l’operazione rispetto agli avversari, non perdono posizioni, e regalano alla squadra la prima doppietta della stagione con Juan Pablo Montoya e Kimi Raikkonen, mentre il giovane Alonso terminò la gara in 3° posizione, assaporando per la prima volta la gioia della conquista del Mondiale, interrompendo così il dominio Schumacher-Ferrari. Grazie a questo risultato, la Spagna si è vista affermare in una disciplina sportiva in cui mai aveva brillato, e Fernando divenne il primo pilota iberico a salire sul tetto del mondo della Formula 1 (con 133 punti).
Così il pilota spagnolo della Renault al termine del Gp del Brasile: «Vengo da un Paese che non ha tradizioni in Formula 1. Ho lottato da solo per ottenere tutto quanto ho avuto. Nessuno mi ha aiutato. Tutta la carriera si è basata sui risultati che ho fatto nelle categorie minori, con gli sponsor che mi sono procurato da solo. Ora ho raggiunto il massimo che potevo raggiungere. Posso ringraziare la mia famiglia, al massimo tre, quattro persone, non di più. Pochi amici veri. In Spagna non ci tornerà prima del Gp di Cina e non credo ci sarà nulla di speciale. Abbiamo provato a programmare qualcosa se avessi vinto il titolo, ma non è stato possibile per troppi interessi politici»
Le parole di Michael Schumacher
“Prima di tutto voglio fare i miei complimenti a Fernando e alla sua squadra per la conquista del titolo Piloti: hanno fatto un grande lavoro e, personalmente, mi ha fatto piacere vedere così felici alcune persone che lavorarono con me alla Benetton. Non vedo l’ora di tornare a lottare con loro l’anno prossimo. Abbiamo fatto una gara discreta, sicuramente migliore delle precedenti. Per noi la classifica Costruttori è importante e, quindi, il risultato odierno è positivo. Forse la competitività dimostrata oggi la potremo vedere anche nelle ultime due gare”
Ecco l’ordine di arrivo del GP del Brasile 2005
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 10 | ![]() |
![]() |
01:29:20.574 | 71 |
2 |
10 |
2 | 9 | ![]() |
![]() |
01:29:23.101 | 71 |
5 |
8 |
3 | 5 | ![]() |
![]() |
01:29:45.414 | 71 |
1 |
6 |
4 | 1 | ![]() |
![]() |
01:29:56.242 | 71 |
7 |
5 |
5 | 6 | ![]() |
![]() |
01:30:00.792 | 71 |
3 |
4 |
6 | 2 | ![]() |
![]() |
01:30:29.747 | 71 |
9 |
3 |
7 | 3 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 70 |
4 |
2 |
8 | 17 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 70 |
10 |
1 |
9 | 15 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 70 |
6 |
0 |
10 | 4 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 70 |
19 |
0 |
11 | 12 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 70 |
8 |
0 |
12 | 11 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 70 |
20 |
0 |
13 | 16 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 69 |
17 |
0 |
14 | 21 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 69 |
16 |
0 |
15 | 19 | ![]() |
![]() |
+3 laps | 68 |
15 |
0 |
RIT | 18 | ![]() |
![]() |
Mechanical | 55 |
11 |
0 |
NC | 7 | ![]() |
![]() |
+26 laps | 45 |
12 |
0 |
RIT | 20 | ![]() |
![]() |
Engine | 34 |
18 |
0 |
RIT | 8 | ![]() |
![]() |
Accident | 0 |
13 |
0 |
RIT | 14 | ![]() |
![]() |
Accident | 0 |
14 |
0 |