GP Brasile: nella terra dei campioni
Il Brasile è uno dei paesi che ha dato i natali ad alcuni dei più grandi piloti di Formula 1 tra cui Fittipaldi, Piquet e Senna che insieme hanno contribuito a regalare a questo paese ben otto titoli mondiali

Le prime tracce di gare automobilistiche in Brasile risalgono al periodo pre guerra negli anni 30, poi accantonata l’idea di costruire un quartiere residenziale, negli anni 40 si pensò bene di realizzare un circuito, tra due laghi artificiali (interlagos, appunto).
Il primo a mettere la firma è Carlos Reutmann su Brabham, ma la gara non era ancora valida per il campionato; il debutto ufficiale arriva nel 1973 con un brasiliano sul gradino più alto: così Emerson Fittipaldi vince la prima edizione ufficiale del Gran Premio del suo paese.
Dal 1973 al 1975 il podio di Interlagos vede alternarsi solo i colori verdeoro: doppietta di Fittipaldi e una vittoria di Carlos Pace nel 1975; il paulista parte terzo con la sua Brabham e resiste al suo connazionale che non riesce a festeggiare la terza vittoria consecutiva alla corsa di casa.
Il Brasile, si sa, da sempre sforna talenti in tutti i settori sportivi, dal calcio alla F1; sono campioni che cercano sempre di lasciare il segno, talvolta ci impiegano una vita e altre invece, basta solo un episodio per farli entrare di diritto nelle leggenda. Proprio quest’ultimo fu il caso del “Moco” così veniva chiamato Pace; benché la corona di fiori del vincitore di posò solo una volta sulle sue spalle, ciò è bastato per fargli scrivere la storia e intitolargli quel circuito che tante altre leggende hanno percorso.
La carriera di Pace purtroppo finirà presto; nel 1977 è in volo per tornare a San Paolo dopo aver trascorso un paio di giorni a casa del collega Marivaldo, ma il velivolo si schianta poco prima di atterrare, muoiono tutti e tre i passeggeri.
I tre anni successivi sono sotto il segno della Ferrari: la rossa trionfa per la prima volta nel 1976 con Lauda e poi con Reutemann che fa il bis.
Nel frattempo, i piloti iniziano a manifestare un certo scontento per le condizioni in cui versa la pista di Interlagos dato l’asfalto irregolare e abrasivo; inoltre la crescita demografica che stanno subendo i quartieri poveri attorno al circuito non si addice al glamour della Formula 1. Si decide così di traslocare sul circuito di Jacarepaguá nella città di Rio de Janeiro.
Il primo a vincere qui è Reutemann con la Ferrari nel 1978, l’argentino trionfa anche al GP del 1981 e conquista così la terza vittoria al GP del Brasile.
L’anno seguente a tagliare per primo il traguardo è l’idolo locale Nelson Piquet con la Brabham davanti a Keke Rosberg su Williams. Dopo la gara però, Ferrari e Renault fanno ricorso alla FIA, accusando le due scuderie inglesi di aver mentito riguardo il peso della vettura; la contestazione viene accolta e i primi due vengono squalificati, così la vittoria va ad Alain Prost giunto terzo con la Renault. Il francese si imporrà in Brasile in altre sei occasioni: 1984, 1985, 1987, 1988 e 1990, guadagnandosi la fama di “King of Rio”.
Il carioca Piquet torna a vincere nella sua città nell’edizione del 1986 con la Williams, mentre Nigel Mansell porta la sua Ferrari sul gradino più alto nel 1989.
San Paolo si riscatta nel 1990 e ottiene di nuovo la sua corsa, in questa edizione si arriva quasi a emulare quella del 72 che vide la vittoria di un pilota di casa, questa volta in pista c’è Ayrton Senna, peccato che un incomprensione al momento del sorpasso di una vettura doppiata lo costringe a rientrare ai box e si deve accontentare di un terzo posto.
Ma l’impresa eroica arriva l’anno successivo: nel 1991 Ayrton Senna vince il GP effettuando gli ultimi 20 giri con il cambio bloccato sulla sesta marcia; uno sforzo fisico immane tanto che il brasiliano esce dalla vettura urlando e sul podio, a stento, riesce ad alzare la coppa… il campione diventa leggenda. Beco e la sua McLaren si ripeteranno nel 1993 quando Prost è costretto al ritiro dopo un incidente. Il Karma colpisce Senna l’anno successivo: il campione è staccato di cinque secondi da Schumacher ma parcheggia ai box dopo aver perso il controllo della Williams.
Nel 1995 Schumacher e Coulthard salgono sul podio, ma dopo alcune ore arriva la squalifica dovuta alla quantità di benzina ritenuta irregolare; Berger e la Ferrari vengono dichiarati vincitori, ma la FIA accoglie l’appello di Bennetton e Williams, restituendo i punti sulla classifica piloti.
Coulthard trionfa nel 2001 con la McLaren; da segnalare i due fratelli Schumacher schierati fianco a fianco al via, per la prima e unica volta nella storia della Formula 1.
L’autodromo “Carlos Pace” è stato teatro di gioie ma anche di altrettante delusioni cocenti. Nel 2005 gli occhi sono tutti per Alonso e la Renault, lo spagnolo arriva terzo e si assicura il suo primo titolo a soli ventiquattro anni. Due anni più tardi a scrivere la storia è Kimi Raikkonen in Ferrari che strappa il titolo dalle mani di Hamilton e Alonso.

Il GP del 2008, invece, è una ferita ancora aperta nel cuore dei brasiliani e dei Ferraristi: Felipe Massa taglia per primo il traguardo convinto di avere il titolo il tasca; ma il sogno dura il tempo di un sorpasso: quello di Hamilton su Glock…
La vittoria dell’ex ferrarista rimane l’ultima di un pilota brasiliano davanti al pubblico di casa.
Nel 2012, sotto la pioggia, il coraggio premia Button: l’inglese decide di non montare le intermedie e va a vincere il GP, mentre: Sebastian Vettel festeggia il suo terzo titolo consecutivo e Schumacher si ritira dal mondo delle corse.
L’ edizioni 2014 e 2015 hanno visto trionfare Nico Rosberg della Mercedes, mentre nel 2016 la vittoria è andata a Lewis Hamilton. La gara disputatasi il 13 novembre ha visto battere anche due record importanti. Max Verstappen ottiene il suo primo giro veloce, diventando così il più giovane pilota, nella storia del mondiale di Formula 1 ad ottenere questo risultato e il secondo record va alla durata della gara conclusasi dopo oltre tre ore. Per fortuna nel 2016 c’era ancora un titolo piloti da assegnare, mentre il 2017 e il 2018 vedono Lewis Hamilton campione del mondo con due gare di anticipo.
L’ultima edizione del Gran Premio del Brasile ha visto trionfare Max Verstappen, mentre la Mercedes si appresta a chiudere una stagione da record.
L’albo d’oro del GP del Brasile
Interlagos
Anno | Gara | Data | Winning Driver | Team | Giri | |
---|---|---|---|---|---|---|
13 | 2022 | Gran Premio del Brasile | 11 novembre | ![]() |
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71 |
12 | 2021 | Gran Premio del Brasile | 14 novembre | ![]() |
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71 |
11 | 1989 | Gran Premio del Brasile | 26 marzo | ![]() |
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61 |
10 | 1988 | Gran Premio del Brasile | 3 aprile | ![]() |
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60 |
9 | 1987 | Gran Premio del Brasile | 12 aprile | ![]() |
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61 |
8 | 1986 | Gran Premio del Brasile | 23 marzo | ![]() |
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61 |
7 | 1985 | Gran Premio del Brasile | 07 aprile | ![]() |
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61 |
6 | 1984 | Gran Premio del Brasile | 25 marzo | ![]() |
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61 |
5 | 1983 | Gran Premio del Brasile | 13 marzo | ![]() |
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63 |
4 | 1982 | Gran Premio del Brasile | 21 marzo | ![]() |
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63 |
3 | 1981 | Gran Premio del Brasile | 29 marzo | ![]() |
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62 |
2 | 1978 | Gran Premio del Brasile | 29 gennaio | ![]() |
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63 |