fbpx
1960-1969Formula 1On this day

GP Canada 1968: Amon jellato, Hulme raddoppia

Come da copione. Potremmo definire così la gara della Ferrari, che aveva in mano una vittoria sicura durante il Gran Premio del Canada, anno 1968. Ma con Chris Amon il destino sembra girargli sempre a suo sfavore.

Ancora una volta quindi il Cavallino non trova la strada del successo. Perso Jacky Ickx nell’incidente durante le prove libere, il neozelandese viene chiamato a sostituirlo. Il belga si schianta a causa dell’acceleratore bloccato, procurandosi la frattura di una gamba. Perde così ogni ambizione di potere vincere il titolo mondiale: era secondo in classifica piloti.

La pole position è di un giovane talento, Jochen Rindt con la Lotus. Ma alla partenza Amon prende il comando in modo perentorio. Il Gran Premio presto diventa un ecatombe di piloti, saranno ben 14. Il primo a lasciare la corsa è il britannico John Surtees per problemi al cambio. Poi Dan Gurney, con un radiatore rotto. Una perdita d’olio mise fuori corda anche lo svizzero Jo Siffert.

Anche Graham Hill, in lizza per l’iride, rischia di dover dichiarare forfait: si riaffiorano le noie alla sospensione avvenute durante le prove, fermandosi al 56esimo passaggio, poi con un insperato inseguimento riesce a riavvicinarsi al gruppo di testa, concludendo poi quarto. Saranno poi 3 punti importantissimi per il campionato.

chris-amon-canada-1968
© Norm MacLeod

Dicevamo di Chris: il pilota continua la sua corsa sul poleman Rindt, risalito nel frattempo in seconda posizione, ma anche l’austriaco alza bandiera bianca per un cedimento al motore. Alle spalle della Ferrari 312 F1, salgono sornioni le McLaren condotte dal pacato ma velocissimo Denny Hulme e dal fondatore del team Bruce McLaren.

Ebbene dopo aver dominato 73 dei 90 giri previsti, e dopo aver falcidiato tutti i suoi avversari, la proverbiale jella che lo inseguiva si prende la sua vittoria nel peggiore dei modi, rompendo la trasmissione della Rossa di Maranello.

La doppietta vanno quindi alle arancioni McLaren, risultato che conseguente i ritiri di tutti i principali protagonisti del campionato portarono Hulme a pari punti in classifica generale con Graham Hill, che poi vincerà il titolo mondiale.

Pure Denny ha avuto le sue grane: “Sono stato costretto a cambiare marcia almeno 20 volte a giro, e ve ne erano in programma 90” dirà. Il campione in carica sembrava avviarsi alla riconquista del titolo, ma come abbiamo già detto prima non sarà così.

L’ordine di arrivo del GP del Canada 1968

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 1 New Zealand Denny Hulme
United Kingdom McLaren 02:27:11.200 90
6
9
2 2 New Zealand Bruce McLaren
United Kingdom McLaren +1 lap 89
8
6
3 16 Mexico Pedro Rodríguez
United Kingdom BRM +2 laps 88
12
4
4 3 United Kingdom Graham Hill
United Kingdom Lotus +4 laps 86
5
3
5 21 United Kingdom Vic Elford
United Kingdom Cooper-Climax +4 laps 86
16
2
6 14 United Kingdom Jackie Stewart
France Matra +7 laps 83
11
1
RIT 18 France Jean-Pierre Beltoise
France Matra Gearbox 77
15
0
RIT 9 New Zealand Chris Amon
Italy Ferrari Transmission 72
2
0
RIT 15 France Johnny Servoz-Gavin
France Matra Accident 71
13
0
NC 20 Belgium Lucien Bianchi
United Kingdom Cooper-Climax Not Classified 56
18
0
RIT 19 France Henri Pescarolo
France Matra Oil Pressure 54
19
0
RIT 6 Austria Jochen Rindt
United Kingdom Brabham Engine 39
1
0
RIT 4 United Kingdom Jackie Oliver
United Kingdom Lotus Halfshaft 32
19
0
RIT 5 Australia Jack Brabham
United Kingdom Brabham Suspension 31
10
0
RIT 12 Switzerland Jo Siffert
United Kingdom Lotus Oil Leak 29
3
0
RIT 11 United States Dan Gurney
United Kingdom McLaren Radiator 29
4
0
RIT 24 United Kingdom Piers Courage
United Kingdom BRM Gearbox 22
14
0
RIT 27 Canada Bill Brack
United Kingdom Lotus Halfshaft 18
20
0
RIT 8 United Kingdom John Surtees
Japan Honda Gearbox 10
7
0
RIT 22 Sweden Jo Bonnier
United Kingdom McLaren Fuel System 0
17
0
DNS 10 Belgium Jacky Ickx
Italy Ferrari Practice accident 0

0

Ci trovi su

Linkedin Facebook Instagram
Pubblicità

Giuseppe Lapietra

Classe '90, tante esperienze lavorative alle spalle, ma una sola passione, quella dei motori. Arriva tardivamente a conoscere la Formula 1, chiedendosi poi perché non l'abbia conosciuta prima. Il lato amarcord lo scopre quasi per scherzo grazie a una pagina FB che fonda assieme ad un amico, restandole ammaliato. Guarda comunque al futuro! Si diletta nella fotografia, e strizza un occhio anche alla tecnologia.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio