GP Canada 1999, Schumi sbaglia, Hakkinen ringrazia
Ne accadono di tutti i colori. Il tedesco sbatte e Mika trionfa, Fisichella festeggia il podio con la Benetton

Lo chiamano il ‘Muro dei campioni’, celeberrimo quanto beffardo. E mai più beffardo, il ‘Muro dei campioni’ lo fu nell’ultima edizione dello scorso millennio, quando fece secchi in un solo weekend Jacques Villeneuve, Damon Hill e soprattutto Michael Schumacher, tre illustri firme della Formula 1 targata anni Novanta.
Siamo nel fine settimana del 13 giugno 1999, circuito di Montreal, sull’isola di Notre Dame, meta imperdibile per gli appassionati di motorsport canadesi dai tempi di Gilles Villeneuve, che qui firmò il primo successo della sua breve e spericolata carriera. Ora c’è suo figlio Jacques a tenere alta la bandiera del Canada, ma ormai da due anni l’iridato del ’97 fa da comprimario. Colpa di una Williams che ha perso i suoi superpoteri l’anno prima, convincendolo a migrare verso un’avventura audace ma dai dubbi risvolti: il nuovissimo team targato BAR Honda. Per ora è un flop: la macchina è nervosa e instabile, tanto che alla gara di casa Jacques arriva con una sfilza di ritiri.
Una sfilza che continuerà per quasi tutta la stagione, ad eccezione di qualche piazzamento (fuori però dalla zona punti) nella fase finale dell’anno. Gli appassionati canadesi dovranno mettersi il cuore in pace: anche nella corsa casalinga, l’idolo locale Jacques non va oltre un 16esimo posto in qualifica e l’ennesimo ritiro in gara. Appunto, spalmando la sua BAR addosso a quel famigerato muro dei campioni.
FERRARI CONTRO MCLAREN
L’attenzione, allora, è tutta per Ferrari e McLaren. Siamo nel pieno della diatriba Schumacher-Hakkinen. Il finlandese ha appena trionfato a Barcellona e minaccia a sole sei lunghezze in classifica il capofila tedesco. Ma in qualifica Sua Maestà Schumi rimette a zittire il campione in carica, prendendosi la pole per 29 millesimi. La McLaren di Hakkinen è comunque in prima fila con il secondo tempo, davanti all’altra Ferrari di Irvine e a David Coulthard.
La corsa riserva al Cavallino il più beffardo degli epiloghi. Schumacher si difende al via da Hakkinen e mantiene il comando, mentre dietro ne accadono di ogni. Prima escono di scena Barrichello, Trulli e Alesi, poi Zonta e Hill sbattono in rapida successione contro il muro dei campioni.
Finché, al 30° giro, arriva l’errore che non ti aspetti. Anche il robot Schumi, leader fino a quel momento senza sbavature, si rivela umano, sbanda e picchia proprio là, sul muro dei campioni. Errore madornale, perché consegna la testa della corsa all’acerrimo rivale Hakkinen, che non la mollerà più. Ironia della sorte, poche tornate dopo nello stesso punto sarà proprio l’ex rivale Villeneuve, quello con cui Michael si giocava gare e titoli prima di Hakkinen, a dire addio alla corsa.

SI SALVI CHI PUÓ
Ma i colpi di scena non sono finiti. Dopo il rientro della Safety Car per il crash del pilota BAR, Coulthard e Irvine (in quel momento entrambi virtualmente sul podio) entrano in collisione e vengono risucchiati dal gruppo. Alla piazza d’onore ci risale così Giancarlo Fisichella, all’epoca pilota Benetton. Il romano, nelle ultime tornate, viene però sopravanzato dalla Jordan di Frentzen, che però a quattro giri dal termine accusa un cedimento ai freni e schizza addosso alle barriere. Fisichella può così celebrare il secondo posto dietro Hakkinen, mentre sull’ultimo gradino del podio sale Irvine, che nel frattempo era riuscito a rimontare dopo l’urto con Coulthard. Ralf Schumacher, Johnny Herbert e Pedro Diniz chiuderanno la zona punti, con lo scozzese della McLaren relegato in settima piazza.
Il GP del Canada sarà anche l’ultimo, per un lungo periodo, con Schumacher in pista. Il tedesco si infortunerà infatti nell’appuntamento successivo di Silverstone, per poi tornare al penultimo GP iridato della Malesia, in quel rush finale che consegnò il secondo e ultimo alloro alla McLaren di Hakkinen.
L’ordine d’arrivo del GP del Canada 1999
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | ![]() |
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01:41:35.727 | 69 |
2 |
10 |
2 | 9 | ![]() |
![]() |
01:41:36.509 | 69 |
7 |
6 |
3 | 4 | ![]() |
![]() |
01:41:37.524 | 69 |
3 |
4 |
4 | 6 | ![]() |
![]() |
01:41:38.119 | 69 |
13 |
3 |
5 | 17 | ![]() |
![]() |
01:41:38.532 | 69 |
10 |
2 |
6 | 12 | ![]() |
![]() |
01:41:39.438 | 69 |
18 |
1 |
7 | 2 | ![]() |
![]() |
01:41:40.731 | 69 |
4 |
0 |
8 | 21 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 68 |
22 |
0 |
9 | 18 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 68 |
15 |
0 |
10 | 20 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 67 |
21 |
0 |
11 | 8 | ![]() |
![]() |
Brakes | 65 |
6 |
0 |
RIT | 5 | ![]() |
![]() |
Brakes | 50 |
12 |
0 |
RIT | 15 | ![]() |
![]() |
Transmission | 41 |
19 |
0 |
RIT | 22 | ![]() |
![]() |
Spun off | 34 |
16 |
0 |
RIT | 3 | ![]() |
![]() |
Spun off | 29 |
1 |
0 |
RIT | 14 | ![]() |
![]() |
Transmission | 22 |
20 |
0 |
RIT | 7 | ![]() |
![]() |
Spun off | 14 |
14 |
0 |
RIT | 16 | ![]() |
![]() |
Steering | 14 |
5 |
0 |
RIT | 23 | ![]() |
![]() |
Spun off | 2 |
17 |
0 |
RIT | 11 | ![]() |
![]() |
Collision | 0 |
8 |
0 |
RIT | 19 | ![]() |
![]() |
Collision | 0 |
9 |
0 |
RIT | 10 | ![]() |
![]() |
Transmission | 0 |
11 |
0 |