GP Cina 2017, Hamilton va a prendersi la sua 54esima vittoria in carriera

Serviva una reazione d’orgoglio, ed alla fine c’è stata: dopo un amaro secondo posto racimolato in quel di Melbourne, Lewis Hamilton è tornato alla ribalta al GP di Cina 2017 sul circuito di Shanghai, realizzando un hat trick decisamente necessario per il morale suo e della squadra.
Pole position, giro veloce (1’35”378) e vittoria, la sua 54esima in carriera ma anche la 65esima affermazione per la Mercedes, che in Cina mostra una W08 EQ Power+ competitiva come la precedente W07 Hybrid dell’anno scorso.

Grazie ad una partenza davvero perfetta, un aspetto che invece l’anno scorso era il tallone d’achille per il britannico, Hamilton è riuscito a tenere sempre a distanza, in una gara iniziata con l’asfalto bagnato che è andato gradualmente ad asciugare, il secondo arrivato al traguardo, un Sebastian Vettel che a Shanghai non ha potuto proprio nulla per fermare la Freccia d’Argento numero 44.
Il tedesco, infatti, ha azzardato inizialmente il pit-stop anticipato per montare le gomme slick, ma la Virtual Safety Car resasi necessaria per togliere i detriti della Sauber C36 di Antonio Giovinazzi, andata contro le barriere in rettilineo nel corso del quarto giro, ha giocato a suo sfavore.

Per l’inciso, il botto del pilota di Martina Franca ha costretto tutti i piloti a passare dalla pit-lane, e così facendo Seb è rimasto imbottigliato senza poter provare a contrastare il rivale Hamilton. Poco male, perchè comunque il pilota di Heppenheim porta a casa un prezioso secondo posto che, sommato alla vittoria in Australia, lo porta a 43 punti nella classifica iridata, a pari merito con la prima guida della Mercedes.
Ha conquistato il gradino più basso del podio, invece, un Max Verstappen che in Cina è tirato fuori la stessa magia di Interlagos 2016: scattato dalla 16esima posizione in griglia per problemi alla power unit Renault by Tag Heuer, l’olandese al termine del primo passaggio era già settimo, ma in virtù del suo puro talento di guida non si è accontentato arrivando fino alla terza posizione assoluta sotto la bandiera a scacchi. Anche se la RB13, attualmente, non è all’altezza delle più competitive Ferrari e Mercedes, qua a Shanghai ha fatto la sua bella figura, anche grazie ad un Daniel Ricciardo quarto che mette in cassaforte punti preziosi per il Campionato Costruttori.

Delude ancora una volta Kimi Raikkonen, quinto e vittima di un’incompresione con il muretto dei box che l’ha costretto a ritardare fin troppo il secondo pit-stop con il risultato di rimanere in pista con le gomme praticamente alla frutta. Dietro di lui l’altro finlandese, un Valtteri Bottas che ha pagato un testacoda in regime di Virtual Safety Car al punto che la sua rimonta, alla fine, non è andata oltre il sesto posto assoluto.
Vince il titolo di miglior pilota dietro ai tre top team lo spagnolo Carlos Sainz Jr., coraggioso a partire fin dallo start con le gomme slick da asciutto e protagonista di un testacoda con conseguente strisciata sulle barriere che non l’ha impensierito, dal momento che ha terminato la sua fatica in settima piazza. A seguire la prima delle HAAS con Kevin Magnussen, in grado di mettersi dietro entrambe le Force India di Sergio Perez ed Esteban Ocon.
Fuori dalla top ten l’altra VF-17 di Romain Grosjean, autore di tanto spettacolo in pista grazie ai suoi sorpassi a ruote bloccate, le due Renault di Nico Hulkenberg e Jolyon Palmer ma anche la Williams di un Felipe Massa decisamente incolore.
Gara finita troppo presto per il nostro Antonio Giovinazzi, già autore ieri di un incidente in Q1 che oggi ha ripetuto al quarto passaggio sul traguardo: a causa della pista ancora molto umida, il pilota di Martina Franca ha perso il controllo della sua C36, andando a schiantarsi contro le barriere di protezione e lasciando la sua Sauber con tanto di detriti in pieno rettilineo.

Round difficile anche per i due “rookies” Lance Stroll, insabbiatosi dopo che Sergio Perez lo ha centrato da dieto, e Stoffel Vandoorne, costretto al ritiro nel corso della 18esima tornata per problemi di pescaggio alla pompa della benzina della sua McLaren-Honda. Ancora sfortuna anche per Fernando Alonso, che ha alzato bandiera bianca dopo 33 giri.
L’ordine di arrivo del GP della Cina 2017
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Fast Lap | Led | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | ![]() |
![]() |
01:37:36.158 | 56 |
01:35.378 |
44 |
1 |
25 |
2 | 5 | ![]() |
![]() |
01:37:42.408 | 56 |
01:35.423 |
40 |
2 |
18 |
3 | 33 | ![]() |
![]() |
01:38:21.350 | 56 |
01:36.722 |
31 |
19 |
15 |
4 | 3 | ![]() |
![]() |
01:38:22.193 | 56 |
01:36.791 |
36 |
5 |
12 |
5 | 7 | ![]() |
![]() |
01:38:24.234 | 56 |
01:36.003 |
42 |
4 |
10 |
6 | 77 | ![]() |
![]() |
01:38:24.966 | 56 |
01:35.849 |
41 |
3 |
8 |
7 | 55 | ![]() |
![]() |
01:38:49.051 | 56 |
01:37.398 |
30 |
11 |
6 |
8 | 20 | ![]() |
![]() |
01:37:45.844 | 55 |
01:37.528 |
35 |
12 |
4 |
9 | 11 | ![]() |
![]() |
01:38:00.090 | 55 |
01:36.531 |
55 |
8 |
2 |
10 | 31 | ![]() |
![]() |
01:38:06.668 | 55 |
01:37.036 |
55 |
20 |
1 |
11 | 8 | ![]() |
![]() |
01:38:19.297 | 55 |
01:37.551 |
50 |
17 |
0 |
12 | 27 | ![]() |
![]() |
01:38:36.150 | 55 |
01:38.015 |
36 |
7 |
0 |
13 | 30 | ![]() |
![]() |
01:38:38.199 | 55 |
01:38.181 |
47 |
18 |
0 |
14 | 19 | ![]() |
![]() |
01:38:44.386 | 55 |
01:36.511 |
50 |
6 |
0 |
15 | 9 | ![]() |
![]() |
01:39:12.856 | 55 |
01:39.732 |
50 |
14 |
0 |
RIT | 14 | ![]() |
![]() |
01:01:12.183 | 33 |
01:39.496 |
31 |
13 |
0 |
RIT | 26 | ![]() |
![]() |
00:36:36.260 | 18 |
01:40.090 |
18 |
9 |
0 |
RIT | 2 | ![]() |
![]() |
00:35:49.080 | 17 |
01:41.460 |
15 |
16 |
0 |
RIT | 36 | ![]() |
![]() |
00:07:11.638 | 3 |
00:00.000 |
0 |
15 |
0 |
RIT | 18 | ![]() |
![]() |
00:00:00.000 | 0 |
00:00.000 |
0 |
18 |
0 |