GP del Canada 1984: Piquet la spunta su Lauda
Le due McLaren arrivano dietro al brasiliano, le Ferrari soffrono
Laddove aveva portato per la prima volta al successo il motore BMW nel 1982, Nelson Piquet, dopo 6 gare a secco, coglie la prima vittoria del 1984 a Montreal, in Canada. Il campione del mondo in carica, partito dalla pole, si lascia dietro le due McLaren, guidate dall’allievo e dal maestro. Alain Prost, lasciata la Renault, è approdato alla corte di Ron Dennis. Niki Lauda, dopo il ritiro dalla Formula 1, ha scelto di rientrare e affiancare il giovanotto con il quale costituirà un sodalizio pacifico e proficuo.
DIFFERENZA DI GOMME
Il brasiliano d’altronde era fiducioso già dopo le qualifiche, nelle quali aveva ottenuto la pole con un tempo di 1:25:442 a 185 km/h di media: “Era molto importante per me in questo momento dare una dimostrazione del genere, e anche per la corsa, dato che non si è rotto nulla, dovrei essere abbastanza competitivo”. Sono trascorsi due anni dalla scomparsa di Gilles Villeneuve, e il circuito, immediatamente intitolato a lui, profuma ancora del suo ricordo, così come sarà negli anni a venire. Alle spalle di Piquet e Prost, partono De Angelis con la Lotus e Warwick con la Renault. La Ferrari deve accontentarsi della terza fila, con Arnoux davanti ad Alboreto. I primi tre in griglia ottengono il tempo con gomme Michelin da qualifica, mentre gli altri (Ferrari, Williams e Alfa Romeo con le Goodyear) hanno optato per gli stessi pneumatici che avrebbero utilizzato in gara. Piccolo fuori onda: in un incontro amichevole di calcio i piloti battono i giornalisti per 8-1.
Alla partenza, Prost infila Piquet, che lo ripassa quasi immediatamente. Al decimo giro si ritira la Ferrari di Alboreto: problemi al motore. A metà gara Piquet è in testa davanti a Prost, Lauda, Arnoux e Warwick. Chi aggredisce è Eddie Cheever con l’Alfa Romeo: l’americano supera anche Senna, che è al suo primo anno in Formula 1 e guida la Toleman, ma si ferma a cinque giri dalla fine restando senza benzina. Lauda attacca a più riprese il compagno di squadra, e riesce a superarlo prendendosi la seconda piazza. L’ordine di arrivo non cambierà, ma negli ultimi giri si assiste a una vera e propria passeggiata turistico-autostradale delle vetture, che vogliono evitare di restare senza benzina.
IL PIEDE CALDO
A fine gara, Piquet chiede a un meccanico Brabham di rinfrescargli con una bottiglia d’acqua il piede destro del brasiliano. Il motivo, lo spiega direttamente lui: “Me lo sono quasi bruciato, c’era il radiatore che scaldava troppo. Mi sono piagato tutto, ma sono contento: era ora che vincessi, quest’anno non ne era andata bene una”. Lauda spiega invece la corsa al risparmio della benzina: “Ho tirato come un matto all’inizio, ma mi sono detto che se fossi andato avanti così avrei finito il carburante”. A catena, anche Prost non si è risparmiato: “Ho bruciato i freni per star dietro a Piquet. Quando Lauda mi ha sopravanzato, ho dovuto farlo passare. E’ andata bene che ho preso 4 punti per il campionato”.
Tocca al decano Forghieri spiegare invece le noie alle due Rosse. Alboreto fuori, Arnoux quinto nonostante qualche ulteriore problema e grazie a un magistrale sorpasso all’ultima curva su Mansell: “Non abbiamo avuto un solo problema in tutto il week-end. Michele è rimasto senza pressione alla benzina. René invece è stato bravo a tirare fuori gli attributi, il problema allo scarico gli ha dato non più di 400-450 cavalli, in pratica il motore turbo è diventato un aspirato”. Quarto posto per De Angelis e la sua Lotus: “Avevo il muletto con un motore vecchio, dopo aver rotto quello da corsa nella mezz’ora di riscaldamento mattutina. Per tutta la gara non ho visto più di diecimila giri, contro gli undicimila normali”. Prost sale a 32,5 punti in classifica contro i 24 di Lauda. Il mezzo punto è dovuto a ciò che era accaduto a Montecarlo, con la gara sospesa e l’attribuzione di metà del punteggio. Ma a fine anno, la spunterà Niki. L’ultimo ruggito di un simbolo della Formula 1.
L’ordine d’arrivo del GP del Canada 1984
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Nelson Piquet |
Brabham | 01:46:23.748 | 70 |
1 |
9 |
2 | 8 | Niki Lauda |
McLaren | 01:46:26.360 | 70 |
8 |
6 |
3 | 7 | Alain Prost |
McLaren | 01:47:51.780 | 70 |
2 |
4 |
4 | 11 | Elio de Angelis |
Lotus | +1 lap | 69 |
3 |
3 |
5 | 28 | René Arnoux |
Ferrari | +2 laps | 68 |
5 |
2 |
6 | 12 | Nigel Mansell |
Lotus | +2 laps | 68 |
7 |
1 |
7 | 19 | Ayrton Senna |
Toleman | +2 laps | 68 |
9 |
0 |
8 | 14 | Manfred Winkelhock |
ATS | +2 laps | 68 |
12 |
0 |
9 | 20 | Johnny Cecotto |
Toleman | +2 laps | 68 |
20 |
0 |
10 | 9 | Philippe Alliot |
RAM | +5 laps | 65 |
26 |
0 |
11 | 23 | Eddie Cheever |
Alfa Romeo | Out of Fuel | 63 |
11 |
0 |
DSQ | 3 | Martin Brundle |
Tyrrell | Disqualified | 68 |
21 |
0 |
RIT | 17 | Marc Surer |
Arrows | Engine | 59 |
23 |
0 |
RIT | 16 | Derek Warwick |
Renault | Chassis | 57 |
4 |
0 |
NC | 21 | Huub Rothengatter |
Spirit | Not Classified | 56 |
24 |
0 |
DSQ | 4 | Stefan Bellof |
Tyrrell | Disqualified | 52 |
22 |
0 |
RIT | 26 | Andrea de Cesaris |
Ligier | Brakes | 40 |
10 |
0 |
RIT | 2 | Corrado Fabi |
Brabham | Turbo | 39 |
16 |
0 |
RIT | 18 | Thierry Boutsen |
Arrows | Engine | 38 |
18 |
0 |
RIT | 22 | Riccardo Patrese |
Alfa Romeo | Accident | 37 |
14 |
0 |
RIT | 6 | Keke Rosberg |
Williams | Fuel system | 32 |
15 |
0 |
RIT | 5 | Jacques Laffite |
Williams | Turbo | 31 |
17 |
0 |
RIT | 10 | Mike Thackwell |
RAM | Turbo | 29 |
25 |
0 |
RIT | 24 | Piercarlo Ghinzani |
Osella | Gearbox | 11 |
19 |
0 |
RIT | 27 | Michele Alboreto |
Ferrari | Engine | 10 |
6 |
0 |
RIT | 25 | François Hesnault |
Ligier | Turbo | 7 |
13 |
0 |