GP Detroit 1984: polemiche a non finire, la certezza è Piquet
24 giugno 1984: nel circuito cittadino di Detroit si svolge l’ottavo GP della stagione. Alla sua terza ospitata nel Circus, il manto stradale della città americana non è delle condizioni migliori, con diverse crepe e avvallamenti, dovuti al gelo dell’inverno, molto rigido da quelle parti.
A ciò si aggiunge un incidente nelle prove libere del venerdì, quando Derek Warwick si scontra ad un muretto del tracciato. La sospensione entra nell’abitacolo della sua Renault: di fronte alle sue lamentele, Niki Lauda, in qualità di presidente del sindacato dei piloti, chiede una riduzione di potenza, e una modifica alle pedaliere, arretrate dietro la linea delle gomme anteriori, per meglio proteggere i piedi, aggiungendo che non era un caso isolato.
In classifica il duo McLaren Prost-Lauda sono saldamente in testa, con gli altri piloti a spartire le briciole.
Le qualifiche
Nella sessione ufficiale il miglior tempo è però di Nigel Mansell, su Lotus, che precede Niki Lauda e Nelson Piquet; i tre erano racchiusi in appena tre decimi. Il tempo di Lauda venne poi cancellato in quanto l’alettone posteriore era più largo di un millimetro rispetto al consentito.
Il turno viene interrotto per due volte per degli incidenti. Il primo coinvolge Teo Fabi e Marc Surer, che si colpirono a oltre 200 km/h, per poi finire contro le protezioni. Invece Ayrton Senna, che fino a quel momento aveva il terzo tempo, esce alla chicane prima dell’arrivo, terminando contro un guard-rail. I piloti continuano a protestare per le condizioni della pista.
Al sabato è un’altra storia: Nelson Piquet strappa la pole position al britannico. Il brasiliano precede di sei decimi Alain Prost, mentre Mansell scala in terza posizione, davanti a Michele Alboreto, in ripresa rispetto al venerdì. Lauda chiude solo decimo: l’austriaco girò molto, per cercare un tempo, dopo l’esclusione del venerdì, ma fu sempre penalizzato dal traffico presente in pista.
La gara
Nella notte un forte acquazzone colpisce il tracciato, che così diventa ancora più scivoloso e insidioso.
Al via, Nigel Mansell, cerca di infilarsi tra Prost e Piquet, ma finisce schiacciato tra le due vetture: il francese ne esce indenne, mentre il brasiliano va in testacoda, andando a sbattere contro Alboreto. Il suo pneumatico vola via, andando a colpire la Toleman di Senna, fortunatamente nella sospensione anteriore: Surer si ritrova la Brabham di Piquet ferma, e non può evitare l’urto.
La gara viene sospesa: Nelson ha il collo dolorante, vittima dello duro contatto iniziale, Alboreto e Senna utilizzano il muletto, cosa che l’Arrows non aveva, costringendo al ritiro Surer. Alla Lotus, Mansell prende la vettura di De Angelis, costretto anche lui a ripiegare sul muletto.
Al secondo via Piquet prende il comando, seguito da Prost, Mansell e Alboreto. Nei primi giri Derek Warwick passa prima Eddie Cheever e poi Michele, installandosi in quarta posizione. Prost cerca di mantenere contatto da Piquet, fino a quando le sue gomme non iniziano a degradarsi e al decimo giro subisce il sorpasso da Mansell alla Congress. Due giri dopo Cheever si issa in quinta posizione ad Alboreto.
Mansell si mette alla caccia di Piquet ma, al diciassettesimo giro inizia a rallentare a causa di un problema al cambio. Poco dopo Prost si ferma per cambiare gli pneumatici, dopo essere stato passato da Cheever, Alboreto e De Angelis.
Nello stesso giro ci fu anche il ritiro per Senna, dopo essere andato a sbattere contro le protezioni della prima curva. La gara era sempre comandata da Piquet, seguito da Mansell, Alboreto, De Angelis, Boutsen e Rosberg.
Al ventisettesimo giro Mansell deve lasciare la gara a causa del cambio, lasciando spazio alle due Tyrrell di Brundle e Bellof, in quinta e sesta posizione. La gioia di Stefan dura poco: al 34esimo giro arriva largo all’uscita dell’ultima chicane e urta il muretto rompendo una sospensione. Nello stesso giro Warwick, in rimonta, prese la quarta posizione a Rosberg. Passa anche in terza dopo pochi giri, ma la sua gara viene rovinata da un guasto al cambio che lo costrinse all’abbandono al giro 41.
L’unica Tyrrell di Brundle sale fino al quarto posto, dopo aver passato Rosberg e inizia a rimontare su De Angelis, che soffriva anche lui di problemi al cambio. È un ecatombe: anche anche Alboreto, secondo, al 50esimo passaggio abbandona il gran premio, col motore fuori uso.
Ultimi giri, Martin è scatenato: Brundle supera De Angelis, portandosi al secondo posto, con un distacco di 20 secondi da Piquet. Nell’ultimo giro inizia a vedere la Brabham, ma il carioca controlla senza problemi, andando a vincere davanti all’inglese (al primo podio). Terzo è De Angelis, e a seguire troviamo Teo Fabi (per la prima volta a punti), Prost e Jacques Laffite.
In ottica campionato, anche il GP per Niki Lauda è da dimenticare, gettando la spugna al giro 33 per problemi elettrici. Con Prost ancora il testa, in terza posizione sale il buon de Angelis con 22 punti.
Il caso Tyrrell
Al termine della gara le vetture della Tyrrell vengono sottoposte a verifica. Il peso risulta regolare, ma i tecnici della federazione controllano anche il serbatoio d’acqua, all’interno del quale viene scoperto un liquido sconosciuto, nel quale galleggiavano dei pallini di piombo.
Questo serviva per arricchire l’aria immessa sui tromboncini di aspirazione, al fine di ritardare la detonazione del motore, rendendo così possibile l’utilizzo di un maggior rapporto di compressione, quindi una maggiore potenza. La FISA perciò decide di escludere la Tyrrell dalle rimanenti gare del campionato del mondo, e cancella tutti i punti ottenuti fino al momento della squalifica.
L’ordine d’arrivo del GP di Detroit 1984
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Nelson Piquet |
Brabham | 01:55:41.842 | 63 |
1 |
9 |
2 | 11 | Elio de Angelis |
Lotus | 01:56:14.480 | 63 |
5 |
6 |
3 | 2 | Teo Fabi |
Brabham | 01:57:08.370 | 63 |
23 |
4 |
4 | 7 | Alain Prost |
McLaren | 01:57:37.100 | 63 |
2 |
3 |
5 | 5 | Jacques Laffite |
Williams | +1 lap | 62 |
19 |
2 |
DSQ | 3 | Martin Brundle |
Tyrrell | Illegal Ballast in Fuel System | 63 |
11 |
0 |
RIT | 27 | Michele Alboreto |
Ferrari | Engine | 49 |
4 |
0 |
RIT | 6 | Keke Rosberg |
Williams | Turbo | 47 |
21 |
0 |
RIT | 16 | Derek Warwick |
Renault | Gearbox | 40 |
6 |
0 |
DSQ | 4 | Stefan Bellof |
Tyrrell | Accident | 33 |
16 |
0 |
RIT | 15 | Patrick Tambay |
Renault | Transmission | 33 |
9 |
0 |
RIT | 9 | Philippe Alliot |
RAM | Brakes | 33 |
20 |
0 |
RIT | 8 | Niki Lauda |
McLaren | Electrical | 33 |
10 |
0 |
RIT | 12 | Nigel Mansell |
Lotus | Gearbox | 27 |
3 |
0 |
RIT | 18 | Thierry Boutsen |
Arrows | Engine | 27 |
13 |
0 |
RIT | 26 | Andrea de Cesaris |
Ligier | Overheating | 24 |
12 |
0 |
RIT | 20 | Johnny Cecotto |
Toleman | Clutch | 23 |
17 |
0 |
RIT | 23 | Eddie Cheever |
Alfa Romeo | Engine | 21 |
8 |
0 |
RIT | 19 | Ayrton Senna |
Toleman | Accident | 21 |
7 |
0 |
RIT | 22 | Riccardo Patrese |
Alfa Romeo | Spun Off | 20 |
25 |
0 |
RIT | 25 | François Hesnault |
Ligier | Accident | 3 |
18 |
0 |
RIT | 24 | Piercarlo Ghinzani |
Osella | Accident | 3 |
26 |
0 |
RIT | 28 | René Arnoux |
Ferrari | Accident | 2 |
15 |
0 |
RIT | 10 | Jonathan Palmer |
RAM | Tyre | 2 |
24 |
0 |
RIT | 14 | Manfred Winkelhock |
ATS | Engine | 0 |
14 |
0 |
RIT | 17 | Marc Surer |
Arrows | Accident | 0 |
22 |
0 |
DNQ | 21 | Huub Rothengatter |
Spirit | No Time | 0 |
0 |