GP Italia: a Monza tra storia e passione
Riviviamo le pagine più belle del Gran Premio d’Italia: rappresentazione pura della passione per l’automobilismo
Quello di Monza, con i suoi 5793 m, è uno dei circuiti più veloci presente sul calendario di Formula 1 e anche il più antico: riviviamo la storia del GP d’Italia.
Caratteristiche tecniche a parte, ciò che rende davvero unico e amato (soprattutto dai piloti) l’autodromo brianzolo sono i suoi tifosi: migliaia di persone ogni anno affollano gli spalti, pronti a invadere la pista a fine gara. L’Autodromo Nazionale di Monza, si trova all’interno del Parco Reale dell’omonima città e ha ospitato il Gran Premio lombardo 86 volte sulle 91 totali; in 5 occasioni infatti, il GP si è disputato in altre città, tra cui: Montichiari (1921), Livorno (1937), Milano (1947), Torino (1948) ed Imola (1980).
La storia del GP d’Italia iniziò nel 1921 in una cittadina nei pressi di Brescia, ma la vera svolta arrivò nell’anno 1922 quando l’ACM decise che era ora di costruire un impianto permanente per le corse automobilistiche, il progetto fu affidato all’architetto Alfredo Rosselli, le prime pietre furono poste da due grandi: Felice Nazzaro e Vincenzo Lancia; 110 giorni dopo , Monza aveva il suo circuito.
L’inaugurazione vera e propria ebbe luogo il 12 Settembre 1922, mentre la prima edizione del GP d’Italia fu vinta da Pietro Bordino su Fiat. Nei primi anni si notò come le velocità aumentassero sempre di più, per questo, negli anni ’30, si misero in atto alcune modifiche: le curve sopraelevate furono abbattute per far posto a nuovi box e tribune d’onore: era il periodo del mitico Tazio Nuvolari, dell’Alfa Romeo.
Arrivò la crudeltà della guerra e le gare furono sospese, ma, è proprio al termine del conflitto che il tracciato attraversò il suo periodo più duro; infatti i carri armati che sfilarono distrussero la pista e il ripristino avvenne nel ’48. L’edizione che si corse nel 1950 fu la prima ad entrare ufficialmente nel calendario iridato e a tagliare per primo il traguardo fu Nino Farina con Alfa Romeo.
Gli anni seguenti furono caratterizzati dal dominio di Fangio e Ascari; ma, l’edizione 1955 vide il grande pilota italiano perdere la vita; Ascari uscì di pista all’ex Curva Vialone T, quella che oggi porta il suo nome.
Nel 1956 la battaglia per il titolo è tra Collins e Fangio: l’argentino è in vantaggio quando la sua vettura lo tradisce. A quel punto, il suo rivale e compagno di squadra, si ferma ai box e cede la sua monoposto a Fangio che diviene campione del mondo; “Lo meritava più di quanto lo meritassi io” risponde Collins ai giornalisti attoniti.
Il dominio inglese
Durante gli anni ’60 il dominio è tutto britannico: Stirling Moss, Graham Hill, Jim Clark, Phil Hill e John Surtees si alternano sul gradino più alto del podio.
Monza fu anche protagonista della scomparsa, nel 1961, del pilota Ferrari Von Trips, nella folle corsa la sua monoposto uccise altre 11 persone, tutti spettatori.
Quella che invece passa alla storia come la più grande vittoria mancata , ha come protagonista lo scozzere Clark. Nella domenica di gara del 1967 una ruota sgonfia lo costringe ai box, al ritorno in pista Clark inizia una strepitosa rimonta, staccando gli altri piloti di 3sec a giro. Al 61esimo giro riacquista la leadership ma, un problema al motore gli impedisce di agguantare la vittoria.
Una seconda tragedia non tarda ad abbattersi sul GP d’Italia, è il 1970 e , durante le qualifiche del sabato, in un incidente perde la vita Jochen Rindt; durante le prova del sabato, la Lotus del campione austriaco perde il controllo alla parabolica, l’impatto è tremendo, i primi piloti che accorrono si rendono subito conto che per l’austriaco non c’è più niente da fare. Ad oggi Rindt è l’unico pilota a cui sia stato consegnato il titolo iridato postumo mentre la gara vedrà come vincitore per la prima volta in carriera Clay Regazzoni su Ferrari.
Lo svizzero si ripete nel 1975, sul podio anche Lauda che festeggia il suo primo titolo e la Ferrari porta a Maranello quello dei costruttori dopo ben 11 anni…i tifosi sono in delirio! L’anno seguente a vincere è Ronnie Peterson ma gli occhi sono tutti per Lauda: 42 giorni dopo essere stato sfiorato dalla morte, l’austriaco torna in pista e si prende la sua rivincita con un meraviglioso quarto posto! Due anni più tardi, mentre Lauda vince ancora, Ronnie Peterson perde la vita a causa delle ferite riportate durante un incidente in gara.
Dopo le tragedie e la tragica fine dello svedese, Monza viene giudicata troppo pericolosa e così nel 1980 si decide di correre a Imola; sarà Nelson Piquet (Brabham) a salire sul gradino più alto del podio. Il carioca si confermerà protagonista del GP italiano in altre tre occasioni: nel 1983 e il bis nel biennio 86-87 con la Williams.
L’omaggio a Enzo ferrari
Nel 1988 (nell’unica gara non vinta dalla McLaren) Berger e Alboreto riescono a imporsi, portando a casa una strepitosa doppietta Ferrari a pochi giorni dalla morte del Drake di Maranello.
Il tutto si ripeterà 10 anni dopo ma, questa volta alla guida ci sono Schumacher e Irvine, con le due McLaren di Coulthard e Hakkinen fuori dai giochi.
Monza si tinge di rosso
All’inizio del nuovo millennio, Schumacher eguaglia Senna con la 41esima vittoria in carriera, ma non c’è spazio per i festeggiamenti. Poco dopo il via, nel bel mezzo di una carambola paurosa, una gomma vola via e centra il commissario di pista Piero Gislimberti che muore poco dopo in ospedale. Nel corso del rituale della conferenza postgara, il Kaiser dirà “Sono esausto” e scoppierà in un pianto liberatorio, mostrando al mondo la banalità del lato umano che si cela sotto l’armatura del campione.
Il clima di terrore e sgomento dell’11 Settembre fa da cornice al GP dell’anno seguente: è la prima vittoria in carriera di Juan Pablo Montoya (Williams).
Nel 2006 Schumacher si appresta a dire momentaneamente addio alle corse e soprattutto a quei Tifosi che tanto ha fatto sognare, e lo fa vincendo in quella che oramai è la sua patria d’adozione; dietro di lui, nemmeno a farlo apposta, c’è Raikkonen pronto a prendere il suo posto.
Alonso scalda l’Italia
Il GP del 2010 è il palcoscenico di Alonso (Ferrari), lo spagnolo ci mette poco ad entrare nel cuore dei ferraristi: pole, vittoria e giro veloce. L’anno dopo ,la partenza spettacolare dell’asturiano , non basta a fermare Vettel e la sua Red Bull, i due si affiancano alla Biassono e il tedesco si prende la prima posizione con un sorpasso all’esterno.
Alonso non ci sta e nel 2012 è sempre duello Spagna-Germania, il pilota Ferrari tenta di passare il tedesco alla Curva Grande ma Vettel si difende, mandando lo spagnolo sulla ghiaia.
Nel 2014 in piena epopea Mercedes, Hamilton e Rosberg dominando a Monza, dietro di loro il “grande ex”: Massa in Williams.
Invece nel 2015 Lewis Hamilton ha fatto suo il weekend italiano: pole, vittoria e giro veloce; a rincuorare i tifosi Ferrari ci pensa Vettel con un secondo posto dopo che Raikkonen si è piantato alla partenza.
Altra storia il 2016 con Rosberg che vince, aggiudicandosi per la prima volta in carriera il Gran Premio d’Italia. Fernando Alonso conquista il giro veloce e Sebastian Vettel che scalda i tifosi con il terzo gradino del podio.
Il 2017 ha visto ancora la supremazia Mercedes, con la Ferrari di Vettel che ha tentato di inserirsi tra i primi 5. La gara finisce con una doppietta Mercedes, davanti ai tifosi italiani, comunque contenti per il terzo posto del tedesco della rossa.
L’anno successivo la miglior macchina è la Ferrari, anche se i punti in classifica non rispecchiano le potenzialità della monoposto di Maranello.
In qualifica Kimi Raikkonen, conquista la pole al fianco di Vettel, dipingendo di rosso le tribune di Monza. Ma un contatto alla prima curva, tra i due contendenti al titolo, danneggia la Ferrari numero 5.
Alla fine Lewis Hamilton, domina il Gran Premio sotto i fischi del pubblico.
Il predestinato
Il 2019 si arriva dalla vittoria di Charles Leclerc a SPA; oltre 200 000 spettatori si riversano a Monza per assistere alla gara del nuovo idolo Ferrari. Il monegasco non si lascia intimorire dalle due Mercedes e agguata la vittoria dopo aver regalato ai tifosi della rossa anche una bellissima pole.
Nel 2020 l’edizione del GP d’Italia ci ha regalato l’ennesima sorpresa: dopo il domino nelle prove libere e nelle qualifiche, Lewis Hamilton per un banale errore è costretto a cedere il comando al pilota francese Pierre Garly. Tutto nasce da una penalizzazione nei confronti dell’inglese che rientra nella corsia dei box quando era ancora chiusa. Si scatenano le polemiche ma alla fine è l’AlphaTauri ad aggiudicarsi un pazzo GP.
Monza è ancora protagonista dell’ennesima gara al cardiopalma con Verstappen che guida la classifica mondiale cin 5 punti di vantaggio su Hamilton; i due sono ai ferri corti e la tensione alle stelle. Il colpo di scena al 25° passaggio quando l’olandese attacca il britannico alla prima variante: le due vetture che entrano in collisione con la Red Bull che si impenna su un cordolo e finisce sopra la Mercedes. Gara finita per entrami e le due McLaren ringraziano per la doppietta che mancava dal GP del Canada 2010.
Il 2022 è l’anno di Verstappen, ma in qualifica è Charles Leclerc che riscalda i tifosi Ferrari conquistando la sua diciassettesima pole della carriera. Ma è Verstappen a rovinare il 75esimo anniversario della Ferrari, passando al comando dopo il secondo pit stop.
Mancano ancora pochi giorni e poi sapremo chi scriverà un’altra pagina di quello che è e rimane il GP più bello.
La storia del GP Italia e l’albo d’oro
Anno | Gara | Data | Winning Driver | Team | Giri | |
---|---|---|---|---|---|---|
74 | 2024 | Gran Premio d'Italia | 01 settembre | Charles Leclerc | Ferrari | 53 |
73 | 2023 | Gran Premio d'Italia | 03 settembre | Max Verstappen | Red Bull | 50 |
72 | 2022 | Gran Premio d'Italia | 11 settembre | Max Verstappen | Red Bull | 53 |
71 | 2021 | Gran Premio d'Italia | 12 settembre | Daniel Ricciardo | McLaren | 53 |
70 | 2020 | Gran Premio d'Italia | 06 settembre | Pierre Gasly | AlphaTauri | 53 |
69 | 2019 | Gran Premio d'Italia | 08 settembre | Charles Leclerc | Ferrari | 53 |
68 | 2018 | Gran Premio d'Italia | 02 settembre | Lewis Hamilton | Mercedes | 53 |
67 | 2017 | Gran Premio d'Italia | 03 settembre | Lewis Hamilton | Mercedes | 53 |
66 | 2016 | Gran Premio d'Italia | 04 settembre | Nico Rosberg | Mercedes | 53 |
65 | 2015 | Gran Premio d'Italia | 06 settembre | Lewis Hamilton | Mercedes | 53 |
64 | 2014 | Gran Premio d'Italia | 07 settembre | Lewis Hamilton | Mercedes | 53 |
63 | 2013 | Gran Premio d'Italia | 08 settembre | Sebastian Vettel | Red Bull | 53 |
62 | 2012 | Gran Premio d'Italia | 9 September | Lewis Hamilton | McLaren | 53 |
61 | 2011 | Gran Premio d\'Italia | 11 settembre | Sebastian Vettel | Red Bull | 53 |
60 | 2010 | Gran Premio d'Italia | 12 settembre | Fernando Alonso | Ferrari | 53 |
59 | 2009 | Gran Premio d'Italia | 13 settembre | Rubens Barrichello | Brawn | 53 |
58 | 2008 | Gran Premio d'Italia | 14 settembre | Sebastian Vettel | Toro Rosso | 53 |
57 | 2007 | Gran Premio d'Italia | 9 September | Fernando Alonso | McLaren | 53 |
56 | 2006 | Gran Premio d'Italia | 10 settembre | Michael Schumacher | Ferrari | 53 |
55 | 2005 | Gran Premio d'Italia | 04 settembre | Juan Pablo Montoya | McLaren | 53 |
54 | 2004 | Gran Premio d'Italia | 12 settembre | Rubens Barrichello | Ferrari | 53 |
53 | 2003 | Gran Premio d'Italia | 14 settembre | Michael Schumacher | Ferrari | 53 |
52 | 2002 | Gran Premio d'Italia | 15 settembre | Rubens Barrichello | Ferrari | 53 |
51 | 2001 | Gran Premio d'Italia | 16 settembre | Juan Pablo Montoya | Williams | 53 |
50 | 2000 | Gran Premio d'Italia | 10 settembre | Michael Schumacher | Ferrari | 53 |
49 | 1999 | Gran Premio d'Italia | 12 settembre | Heinz-Harald Frentzen | Jordan | 53 |
48 | 1998 | Gran Premio d'Italia | 13 settembre | Michael Schumacher | Ferrari | 53 |
47 | 1997 | Gran Premio d'Italia | 07 settembre | David Coulthard | McLaren | 53 |
46 | 1996 | Gran Premio d'Italia | 08 settembre | Michael Schumacher | Ferrari | 53 |
45 | 1995 | Gran Premio d'Italia | 10 settembre | Johnny Herbert | Benetton | 53 |
44 | 1994 | Gran Premio d'Italia | 11 settembre | Damon Hill | Williams | 53 |
43 | 1993 | Gran Premio d'Italia | 12 settembre | Damon Hill | Williams | 53 |
42 | 1992 | Gran Premio d'Italia | 13 settembre | Ayrton Senna | McLaren | 53 |
41 | 1991 | Gran Premio d'Italia | 08 settembre | Nigel Mansell | Williams | 53 |
40 | 1990 | Gran Premio d'Italia | 09 settembre | Ayrton Senna | McLaren | 53 |
39 | 1989 | Gran Premio d'Italia | 10 settembre | Alain Prost | McLaren | 53 |
38 | 1988 | Gran Premio d'Italia | September 11 | Gerhard Berger | Ferrari | 51 |
37 | 1987 | Gran Premio d'Italia | 06 settembre | Nelson Piquet | Williams | 50 |
36 | 1986 | Gran Premio d'Italia | 07 settembre | Nelson Piquet | Williams | 51 |
35 | 1985 | Gran Premio d'Italia | 08 settembre | Alain Prost | McLaren | 51 |
34 | 1984 | Gran Premio d'Italia | 09 settembre | Niki Lauda | McLaren | 51 |
33 | 1983 | Gran Premio d'Italia | 11 settembre | Nelson Piquet | Brabham | 52 |
32 | 1982 | Gran Premio d'Italia | 12 settembre | René Arnoux | Renault | 52 |
31 | 1981 | Gran Premio d'Italia | 13 settembre | Alain Prost | Renault | 52 |
30 | 1979 | Gran Premio d'Italia | 09 settembre | Jody Scheckter | Ferrari | 50 |
29 | 1978 | Gran Premio d'Italia | 10 settembre | Niki Lauda | Brabham | 40 |
28 | 1977 | Gran Premio d'Italia | 11 settembre | Mario Andretti | Lotus | 52 |
27 | 1976 | Gran Premio d'Italia | 12 settembre | Ronnie Peterson | March | 52 |
26 | 1975 | Gran Premio d'Italia | 7 settembre | Clay Regazzoni | Ferrari | 52 |
25 | 1974 | Gran Premio d'Italia | 08 settembre | Ronnie Peterson | Lotus | 52 |
24 | 1973 | Gran Premio d'Italia | 09 settembre | Ronnie Peterson | Lotus | 55 |
23 | 1972 | Gran Premio d'Italia | 10 settembre | Emerson Fittipaldi | Lotus | 55 |
22 | 1971 | Gran Premio d'Italia | 5 settembre | Peter Gethin | BRM | 55 |
21 | 1970 | Gran Premio d'Italia | 06 Settembre | Clay Regazzoni | Ferrari | 68 |
20 | 1969 | Gran Premio d'Italia | 07 settembre | Jackie Stewart | Matra | 68 |
19 | 1968 | Gran Premio d'Italia | 08 settembre | Denny Hulme | McLaren | 68 |
18 | 1967 | Gran Premio d'Italia | 10 settembre | John Surtees | Honda | 68 |
17 | 1966 | Gran Premio d'Italia | 04 settembre | Ludovico Scarfiotti | Ferrari | 68 |
16 | 1965 | Gran Premio d'Italia | 12 settembre | Jackie Stewart | BRM | 76 |
15 | 1964 | Gran Premio d'Italia | 06 settembre | John Surtees | Ferrari | 78 |
14 | 1963 | Gran Premio d'Italia | 08 settembre | Jim Clark | Lotus | 86 |
13 | 1962 | Gran Premio d'Italia | 16 settembre | Graham Hill | BRM | 86 |
12 | 1961 | Gran Premio d'Italia | 10 settembre | Phil Hill | Ferrari | 43 |
11 | 1960 | Gran Premio d'Italia | 04 settembre | Phil Hill | Ferrari | 50 |
10 | 1959 | Gran Premio d'Italia | 13 settembre | Stirling Moss | Cooper-Climax | 72 |
9 | 1958 | Gran Premio d'Italia | 07 settembre | Tony Brooks | Vanwall | 70 |
8 | 1957 | Gran Premio d'Italia | 08 settembre | Stirling Moss | Vanwall | 87 |
7 | 1956 | Gran Premio d'Italia | 02 settembre | Stirling Moss | Maserati | 50 |
6 | 1955 | Gran Premio d'Italia | 11 settembre | Juan Manuel Fangio | Mercedes | 50 |
5 | 1954 | Gran Premio d'Italia | 05 settembre | Juan Manuel Fangio | Mercedes | 80 |
4 | 1953 | Gran Premio d'Italia | 13 settembre | Juan Manuel Fangio | Maserati | 80 |
3 | 1952 | Gran Premio d'Italia | 07 settembre | Alberto Ascari | Ferrari | 80 |
2 | 1951 | Gran Premio d'Italia | 16 settembre | Alberto Ascari | Ferrari | 80 |
1 | 1950 | Gran Premio d'Italia | 03 Settembre | Nino Farina | Alfa Romeo | 80 |