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1980-1989Formula 1On this day

GP Francia 1988: il Paul Ricard è di Alain Prost

In Francia vince l’idolo di casa, il bi-campione del mondo Alain Prost, anche aiutato da un balbettante cambio della MP4/4 di Ayrton Senna, nonché da un trenino di chicane mobili sfruttate dal francese con astuzia e immensa classe

Paul Ricard. Al GP di Francia del 1988 continuò la lotta tra i due alfieri McLaren-Honda. Anche sull’asfalto francese, tutti gli altri rimasero dei semplici ostacoli nelle fattezze di monoposto da saltare, quì e lì, giusto per dare più brio ad un tracciato relativamente entusiasmante. Vinse Alain Prost, davanti al compagno e rivale Ayrton Senna, entrambi su McLaren-Honda MP4/4.

La controversia del secolo scorso era ormai conclamata a seguito delle prime battute del mondiale 1988 marchiato unicamente dal confronto Senna vs Prost. Un esaltante “fratricidio” in seno alla McLaren-Honda, tenuto su da due piloti eccezionali, determinatissimi a prevalere l’un l’altro, a conquistare il titolo di campione dei pesi massimi della Formula 1.

Trattasi proprio di tale figura di riferimento, familiare ai seguaci della box, prestabile anche a quella sfida inscenata su ring di asfalto di ogni dove. La stoffa di Ayrton era nota, notissima, anche a scanso di una investitura ancora in divenire. Quella di Alain era forte dei due titoli già in bacheca, e di quel primo mondiale perso nel 1984 per mezzo punto, causa epilogo GP di Monaco.

Ayrton Senna nel GP di Francia 1988
Ayrton Senna nel GP di Francia 1988

Due nazioni a confronto, Francia contro Brasile, così come avvenne, giusto una decina di anni dopo, in altra sede, in altro contesto sportivo. Tifoserie divise e contrapposte in una competizione dal sapore europeo, dal carattere e dal significato pur sempre planetario. I sogni di ribalta sudamericani dopo il Fittipaldi, dopo il Piquet, contro quelli d’oltralpe che trovarono in Alain Prost il primo connazionale capace nell’impresa di diventare iridato in Formula 1. Il tutto con la supervisione di un arbitro super partes, quale fu fino ad un certo punto della rivalità, il team di Woking.
Due magnifici interpreti di quella macchina perfetta che rispondeva al nome di MP4/4, ciascuno a modo suo. La complementarità che se aggregata avrebbe restituito il pilota perfetto. Senza ombra di dubbio alcuna. Una tesi contornata dall’equilibrio della classifica piloti ’88 perpetratosi fino alla tappa di Francia.

Alain Prost in azione al GP di Francia 1988
Alain Prost in azione al GP di Francia 1988

Finalmente l’aria di casa portò giovamento al figliol prodigo Alain. Finalmente arrivò la sua prima pole position della stagione, proprio davanti all’irriducibile monopolizzatore della prima casella dello schieramento di partenza, Ayrton Senna da Silva. Una scia di sei pole consecutive della MP4/4 #12 interrotta solo al Paul Ricard dalla MP4/4 #11. Un risultato in qualifica che suonò come un presagio domenicale, una nomina a vincitore della battaglia di Le Castellet. Eppure, il “Ricciotto” di Lorette dovette guadagnarsi quella vittoria, saltato al primo giro di soste da quell’efficacissimo sornione di un paulista. Il “Professore” non si perse d’animo, non gettò la spugna. Sostenuto dalla sua impeccabile vettura decise di puntare l’agonizzante “The Magic”, afflitto da defezione al cambio.

Il primo vero scontro in pista dell’anno lo ebbero proprio in quell’occasione. Un sorpasso beffardo, sapientemente approntato dall’astuto pilota della McLaren-Honda #11. La balbettante sorella #12 fu acciuffata qualora alle prese con un trenino di, di lì a breve, doppiati. Un Ayrton spaventato, supponente, intenzionato a liberarsi delle chicane mobili in un batter d’occhio, per trovare respiro poco più in là, con l’intento di scrollarsi Alain dal groppone.
Non considerò gli insegnamenti elargiti da semplici istruttori di guida, riguardo le code in autostrada. Prost mollò da Silva incollato ad una delle vetture da doppiare, calcolò quel margine in metri di asfalto che gli avrebbe consentito di tirare una piega con gas a martello e presentarsi alla staccata successiva al fianco destro della McLaren-Honda #12, finanche della vettura da doppiare.

Ayrton Senna e Alain Prost ai ferri corti
Ayrton Senna e Alain Prost ai ferri corti

Una mossa stupenda, di gran classe, di una eleganza irritante per il rivale brasiliano, ridotto alla stregua di un felino ferito, nonché inerme. Di lì in poi, una immaginaria autostrada, in direzione bandiera a scacchi, condusse il francese alla vittoria dinanzi il pubblico di casa.
Una gara culminata e risolta da una schermaglia vera, quella voluta da tutti i sostenitori della beneamata F1. Quella nuda e cruda che solo la pista sa dare, da commentare e glorificare anche dopo il successivo ma avulso GP di Gran Bretagna. Di certo, una pietra miliare della carriera di un pilota quale era in pista Alain Prost.

Un episodio che forse rappresentò lo stato embrionale del conflitto che seguì tra i due, se non una vera e propria dichiarazione di guerra, bilaterale. Probabilmente, il vero principio della dicotomia più bella e cruenta dell’intera storia della massima serie. Un normale dualismo, solo in apparenza, in attesa di divenire leggenda.

L’ordine di arrivo del GP di Francia 1988

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 11 France Alain Prost
United Kingdom McLaren 01:37:37.328 80
1
9
2 12 Brazil Ayrton Senna
United Kingdom McLaren 01:38:09.080 80
2
6
3 27 Italy Michele Alboreto
Italy Ferrari 01:38:43.833 80
4
4
4 28 Austria Gerhard Berger
Italy Ferrari +1 lap 79
3
3
5 1 Brazil Nelson Piquet
United Kingdom Lotus +1 lap 79
7
2
6 19 Italy Alessandro Nannini
Italy Benetton +1 lap 79
6
1
7 2 Japan Satoru Nakajima
United Kingdom Lotus +1 lap 79
8
0
8 15 Brazil Maurício Gugelmin
United Kingdom March +1 lap 79
16
0
9 16 Italy Ivan Capelli
United Kingdom March +1 lap 79
10
0
10 22 Italy Andrea de Cesaris
Germany Rial +2 laps 78
12
0
11 18 United States Eddie Cheever
United Kingdom Arrows +2 laps 78
13
0
12 36 Italy Alex Caffi
Italy Dallara +2 laps 78
14
0
13 29 France Yannick Dalmas
France Larrousse +2 laps 78
19
0
14 33 Italy Stefano Modena
Italy Euro Brun +3 laps 77
20
0
15 23 Italy Pierluigi Martini
Italy Minardi +3 laps 77
22
0
NC 24 Spain Luis Perez-Sala
Italy Minardi Not Classified 70
25
0
RIT 32 Argentina Oscar Larrauri
Italy Euro Brun Clutch 64
26
0
RIT 21 Italy Nicola Larini
Italy Osella Halfshaft 56
24
0
RIT 10 Germany Bernd Schneider
Germany Zakspeed Gearbox 55
21
0
RIT 5 United Kingdom Nigel Mansell
United Kingdom Williams Suspension 48
9
0
RIT 30 France Philippe Alliot
France Larrousse Electrical 46
18
0
RIT 3 United Kingdom Jonathan Palmer
United Kingdom Tyrrell Engine 40
23
0
RIT 6 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Williams Brakes 35
15
0
RIT 20 Belgium Thierry Boutsen
Italy Benetton Engine 28
5
0
RIT 14 France Philippe Streiff
France AGS Fuel Leak 20
17
0
RIT 17 United Kingdom Derek Warwick
United Kingdom Arrows Spun Off 11
11
0
DNQ 25 France René Arnoux
France Ligier No Time 0

0
DNQ 4 United Kingdom Julian Bailey
United Kingdom Tyrrell No Time 0

0
DNQ 26 Sweden Stefan Johansson
France Ligier No Time 0

0
DNPQ 31 Italy Gabriele Tarquini
Italy Coloni No Time 0

0
EXC 9 Italy Piercarlo Ghinzani
Germany Zakspeed Excluded 0

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Redazione

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