2000-2009Formula 1On this day

GP Francia 2000: passo falso Ferrari, Coulthard ringrazia

E nel dopo gara sono polemiche. Nel mirino la difesa di Schumi sullo scozzese, che non gradisce le manovre del tedesco

Due luglio, anno 2000. Sono le ultime schermaglie dei due titani della Formula Uno targata fine anni Novanta e inizio Duemila, ossia Michael Schumacher e Mika Hakkinen, con quest’ultimo destinato ad ammainare la bandiera solo dodici mesi dopo, quando annuncerà il ritiro dal Circus. Due titoli per entrambi sul palmarès, così da rendere la stagione 2000 quella dello spareggio: il vincitore entrerà nell’esclusivo club dei tricampioni del mondo, insieme a leggende come Niki Lauda e Ayrton Senna.

Ebbene, il copione di quell’inizio stagione premia Schumacher su tutta la linea, almeno fino all’arrivo dell’estate. Alla vigilia di Magny Cours, il Kaiser è saldamente in vetta alla classifica, scortato già in alcune corse (come il Canada) dal fido team mate Rubens Barrichello. E anche il sabato francese dà ragione alla rossa: pole per Schumi, davanti a un David Coulthard galvanizzato dal rinnovo contrattuale con McLaren al 2001. In seconda fila Barrichello e uno spento Hakkinen, già attardato, in classifica generale, dal rivale di sempre Schumacher.

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E invece, ecco che il giorno dopo arriva la rivoluzione copernicana. Il caldo, l’asfalto rovente (38 gradi) e il comportamento delle Bridgestone finiscono per premiare, sulla distanza, le Frecce d’Argento. E la trama del sabato si rovescia, davanti ai 112mila tifosi accorsi sulle tribune. Alla Ferrari rimangono le briciole, con la gioia platonica del primo stint dominato da Schumi, che poi finisce nelle grinfie di Coulthard. Proprio lo scozzese è la rivelazione dell’avvio iridato, e questo in fondo non deporrà a favore della McLaren. Perché il team di Woking gioca, almeno fino ad agosto, su due alfieri, con il rischio di vedere Hakkinen e Coulthard sottrarsi punti a vicenda. E come rimpiangerà, Mika, quei punti lasciati al compagno…

Ma tant’è. In Francia non c’è proprio storia in casa McLaren, con il solo Coulthard capace di mettere pressione a Schumacher, mentre Hakkinen disputa una corsa sì redditizia, ma senza gli acuti del compagno. Così il duello vive del confronto Schumacher-Coulthard, non senza qualche scaramuccia. Al 33° passaggio, David abbozza un primo tentativo di sorpasso, all’esterno della Adelaide, ma Schumi chiude perentoriamente la porta. Risultato? Il Kaiser resta davanti, con lo scozzese che gli mostra un plateale dito medio. Al 40° giro, però, ecco che nello stesso punto la McLaren numero 2 supera la F1-2000 di Schumi, e da lì ciao ciao.

Michael piomba in crisi di usura gomme, così come Barrichello, ormai stazionario in quarta posizione. Finché il motore della rossa di Schumi non finisce k.o., consegnando una facile piazza d’onore a Mika e l’ultimo gradino del podio al brasiliano. Nessuno poteva sospettarlo, ma proprio dal GP di Francia la stagione 2000 cambierà volto, rendendo la conquista del titolo Piloti, per Schumacher, un affare tremendamente complicato.

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Per ora la situazione iridata di Schumi è ancora bella che tranquilla: anche con la casella vuota francese, il Kaiser rimane in testa con 56 lunghezze, contro le 44 del vincitore Coulthard e le 38 di Hakkinen, azzoppato dai due ritiri di inizio stagione.

Nel dopo-gara del GP di Francia 2000, c’è anche spazio per un diverbio a distanza tra lo stesso tedesco e Coulthard. Ben due i fatti incriminati: la partenza, dove il ferrarista ha “stretto” David verso l’interno facendogli perdere la posizione su Barrichello, e la manovra difensiva del 33° giro. Coulthard è combattuto tra lo sparare a zero sul rivale e scusarsi per il dito medio: “Okay, non ho fatto la cosa migliore mostrando il dito a Michael – ammette lo scozzese – ma dovete capire la mia posizione: era una battaglia di nervi e avevo bisogno di vincere. Non mi è piaciuta la difesa di Schumacher. Vogliamo parlare poi della partenza? Michael mi ha stretto contro il muro e così ho dovuto alzare il piede, facendo passare Rubens. Se è lecito correre così, lo farò anch’io”.

Manco a dirlo, Ron Dennis si allinea al pensiero del suo pilota: “Non dico che Schumi vada sanzionato, ma se resta impunito allora mi aspetto che tutti possano correre come lui. Ma non so quanto sia sportivo…”. Piccata la risposta di Schumacher: “A David non va bene la mia manovra? Le gare sono così, se non le accetta cambi sport. E poi in Malesia, l’anno scorso, lui fece lo stesso con me”. No, le scorie di Spa 1998 non sono proprio esorcizzate…

L’ordine di arrivo del GP di Francia 2000

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 2 United Kingdom David Coulthard
United Kingdom McLaren 01:38:05.538 72
2
10
2 1 Finland Mika Häkkinen
United Kingdom McLaren 01:38:20.286 72
4
6
3 4 Brazil Rubens Barrichello
Italy Ferrari 01:38:37.947 72
3
4
4 22 Canada Jacques Villeneuve
United Kingdom BAR 01:39:06.860 72
7
3
5 9 Germany Ralf Schumacher
United Kingdom Williams 01:39:09.519 72
5
2
6 6 Italy Jarno Trulli
Ireland Jordan 01:39:21.143 72
9
1
7 5 Germany Heinz-Harald Frentzen
Ireland Jordan +1 lap 71
8
0
8 10 United Kingdom Jenson Button
United Kingdom Williams +1 lap 71
10
0
9 11 Italy Giancarlo Fisichella
Italy Benetton +1 lap 71
14
0
10 17 Finland Mika Salo
Switzerland Sauber +1 lap 71
12
0
11 16 Brazil Pedro Paulo Diniz
Switzerland Sauber +1 lap 71
15
0
12 15 Germany Nick Heidfeld
France Prost +1 lap 71
16
0
13 7 United Kingdom Eddie Irvine
United Kingdom Jaguar +2 laps 70
6
0
14 14 France Jean Alesi
France Prost +2 laps 70
18
0
15 20 Spain Marc Gené
Italy Minardi +2 laps 70
21
0
RIT 3 Germany Michael Schumacher
Italy Ferrari Engine 58
1
0
RIT 18 Spain Pedro de la Rosa
United Kingdom Arrows Transmission 45
13
0
RIT 12 Austria Alexander Wurz
Italy Benetton Spun off 34
17
0
RIT 21 Argentina Gastón Mazzacane
Italy Minardi Spun off 31
22
0
RIT 19 Netherlands Jos Verstappen
United Kingdom Arrows Transmission 25
20
0
RIT 8 United Kingdom Johnny Herbert
United Kingdom Jaguar Gearbox 20
11
0
RIT 23 Brazil Ricardo Zonta
United Kingdom BAR Spun off 16
19
0

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Luca De Franceschi

Sono Luca, studio Lettere e seguo la Formula 1 da una decina d'anni. Mi sono appassionato a questo sport durante l'era dei successi di Michael Schumacher con la Ferrari, per poi assistere alle prime vittorie di Fernando Alonso, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. A casa ho diversi DVD sulla storia di questo sport, che mi hanno fatto conoscere i piloti e le auto del passato. Ho anche la passione dei kart, sui quali ogni tanto vado a girare.

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