GP Gran Bretagna 2015: Lewis Hamilton schiaccia Rosberg e vince

Ancora una volta non c’è storia. Lewis Hamilton, conosciuto più per le sue dote velocistiche che per la mente fredda, ha fatto capire di essere anche un pilota tattico. L’inglese della Mercedes ha vinto il GP di Gran Bretagna 2015, la 38esima vittoria del britannico, la terza davanti al suo pubblico. Hamilton, dopo una brutta partenza, nelle fasi finali della gara ha imposto alla squadra di entrare ai box per montare le gomme intermedie che gli hanno permesso di rifilare a Nico Rosberg, secondo, la bellezza di oltre dieci secondi a fine corsa.
Terzo posto, a sorpresa per la Ferrari, che mette i piedi sul gradino più basso del podio grazie a Sebastian Vettel e a una strategia perfetta che gli ha permesso di sfruttare l’arrivo della pioggia a proprio vantaggio. Nonostante la SF15-T sia arrivata alle spalle della W06 Hybrid, non si può nascondere come sia diventata ormai la terza forza del mondiale dato che, in condizioni di asciutto, a Silverstone la Ferrari ha letteralmente preso paga dalla Williams che, dopo una gara strepitosa ma a causa di strategie troppo conservative, deve accontentarsi della quarta e quinta posizione, rispettivamente con Felipe Massa che è riuscito a finire davanti a Valtteri Bottas.

Sesto posto per la prima delle Red Bull, quella di Daniil Kvyat che a inizio gara è riuscito a dare del filo da torcere alla Ferrari di Vettel. Settima piazza, e ultimo dei piloti a pieni giri, per la Force India di Nico Hulkenberg che, ancora una volta, ha ottenuto il massimo dalla monoposto. Chiudono la top ten la Ferrari di Kimi Raikkonen, ottavo. Il pilota finlandese della Rossa, nelle fasi della finali della corsa, ha puntato per una strategia suicida scegliendo di montare le intermedie dopo il primo e breve scroscio di pioggia, pagandone le dovute conseguenze.
Nona posizione per la Force India di Sergio Perez, che regala così alla Force India punti pesanti in chiave campionato mentre in decima posizione troviamo la McLaren di Fernando Alonso che, per la prima a volta a punti da inizio anno, è riuscito a levarsi una piccola soddisfazione dopo che, allo start, è stato coinvolto nell’incidente con Grosjean, in seguito al quale ha impattato contro il compagno di squadra, Jenson Button, costretto al ritiro.
L’ordine di arrivo del GP di Gran Bretagna 2015
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Fast Lap | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | ![]() |
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01:31:27.729 | 52 |
1 |
25 |
|
2 | 6 | ![]() |
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01:31:38.685 | 52 |
2 |
18 |
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3 | 5 | ![]() |
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01:31:53.172 | 52 |
6 |
15 |
|
4 | 19 | ![]() |
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01:32:04.568 | 52 |
3 |
12 |
|
5 | 77 | ![]() |
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01:32:30.923 | 52 |
4 |
10 |
|
6 | 26 | ![]() |
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01:32:31.684 | 52 |
7 |
8 |
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7 | 27 | ![]() |
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01:32:46.473 | 52 |
9 |
6 |
|
8 | 7 | ![]() |
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01:31:31.486 | 51 |
5 |
4 |
|
9 | 11 | ![]() |
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01:31:45.731 | 51 |
11 |
2 |
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10 | 14 | ![]() |
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01:32:49.185 | 51 |
17 |
1 |
|
11 | 9 | ![]() |
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01:32:53.421 | 51 |
15 |
0 |
|
12 | 98 | ![]() |
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01:31:36.858 | 49 |
20 |
0 |
|
RIT | 28 | ![]() |
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01:32:39.315 | 49 |
19 |
0 |
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RIT | 55 | ![]() |
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00:53:59.960 | 31 |
8 |
0 |
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RIT | 3 | ![]() |
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00:38:38.240 | 21 |
10 |
0 |
|
RIT | 38 | ![]() |
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00:07:01.732 | 3 |
13 |
0 |
|
RIT | 8 | ![]() |
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00:00:00.000 | 0 |
00:00.000 |
12 |
0 |
RIT | 22 | ![]() |
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00:00:00.000 | 0 |
00:00.000 |
18 |
0 |
RIT | 12 | ![]() |
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00:00:00.000 | 0 |
00:00.000 |
16 |
0 |
RIT | 13 | ![]() |
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00:00:00.000 | 0 |
00:00.000 |
14 |
0 |
Le pagelle
Ecco le pagelle del movimentato di GP di Gran Bretagna, una gara dove si sono rimescolate tantissimo le carte salvo, poi, vedere le solite Mercedes trionfare. Leggendo le pagelle, però, si potranno trovare tanti aspetti controversi e complessi.

Lewis Hamilton: voto 10. Rimedia ad un paio di partenze disastrose con una gara maiuscola. In particolare, la sua “chiamata” al pitwall all’ultimo secondo è un autentico capolavoro. Un capolavoro che zittisce tutti quelli che hanno tirato fuori le menate di Lewis privo di personalità, pilota-robotizzato e fregnacce varie dopo Montecarlo. Occhio, il capolavoro è avvenuto usando quella radio che lo “strategy group” intende abolire…
Nico Rosberg: voto 6. Per uno che ha mostrato di essere in grande forma sia il venerdì che il sabato, vederlo così abulico come nella prima parte della gara è stato davvero sorprendente. Si riprende nel finale grazie alla pioggia, sorpassando le due Williams. Ma anche lì, il confronto con Hamilton quando ha montato le intermedie, rimane impietoso.
Daniel Ricciardo: voto 5. Passa un intero week end dietro al compagno di squadra sia in termini di risultati che in termini di prestazione pura. Professa, ad ogni modo, grande ottimismo nel pre-gara. Peccato, però, che il suo Renault non sia della stessa opinione facendolo rientrare mesto ai box.
Daniil Kvyat: voto 7. Bella gara quella del giovane russo che, da qualche Gp a questa parte, riesce a stare agevolmente davanti al proprio compagno. In un bel circuito come quello di Silverstone, la Red Bull dimostra che, al di là delle carenze del motore Renault, l’areodinamica funziona ancora. E Kvyat lo ha dimostrato in maniera convincente.
Felipe Massa: voto 8. Grande gara quella di Felipe, grande come la partenza che ha sfornato al via. Nel secondo restart, invece, non ha convinto molto. Chi, però, non ha convinto affatto, è stato il pitwall Williams. Al primo stop non sono stati abbastanza coraggiosi da anticipare la fermata, al secondo non sono stati abbastanza furbi da fermarsi col giusto timing. E così Vettel prende un podio che avrebbe meritato Massa.
Valtteri Bottas: voto 7. Anche il finlandese si è reso protagonista di ben due partenze super. Dopo la seconda, in particolare, si è fatto minaccioso nei confronti di Massa. Cala, invece, nel finale, dopo il secondo set di gomme e, ancora di più, sotto la pioggia. Gli manca l’istinto da killer.
Sebastian Vettel: voto 6. Una delle peggiori gare del tedesco in questo 2015. Scialba, priva di mordente e inferiore, in termini di prestazione, rispetto a quella del compagno di team. Con buona pace di quello che dice Arrivabene. Poi, però, anche lui sembra essere stato “illuminato” dalla strategia corretta che gli permette di ottenere un podio insperato anche grazie ad una guida saggia e accorta.
Kimi Raikkonen: voto 7. Alla fine Arrivabene dice che la colpa per la scelta delle gomme è tutta del finlandese. Kimi ammette la sua colpevolezza ma lascia stupefatti come il team assecondi una scelta simile. L’impressione è che il team lo abbia scaricato. Precedentemente aveva sfornato una gara convincente (pur nei limiti di questa Ferrari) e superiore a quella di Vettel.
Jenson Button: N.C. L’inglese, nella gara di casa, non riesce a completare neanche un giro e viene colpito proprio da un incolpevole Alonso. Fa niente, avrà pensato, Jenson. E invece in un Gp del genere chissà che non avesse potuto dire la sua.
Fernando Alonso: voto 7. Coglie il primo punto di questa stagione con una gara che non sembrava iniziare nel migliore dei modi. Si gira per evitare l’harakiri Lotus e centra Button. Poi, però, fa lo stesso azzardo di Kimi e lo spagnolo viene premiato. Raggiunge la zona punti grazie alla caccia e al sorpasso ai danni di Ericsson che, lungi dal considerarlo un avversario degno, aveva una vettura con una settantina di cv in più.
Romain Grosjean:N.C. Dalle immagini non si capisce bene, ma pare che il contatto sia stato innescato da Ricciardo con Grosjean incolpevole protagonista. Detto questo, però, il week end del francese è stato decisamente negativo
Pastor Maldonado: N.C Anche per il venezuelano vale lo stesso discorso di Grosjean. Anzi, di più, perché Maldonando è stato ancora più incolpevole. A differenza di Grosjean, però, durante le prove aveva fatto intendere che poteva fare qualcosa di buono a Silverstone.
C. Sainz: voto 6; M. Verstappen: voto 3; F. Nasr: N.C.; M. Ericsson: voto 5; N. Hulkenberg: voto 8; S. Perez: voto 6; W. Stevens: voto 6; R. Mehri: voto 6.