GP Gran Bretagna: la storia inizia qui
Silverstone rimane la culla della Formula 1, nonostante l’alternanza con i circuiti di Brands Hatch e Aintree nel passato. Riviviamo i momenti salienti

Nonostante l’alternanza con i circuiti di Brands Hatch e Aintree nel passato, Silverstone viene ampiamente riconosciuto come la culla della Formula 1. Il tracciato, infatti, è diventato il circuito ufficiale del campionato a partire dal Gran Premio di Gran Bretagna del 1987.
Immerso nella contea del Northamptonshire, è la sede storica della massima serie e, assieme al circuito di Monza, ha sempre occupato un posto nel mondiale.
“Ogni volta amo tornare a Silverstone, senti la storia ogni volta che entri nel circuito.” Ha detto a proposito l’inglese Jhonny Herbert, che qui salì sul gradino più alto del podio nel 95’. Vincere sullo storico tracciato inglese rappresenta la porta d’ingresso nell‘Olimpo della Formula 1: Clark, Hunt, Lauda, Senna, Prost… solo per citare alcuni tra i più grandi che a Silverstone sono passati per primi sul traguardo. Riviviamo assieme i momenti più gloriosi del Gran Premio di Gran Bretagna.

Tutto ebbe inizio il 13 maggio 1950. In quella data si corse la prima gara ufficiale per il campionato di Formula 1, a Silverstone, e a trionfare sotto gli occhi di Re Giorgio VI fu l’Alfa Romeo con Nino Farina, Luigi Fagioli e Reg Parnell. Quella del 1951 fu una data che i ferraristi non possono dimenticare: il Cavallino Rampante conquistò la sua prima vittoria in Formula 1 con l’argentino José Froilan Gonzalez.
Due anni più tardi, Alberto Ascari e Piero Taruffi, regalarono alla Ferrari un’altra vittoria e la prima doppietta in assoluto nella massima serie.
Il primo inglese a vincere la gara di casa fu Sir Stirling Moss. A completamente del podio troviamo Fangio, al secondo posto, seguito da Kling, terzo. Jim Clark è stato l’unico pilota a vincere a Silverstone per ben 5 volte, record eguagliato da Alain Prost trent’anni dopo.
Per ben tre anni di fila, dal 1963 al 1965 il GP di Gran Bretagna è stato affare tutto inglese: Clark si confermò dominatore assoluto con Hill e Surtees che si avvicendavano in seconda e terza posizione.
Nell’edizione del 1969 furono Jackie Stewart e Jochen Rindt a mettere in scena un vero e proprio scontro tra titani: la bagarre tra i due piloti andò avanti sino a quando l’austriaco fu costretto al ritiro. A tagliare il traguardo per primo fu lo scozzese, conquistando sua quinta vittoria in sei gare.

Nel 1976 la vittoria di Hunt a Brands Hatch suscitò non poche polemiche dopo che l’inglese rientrò in pista con un’altra vettura e non quella ufficiale. La diatriba andò avanti fino al 24 settembre, quando la FIA squalificò il pilota della McLaren assegnando la vittoria nelle mani di Lauda e della Ferrari.
L’anno seguente mentre Hunt si riprense il successo nel suo GP di casa, seguito da Lauda, esordì in Formula 1 un giovane Gilles Villeneuve, undicesimo al traguardo.
Degna di nota è una curiosità riguardante l’edizione del 1977 del Gran Premio: alle qualifiche presero parte due donne, Lella Lombardi e Divina Galica che purtroppo non riuscirono a prendere parte alla corsa. Per rivedere un’altra esponente del gentil sesso su una monoposto di Formula 1 bisognerà aspettare la bellezza di 35 anni.
quando la scozzese Susie Wolff, nel 2012, scese in pista al volante di una Williams FW33, proprio sul circuito di Silverstone, in occasione di un evento organizzato dal team di Grove, effettuando due run di 50 chilometri ciascuno.

Nel 1979 è la Williams ad aggiudicarsi la gara, per la prima volta nella sua storia. A salire sul gradino più alto del podio fu Clay Regazzoni, approfittando del ritiro del suo compagno di squadra, Alan Jones, nel 38esimo giro, a causa di un guasto alla pompa dell’acqua.

Nel 1985 arrivò la seconda della cinque vittorie di Prost, ma il vero protagonista di giornata fu Keke Rosberg. Buttata via la sigaretta, il finlandese volante salì sulla sua Williams e durante le qualifiche segnò il record della pista che rimarrà imbattuto per ben 17 anni: 1.05,591sec con una velocità media di 260Km/h.
Il GP del 1987 è infuocato dalla battaglia tutta made in casa Williams tra Mansell e Piquet: l’inglese partì male rispetto al compagno di squadra, ma dopo il cambio gomme diede il via a una grandiosa rimonta fatta di giri veloci, culminata nel leggendario sorpasso su Piquet alla curva Stowe.
Nessuno può dimenticare l’edizione del 1991. Il vincitore Nigel Mansell diede un passaggio ai box ad Ayrton Senna, la cui McLaren rimase senza benzina all’ultimo giro. Leggenda metropolitana di quel momento, riferisce che il brasiliano abbia memorizzando i dati sul quadro strumenti della Williams FW14 per riferirli alla Honda.
Prima delle modifiche del 1991, il tracciato di Silverstone era considerato il circuito più veloce del campionato. Nel 1982, Keke Rosberg registrò il record del giro di qualifica che rimase imbattuto per ben 16 anni. L’attuale detentore è Mark Webber che fermò il cronometro sul tempo di 1.33.40.
Nel 1998 si registrò un altro record: Michael Schumacher è costretto a scontare uno stop and go ma la comunicazione con il box è un po’ confusa e fra lo stupore generale, il tedesco tagliò il traguardo dalla pit-lane.
Anche nel 1999 il protagonista è sempre il tedesco della Ferrari. Nel tentativo di superare l’altro il compagno di squadra, Irvine finì violentemente contro le barriere a causa di un problema ai freni: il Kaiser riportò la frattura di tibia e perone. Stagione e sogni iridati finiti per quella stagione.
L’edizione del 2003 si ricorda per un’inaspettata invasione di pista da parte di Cornelius Horan. L’ex presbitero irlandese, provocò lo scombussolamento della gara con l’entrata della safety car. Una bravata che costò all’uomo alcuni mesi di prigione. Nel 2005, l’appuntamento inglese rischiò di saltare a causa di una controversia con Ecclestone ma fortunatamente la situazione si risolse nel migliore dei modi, firmando un rinnovo contrattuale fino al 2009.
Nel 2006 Fernando Alonso diventò il primo pilota spagnolo e il più giovane (24 anni, 10 mesi, 13 giorni) a conquistare l’Hat Trick (vittoria + pole position + giro veloce), perdendo però, per un solo giro il Grand Chelem.
Lewis Hamilton a Silverstone può contare la bellezza 3 vittorie, quella più bella risale al 2008. Non pioveva ma la pista era bagnata. L’inglese partì dalla quarta posizione della griglia di partenza, al quinto giro passando Kovalainen, si ritrovò leader della corsa. Raikkonen in poco tempo raggiunse Hamilton e la gara si decise dopo il pit-stop.
Un temporale si abbattè sulla pista: il finlandese, che aveva optato di rimanere con le sue intermedie usate, non potè fare molto per contrastare l’inglese della McLaren che vinse il Gran Premio di casa.

Nel 2010 la RedBull arrivò a Silverstone in una controversa stagione in cui erano evidenti i favoritismi del team nei confronti di Vettel, a discapito del compagno di box del tedesco. La tensione sfuggì al controllo quando sulla vettura di Seb venne montata l’ala che spettava di diritto al compagno di squadra.
Al via il tedesco partì in pole e venne subito attaccato da Webber: mentre la gara si fece in salita per il tedesco, l’australiano conquistò la sua quinta vittoria in carriera. Il primo commento via radio dopo il traguardo per l’australiano, porta la firma di Chris Horner ed è destinato a rimanere nella storia: “Non male per un numero due!”.
L’edizione 2016 ha visto trionfare ancora l’idolo di casa, Lewis Hamilton davanti a un arrembante Max Verstappen e a Nico Rosberg.
Nel 2017 la gara è stata vinta nuovamente dalla Mercedes di Lewis Hamilton. Il pilota britannico ha preceduto all’arrivo il suo compagno di squadra, Valtteri Bottas, e l’altro pilota finlandese Kimi Raikkonen con la Ferrari. Quell’anno la lotta era in prevalenza in casa Mercedes, ma con l’uscita di Nico Rosberg dal circus, Lewis Hamilton, vice-campione del mondo se la deve vedere con la Ferrari di Sebastian Vettel, che guida la classifica piloti con 20 punti. Ma come dice il proverbio: “tra i due litiganti, il terzo gode” e Valtteri Bottas è pronto ad approfittarne.
L’anno successivo, nel 2018, le monoposto di Stoccarda arrivarono a Silverstone dopo un doppio KO, mentre Vettel e la Ferrari occupavano entrambi la testa nelle classifiche mondiali. La gara fu vinta dal tedesco del Cavallino Rampante, al suo cinquantunesimo successo nel mondiale che gli permise di raggiungere così come numero di vittorie di Alain Prost. Sul podio salirono anche Lewis Hamilton su Mercedes e il teammate di Vettel, Kimi Raikkonen.

Il 2019 e il 2020 sono tutti a favore del pilota britannico della Mercedes che si aggiudica la gara di casa mentre si alternano sul secondo gradino del podio prima Bottas e poi Verstappen mentre in entrambi i Gran Premi è Charles Leclerc ad agguantare il terzo posto.
Lo scorso anno a Silverstone fa il suo debutto Il nuovo format della Spint Race che consiste in una sessione di prove libere al venerdì, seguita dalle tradizionali qualifiche. Nella giornata di sabato è prevista la seconda sessione di prove libere seguita dalla gara sprint: 100 km con scelta libera a livello di mescole di gomme e senza necessità di effettuare pit stop, con la griglia di partenza stilata in base alle qualifiche del giorno precedente. La domenica la consueta gara con la griglia di partenza stilata in base all’ordine d’arrivo della gara sprint. Max Verstappen dopo aver conquistato la prima piazzola si ritrova tallonato da Lewis Hamilton: i due si sfiorano in varie occasioni fino al KO definitivo dell’olandese che esce di pista ad alta velocità. La bandiera rossa neutralizzata la gara mentre Verstappen viene portato al centro medico. La gara riprende ma è sempre l’inglese il protagonista anche dopo la penalizzazione di 10 secondi. Alla fine la bandiera a scacchi regala a Hamilton la sua 99esima vittoria in carriera davanti alla Ferrari di Charles Leclerc e Bottas.
L’ALBO D’ORO DEL GP DI GRAN BRETAGNA
Silverstone
Anno | Gara | Data | Winning Driver | Team | Giri | |
---|---|---|---|---|---|---|
5 | 1962 | Gran Premio di Gran Bretagna | July 21 | ![]() |
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75 |
4 | 1961 | Gran Premio di Gran Bretagna | 15 luglio | ![]() |
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75 |
3 | 1959 | Gran Premio di Gran Bretagna | 18 luglio | ![]() |
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75 |
2 | 1957 | Gran Premio di Gran Bretagna | July 20 | ![]() |
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64 |
1 | 1955 | Gran Premio di Gran Bretagna | July 16 | ![]() |
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90 |
Anno | Gara | Data | Winning Driver | Team | Giri | |
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14 | 1986 | Gran Premio di Gran Bretagna | July 13 | ![]() |
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75 |
13 | 1985 | Gran Premio d'Europa | 06 ottobre | ![]() |
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75 |
12 | 1984 | Gran Premio di Gran Bretagna | 22 luglio | ![]() |
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71 |
11 | 1983 | Gran Premio d'Europa | 25 settembre | ![]() |
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76 |
10 | 1982 | Gran Premio di Gran Bretagna | 18 luglio | ![]() |
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76 |
9 | 1980 | Gran Premio di Gran Bretagna | 13 luglio | ![]() |
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76 |
8 | 1978 | Gran Premio di Gran Bretagna | 16 luglio | ![]() |
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76 |
7 | 1976 | Gran Premio di Gran Bretagna | 18 luglio | ![]() |
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76 |
6 | 1974 | Gran Premio di Gran Bretagna | July 20 | ![]() |
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75 |
5 | 1972 | Gran Premio di Gran Bretagna | July 15 | ![]() |
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76 |
4 | 1970 | Gran Premio di Gran Bretagna | July 18 | ![]() |
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80 |
3 | 1968 | Gran Premio di Gran Bretagna | 20 luglio | ![]() |
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80 |
2 | 1966 | Gran Premio di Gran Bretagna | July 16 | ![]() |
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80 |
1 | 1964 | Gran Premio di Gran Bretagna | 12 luglio | ![]() |
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80 |