Il 1971 non è un anno in cui il cavallino si stia facendo onore e il GP d’Italia a Monza non sembra rappresentare uno spiraglio di luce. Enzo Ferrari è incerto se andare a Monza, poi, dopo tanti tentennamenti, chiama il fedele autista Peppino e, con la propria 250 GT, partono alla volta della Brianza.
Il Drake, forte della notorietà acquisita nel tempo, è sicuro che sarebbe stato accolto con tutti gli onori e che il personale in servizio lo avrebbe fatto entrare senza battere ciglio. Invece, quella volta, sul circuito italiano il personale è diverso e, all’arrivo della Ferrari, fermano la macchina e chiedono i pass agli occupanti.
L’evento fa innervosire Ferrari, che si sfoga quando, arrivato ai box, scopre alcuni meccanici intenti a fumare. In pista Ickx e Regazzoni le provano tutte ma non riescono a ottenere tempi accettabili.
La presenza di Ferrari scatena una disputa tra i tecnici: una fazione accusa le sospensioni, mentre l’altra dà la colpa alle gomme. I piloti provano a essere neutrali, attribuendo la colpa al telaio modificato che influisce negativamente sulle gomme. I meccanici, ogni volta che i piloti rientrano ai box, modificano gli assetti, dimostrando che la presenza del fondatore della scuderia li sta mandando letteralmente nel pallone.
Ferrari viene avvicinato da un tecnico che gli insinua l’idea di provare delle gomme diverse per vedere se si adattano alla monoposto. Il Drake, sempre più immusonito, dice di procedere e, quando gli viene obiettato che i contratti lo impediscono, Ferrari comincia a gridare che i contratti sono carta straccia. Poi, il rumore delle macchine in pista copre il resto delle urla.
Da leader naturale, Ferrari dà degli ordini e dai box iniziano i preparativi per delle controprove con gomme “abusive” che, invece di risolvere i problemi, li aumenteranno. In pista, le rosse sembrano barche alla deriva e il pubblico, indispettito, comincia a rumoreggiare. Col persistere delle prestazioni deludenti, il pubblico, al passaggio delle rosse, le saluta con sonore bordate di fischi.
Ferrari decide di recarsi nel vialetto dei box per far vedere al pubblico la propria presenza e il pubblico, inaspettatamente, lo travolge con una bordata di fischi simile a uno tsunami. Nonostante l’utilizzo di gomme diverse, le Ferrari in pista vanno sempre peggio e il Drake decide di tornare a Modena prima della fine delle prove.
In macchina, il Drake trova ogni pretesto per litigare e sfogarsi e, arrivato a Maranello, definisce gli italiani schierati con Davide e non può farci niente se la Ferrari è diventata Golia. Da quel giorno, Enzo Ferrari non andrà più a delle prove ufficiali, ma solo a prove private, alimentando sempre più il proprio mito.