GP Italia 1978: Lauda onora Peterson
Monza 1978. Peterson è stranamente nervoso.
Il pilota svedese ha deciso, dopo una decisione sofferta, di lasciare la Lotus, perché stanco di essere un numero due.
Ronnie è sicuro di sé e delle sue capacità e si sente in grado di guidare da leader!
È così che si accorda con la McLaren, in quegli anni non certo un team di vertice.
Il pilota è però convinto che, grazie alle sue qualità, riuscirà a riportare la squadra ai fasti di qualche anno prima.
Durante il warm up, Peterson esce di pista e danneggia gravemente la sua macchina.
Chapman fa preparare una 78 e lo fa schierare alla partenza.
Andretti, il suo compagno di squadra, è in pole ed è quasi campione del mondo…
L’unico in grado di batterlo, sulla carta, potrebbe essere il suo secondo, Peterson, ma quell’anno il pubblico di Monza si trova a scoprire un nuovo beniamino…
Un piccolo canadese che alla guida di una monoposto diventa un gigante: Villeneuve!
Gilles è riuscito a qualificarsi a pochi centesimi dalla Lotus e, per la gara, è confidente di poter creare disturbo alla scuderia inglese…
La domenica le macchine si schierano per il giro di ricognizione, si avviano e quando sono nuovamente sul rettilineo di arrivo si verifica un errore clamoroso del direttore di gara: non si è accorto che alcune vetture stanno ancora completando lo schieramento e…dà il via alla competizione!
Alla frenata della prima chicane Patrese e Hunt si toccano.
L’inglese carambola sulla Lotus numero 6 che finisce contro il rail prendendo fuoco.
Nell’incidente si stacca una ruota che colpisce Brambilla sul casco facendogli perdere i sensi.
Il pilota italiano viene portato subito all’ospedale e Peterson viene estratto a fatica dalla sua monoposto.
Ronnie ha entrambe le gambe gravemente fratturate e viene portato all’ospedale, ma non è dato in pericolo di vita.
Monza sprofonda nel caos, non tutto il pubblico ha capito cosa sia successo, unica informazione certa è che la corsa riprenderà alle 18:15.
Alla seconda partenza Villeneuve scatta in testa, seguito come un’ombra da Andretti.
Mentre i due danno spettacolo in pista, tra il pubblico serpeggia la notizia che i due battistrada siano partiti in anticipo e siano entrambi in odore di squalifica.
Quando Villeneuve rintuzza un attacco alla Lotus è ormai certo che la direzione gara abbia attribuito un minuto di penalizzazione ai duellanti. Il canadese, caparbio, sfrutta al meglio le sue coperture Michelin, ma quando queste ormai sono finite, Andretti si avvicina e lo passa.
L’italoamericano comincia ad avere problemi ai freni, ma il canadese non può approfittarne, rimane in scia, ma non ha la forza di passarlo.
Il minuto di penalizzazione relega i due al sesto ed al settimo posto.
Vince Lauda con la Brabham Alfa, davanti al compagno ed a Reutemann su Ferrari.
Il pubblico, tutto per Villeneuve e Andretti, nemmeno si accorge della vittoria del “traditore” austriaco pur avendo guadagnato il gradino più alto del podio alla guida della Brabham con motore italiano.
Il lunedì mattina ci riserva un’amara sorpresa: un’embolia ci porta via uno dei più grandi talenti che l’automobilismo abbia mai visto solcare i circuiti!
Monza saluta Peterson per sempre!
Brambilla che sembrava il più grave riesce a salvarsi.
La vicenda finirà alla magistratura che avrà il compito di valutare le responsabilità di Patrese.
Qualche anno dopo, il verdetto sancirà l’innocenza del pilota italiano chiudendo una nera pagina di sport.
Le dure parole di Lauda a fine gara
“La colpa principale dell’incidente è a mio modo di vedere, del pilota italiano Biccardo Patrese. Ha sbagliato completamente la partenza anticipando il semaforo verde e partendo con il rosso. Una volta che ha capito e comunque dopo essere partito male, per rimediare è andato a tutto gas andando verso destra all’esterno in un punto dove la pista si restringe come un collo di bottiglia; in quel momento c’erano quattro macchine: Patrese,
Hunt, Peterson e Reutemann, l’una di fianco all’altra.
Patrese ha commesso il grave errore di rimanere a tutto gas senza alcun riguardo e di spostarsi verso sinistra con Hunt di fianco. Peterson e Hunt che erano l’uno di fianco all’altro, avevano la loro linea e quindi il privilegio di rimanerci sopra. Patrese ha cercato di entrare nel mucchio anche se doveva riconoscere che non poteva andar bene. Sono sempre gli stessi piloti che fanno delle manovre cosi stupide, Patrese ha
provocato già diverse volte incidenti di quel tipo, anche quello di Zandvoort. Un buon pilota deve anche sapere capire quando una cosa non si può fare e si deve frenare.
Ronnie era mio amico, era uno dei piloti più simpatici, saggi, modesti e sinceri e con lui mi intendevo incredibilmente bene. Peterson era certamente uno dei piloti di G.P. più veloci che ci siano mai stati.”
L’ordine di arrivo del GP d’Italia 1978
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Niki Lauda |
Brabham | 01:07:04.540 | 40 |
4 |
9 |
2 | 2 | John Watson |
Brabham | 01:07:06.020 | 40 |
7 |
6 |
3 | 11 | Carlos Reutemann |
Ferrari | 01:07:25.010 | 40 |
11 |
4 |
4 | 26 | Jacques Laffite |
Ligier | 01:07:42.070 | 40 |
8 |
3 |
5 | 8 | Patrick Tambay |
McLaren | 01:07:44.930 | 40 |
19 |
2 |
6 | 5 | Mario Andretti |
Lotus | 01:07:50.870 | 40 |
1 |
1 |
7 | 12 | Gilles Villeneuve |
Ferrari | 01:07:53.020 | 40 |
2 |
0 |
8 | 14 | Emerson Fittipaldi |
Fittipaldi | 01:07:59.780 | 40 |
13 |
0 |
9 | 29 | Nelson Piquet |
McLaren | 01:08:11.370 | 40 |
24 |
0 |
10 | 22 | Derek Daly |
Ensign | 01:08:13.650 | 40 |
18 |
0 |
11 | 4 | Patrick Depailler |
Tyrrell | 01:08:21.110 | 40 |
16 |
0 |
12 | 20 | Jody Scheckter |
Wolf | +1 lap | 39 |
9 |
0 |
13 | 27 | Alan Jones |
Williams | +1 lap | 39 |
6 |
0 |
14 | 33 | Bruno Giacomelli |
McLaren | +1 lap | 39 |
20 |
0 |
NC | 17 | Clay Regazzoni |
Shadow | +7 laps | 33 |
15 |
0 |
RIT | 35 | Riccardo Patrese |
Arrows | Engine | 28 |
12 |
0 |
RIT | 7 | James Hunt |
McLaren | Distributor | 19 |
10 |
0 |
RIT | 37 | Arturo Merzario |
Merzario | Engine | 14 |
22 |
0 |
RIT | 15 | Jean-Pierre Jabouille |
Renault | Engine | 6 |
3 |
0 |
RIT | 6 | Ronnie Peterson |
Lotus | Fatal Accident | 0 |
5 |
0 |
RIT | 3 | Didier Pironi |
Tyrrell | Accident | 0 |
14 |
0 |
RIT | 30 | Brett Lunger |
McLaren | Accident | 0 |
21 |
0 |
RIT | 19 | Vittorio Brambilla |
Surtees | Accident | 0 |
23 |
0 |
DNQ | 25 | Hector Rebaque |
Lotus | No Time | 0 |
0 |
|
DNQ | 10 | Harald Ertl |
ATS | No Time | 0 |
0 |
|
DNQ | 9 | Michael Bleekemolen |
ATS | No Time | 0 |
0 |
|
DNQ | 18 | Carlo Virginio Franchi |
Surtees | No Time | 0 |
0 |
|
DNPQ | 23 | Harald Ertl |
Ensign | No Time | 0 |
0 |
|
DNPQ | 32 | Keke Rosberg |
Wolf | No Time | 0 |
0 |
|
DNPQ | 36 | Rolf Stommelen |
Arrows | No Time | 0 |
0 |
|
DNPQ | 38 | Alberto Colombo |
Merzario | No Time | 0 |
0 |