1980-1989Formula 1On this day

GP Italia 1987: i mal di pancia di Alboreto

Dopo una lunga sessione di test tenutasi a Imola, la Ferrari arriva al GP d’Italia col sorriso e molto ottimismo. Nei corridoi della gestione sportiva si vocifera che il vecchio, malandato da un età che inesorabilmente mostra tutti i suoi effetti, abbia strigliato tutti. A Monza il patriarca vuole tornare a vincere e i suoi ingegneri si sono detti ottimisti.
Ma in senso alla squadra non c’è armonia, Michele Alboreto è ormai sopportato da Barnard che non lo considera il pilota su cui puntare ma anche l’Ing. Ferrari mal sopporta i mal di pancia di Michele. In un clima non proprio idilliaco la scuderia arriva a Monza salutata da un immensa folla.
A Monza non tiene banco solo la Ferrari con le sue divisioni interne, ma anche l Honda, che in un’affollata conferenza stampa annuncia che per il 1988 non sarà più partner della Williams ma andrà a motorizzare la McLaren del suo Senna Prost..
I giapponesi avevano maturato la decisione addirittura nel 1986 quando Frank Williams ebbe l incidente che lo costringerà alla sedia a rotelle. Il campionato di quell’anno perso per mancanza di leadership all interno della squadra aveva maturato nel motorista giapponese la necessità di accasarsi con un team più professionale e disposto a trasformarsi da realtà artigianale a industria da corsa.
Appena inizia l’attività in pista i protagonisti sono subito Williams e Ferrari. La squadra inglese ha portato in Italia le monoposto dotate di rudimentali sospensioni attive, che fanno felice Piquet, subito il più veloce, mentre Mansell non riesce a sfruttarne le potenzialità.
Dietro le macchine inglesi, un lampo rosso, Berger è di poco più lento, il pubblico col tifo spinge la Ferrari n 28 ma c e del malumore per le prestazioni di Alboreto, più lento del tedesco e in chiara difficoltà con la propria macchina sui cordoli.
Alla fine delle qualifiche la prima fila è tutta Williams ma subito dietro appare un rosso che risveglia le speranze, Berger con un gran giro si mette dietro Senna e si candida a una posizione sul podio.
Il giorno della corsa, Piquet scatta benissimo davanti al compagno e Senna, Berger fa pattinare le gomme e si ritrova quarto, Alboreto, con un ottima partenza, si porta a ridosso dei primi.
Il milanese è negli scarichi della Lotus di Senna e da l idea di poterlo passare facilmente.
La bagarre col brasiliano esalta pubblico ma improvvisamente, durante un passaggio sul cordolo, la Ferrari n 27 perde una pancia condannandola a un mesto ritiro.
Fino al cambio di gomma la corsa è avvincente ma anche molto tattica, pochi sorpassi ma tutti impegnati in giri da qualifica per avvantaggiarsi al cambio gomme.
I pit stop a metà gara cambiano la fisionomia della corsa. Senna, sfrutta al meglio le proprie sospensioni attive, e prova a non cambiare le gomme.

ayrton senna gp italia 1987
© Dominique Leroy

Il brasiliano in testa sembra aver giocato la carta giusta per aggiudicarsi la gara, le due Williams in seconda e terza posizione provano ad avvicinarlo ma non abbastanza quando al 43 giro, durante il doppiaggio della Ligier di Ghinzani, il brasiliano esce alla parabolica. Dopo il rally della Lotus alla parabolica, il brasiliano riesce a riprendere la pista, ma in seconda posizione, Piquet era passato in prima posizione. Il pubblico assiste esaltato al duello tra brasiliani, Senna, tentò di recuperare la posizione ma un calo di prestazioni delle gomme non gli permisero di superare la Williams.
Nelson Piquet, con la Williams attiva, vinse il GP d’Italia 1987 agevolmente con due secondi di vantaggio sulla Lotus di Senna e 45 su Mansell, afflitto da un calo di motore.
Al quarto posto troviamo Berger con la Ferrari, il ferrarista è l unico a girare sui tempi della Williams di Mansell e da l impressione alla squadra e tifosi che il digiuno stia per finire.

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LA CLASSIFICA DEL GP D’ITALIA 1987

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 6 Brazil Nelson Piquet
United Kingdom Williams 01:14:47.707 50
1
9
2 12 Brazil Ayrton Senna
United Kingdom Lotus 01:14:49.513 50
4
6
3 5 United Kingdom Nigel Mansell
United Kingdom Williams 01:15:36.743 50
2
4
4 28 Austria Gerhard Berger
Italy Ferrari 01:15:45.686 50
3
3
5 20 Belgium Thierry Boutsen
Italy Benetton 01:16:09.026 50
6
2
6 2 Sweden Stefan Johansson
United Kingdom McLaren 01:16:16.494 50
11
1
7 19 Italy Teo Fabi
Italy Benetton +1 lap 49
7
0
8 26 Italy Piercarlo Ghinzani
France Ligier +2 laps 48
19
0
9 10 Germany Christian Danner
Germany Zakspeed +2 laps 48
16
0
10 25 France René Arnoux
France Ligier +2 laps 48
15
0
11 11 Japan Satoru Nakajima
United Kingdom Lotus +3 laps 47
14
0
12 4 France Philippe Streiff
United Kingdom Tyrrell +3 laps 47
24
0
13 16 Italy Ivan Capelli
United Kingdom March +3 laps 47
25
0
14 3 United Kingdom Jonathan Palmer
United Kingdom Tyrrell +3 laps 47
22
0
15 1 France Alain Prost
United Kingdom McLaren +4 laps 46
5
0
16 24 Italy Alessandro Nannini
Italy Minardi +5 laps 45
18
0
RIT 9 United Kingdom Martin Brundle
Germany Zakspeed Gearbox 43
17
0
RIT 30 France Philippe Alliot
France Larrousse Spun Off 37
23
0
RIT 23 Spain Adrián Campos
Italy Minardi Engine 34
20
0
RIT 18 United States Eddie Cheever
United Kingdom Arrows Halfshaft 27
13
0
RIT 22 Switzerland Franco Forini
Italy Osella Turbo 27
26
0
RIT 21 Italy Alex Caffi
Italy Osella Suspension 16
21
0
RIT 27 Italy Michele Alboreto
Italy Ferrari Turbo 13
8
0
RIT 17 United Kingdom Derek Warwick
United Kingdom Arrows Electrical 9
12
0
RIT 8 Italy Andrea de Cesaris
United Kingdom Brabham Suspension 7
10
0
RIT 7 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Brabham Engine 5
9
0
DNQ 32 Italy Nicola Larini
Italy Coloni No Time 0

0
DNQ 14 France Pascal Fabre
France AGS No Time 0

0

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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